Partenza al galoppo

A cosetta: il "codice " addestrativo usato da milla col suo cavallo credo possa spiegarlo solo milla
Miky: Bernard Sachse... non conosco, vado ad informarmi
Ps: il forum è una bella fonte di informazioni per allargare sempre di più i propri orizzonti

Miky... ho cercato ma è tutto in francese
Ho capito che si tratta di attività paralimpica.. mi suggerisci qualcosa in italiano o mi spieghi a grandi linee?

Infatti.

Avevo semplicemente chiesto nel caso specifico a Milla come faceva a partire al galoppo con la tensione della redine interna , non mi riferivo ad altro, né la mia era una domanda capziosa.

Ripropongo la domanda, perché mi interessa.

blues ha scritto:Miky... ho cercato ma è  tutto in francese
Ho capito che si tratta di attività  paralimpica.. mi suggerisci qualcosa in italiano o mi spieghi a grandi linee?

Bernard Sachse è un cascadeur addestratore, che in seguito ad una caduta ha perso l'uso delle gambe....paraplegico.

Nonostante i pronostici negativi, è ritornato in sella, ha fatto parte della squadra Francese alle paraolimpiadi, continua ad insegnare e ad addestrare cavalli (tra le altre cose, è stato direttore artistico nel film "Danse avec lui" della Valerie Guignabodet, con la Seigner e JF Pignon, e del film "En Equilibre", che si ispira alla sua storia).



In questo video, Bernard monta Dao, uno dei cavalli della Magali Delgado (donna di spettacolo, moglie di Frederic Pignon, che con Dao ha anche partecipato a competizioni di dressage  livello Grand Prix).
Come si può  vedere, il cavallo esegue....e ovviamente lo fa senza l'aiuto delle gambe di Bernard, che sono completamente inattive.

Quindi?

Quindi, non è per forza necessario far scendere in campo tutti gli aiuti per ottenere partenze al galoppo, passo spagnolo, piaffer, ecc. In questo caso, l'esperienza e la sensibilità di cavallo e cavaliere, fanno si che il cavallo capisca ed esegua anche se manca l'aiuto della gamba.

Nel caso di un cavallo addestrato da Bernard, l'aiuto gamba non c'è, eppure il cavallo esegue.

Come dicevo, dipende da come viene addestrato il cavallo e dal grado di affiatamento del binomio. Quindi non c'è da stupirsi se un cavallo parte al galoppo per una singola azione di redine, per un comando vocale o un comando posturale.

Più che altro, è, per me, interessante sapere come si arriva a questo risultato.

Appunto, sono molto interessata a sapere come da una tensione di redine si chieda il galoppo , e come si differenzi per esempio dalla richiesta di appoggiata o cessione alla gamba o.passi indietro o altro.
Il.comando posturale come tu lo chiami è il peso-assetto e non c' è niente di particolare, come la voce, è un aiuto, niente di cui stupirsi.

Bellissimo il video di Bernard , lo conoscevo, come quelli di altre atlete paralimpiche , si aiutano con le fruste laddove non possono usare altro.

Tanto di cappello!

Wow!!! Grazie per avermi fatto conoscere questo cavaliere!!!!

Cosetta non te lo so spiegare.
Evidentemente, come hanno detto Micky e Blues, io e la mia cavalla ormai siamo così abituate una all' altra che abbiamo sviluppato un nostro linguaggio.
La mano interna la alzo appena appena ma, praticamente sempre, semplicemente io penso 'galoppo' e la cavalla parte, certamente perché nel momento in cui io penso galoppo (ma succede anche per l'alt o le altre transizioni a scendere o salire) il mio corpo (senza che io me ne renda conto consapevolmente) si dispone in una determinata maniera che la cavalla ha imparato a decifrare.
Quando cominciai a fare lezione dalla dressagista lei mi spiegava le azioni 'canoniche' degli aiuti ma mi diceva che in realtà per ottenere una determinata andatura o transazione bastava solo pensare di farla.
All' epoca credevo che l' istruttrice desse i numeri invece succede proprio così.

Milla, mi trovo in linea con te, anche io faccio cose che "non mi rendo conto di fare", ma se rifletto e tento di riprodurre il movimento mi accorgo quale azioni faccio, anche perché montando vari cavalli e apprendendo cose nuove , noto le differenze.

Dai video di Franco, per esempio ho rubato con l' occhio alcune cose e una me la sono fatta spiegare.

Sono risultate utili.

Anche io l'anno scorso ho fatto un bellissimo stage con una istruttrice svizzera. Il corso era incentrato sull'assetto e l'equilibrio ma anche lei ci spiegò come per ottenere un'azione dal cavallo in realtà basti pensarci una volta raggiunto il giusto stato mentale umano ed equino. In effetti mi era stato utile. Ed ho ripensato a tutte le volte che mi sono detta: ecco, ora sgroppa e fa il cretino....e il mio cavallo ha fatto proprio così infatti l'insegnante mi ha invitata caldamente a non pensare queste cose

Perfetto Cilla, è quello che comunemente viene insegnato.
Diversamente se devo fare qualcosa di nuovo , mi serve uno schema da seguire, una guida , di solito l' istruttore fa questo per una o due volte , poi diventa quasi un meccanismo autonomo, dato che non monto una bicicletta, ma ho a che fare con un essere vivente con le sue emozioni e idee devo anche rapportarmi alle sue reazioni e ai suoi possibili cambiamenti di risposta.

Se devo capire una serie di azioni mi occorre , invece una spiegazione .
Riporto l'esempio di Franco che in poche parole mi ha chiarito ciò che ho domandato.

Mi sono incuriosita riguardo il chiarimento che hai avuto dal post di franco, se hai voglia di parlarne...ognuno di noi nota del cose ed altre sfuggono

Non ho ancora avuto modo di guardarmi bene tutti i suoi .video, per ora ho trovato molto interessante quello dell'estensione dell'incollatura con la mano in cadenza.

Ho chiesto spiegazioni su questo e lui mi ha risposto abbastanza dettagliatamente.

Il video dei passi indietro mi ha colpito perché lui fa un'azione che io di solito non faccio e che è sembrata molto coerente .
Peccato che non si sia fatto più vivo perché avrei voluto chiedere di più

Io ad esempio la storia delle mani in cadenza non l'ho capita e nemmeno la spiegazione dell'estensione della spalla quando il cavlo prepara la levata
Io da sopra vedo estendersi la spalla quando l'arto avanza ed il piede sta per poggiare terra
I passi indietro non li ho visti
Qual è il numero del video?
In effetti è da qualche giorno che non lo leggo
Avrà da fare

Io ad esempio la storia delle mani in cadenza non l'ho capita e nemmeno la spiegazione dell'estensione della spalla quando il cavlo prepara la levata
Io da sopra vedo estendersi la spalla quando l'arto avanza ed il piede sta per poggiare terra
I passi indietro non li ho visti
Qual è il numero del video?
In effetti è da qualche giorno che non lo leggo
Avrà da fare

Il video dove ci sono i passi indietro è il 18, verso la fine fa qualche passo indietro.



La cadenza delle mani per la distensione dell'incollatura è molto efficace, l' ho provata, mani alle cosce senza essere incollate, ma che resistono appena durante la levata dell'arto anteriore ( mettiamo il destro) mentre la gamba sinistra fa un piccolo movimento e viceversa. Franco se ci legge mi scuserà per aver semplificato così il suo discorso, spero.
La levata più che vederla la sento e almeno per quanto mi è stato.insegnato è tutto il movimento che fa l'arto prima di toccare il suolo, ovvero prima della posata , finché l'arto è in aria si parla di levata.

Se non ho capito male sembra la spiegazione degli aiuti alternati al passo
Sinceramente io faccio fatica a comprendere le spiegazioni tecniche di franco ma sicuramente sarà un mio limite

Riguardo le mani a me hanno sempre insegnato ad usarle meno possibile ed in ogni caso non le ho mai usate in prossimità delle cosce, cosa che invece vedo fare a volte nella monta americana

lr mani alle cosce (non appoggiate ma è per rendere l idea) per chiedere la distensione dell incollatura le uso anche io... ovviamente le redini si allungano e giocando il cavallo piano piano abbassa la testa e allunga il collo....

Le mani portate sulle cosce, senza tensione , lasciano molta libertà all' incollatura del cavallo, non credevo, ma dopo aver visto il video di Franco ho voluto provare e il risultato è stato sorprendente.

Le flessioni dell' incollatura le faccio anche io come le fa lui e servono tanto.
La "cadenza della mano " l' avevo imparata sommariamente molti anni fa, forse inconsciamente la faccio ancora, ma non in modo costante , ora ho preso a farlo mentre per la messa in mano uso un altro metodo.

Io però non ho capito se si parla di distensione dell'incollatura oppure dell' assetto al passo.
Per quanto riguarda il passo a me hanno insegnato, in caso sia necessario, che le gambe vanno date alternate, le mani restano lì in contatto, ovviamente non fisse ma seguendo il movimento basculante.
Mani alle cosce le ho viste solo in monta western.

Mi riferisco al video di Franco quando spiega la distensione dell'incollatura secondo Antony Paalman, nel video si vedono bene le azioni e il risultato.

Si tratta di esercizi preliminari , non di lavoro vero e proprio.
Prima di impegnare il cavallo lo sciolgo con la distensione .

Ho visto anche molti dressagisti galoppare con le redini all'arcione ( a livello delle cosce),

noi lo usiamo spesso soprattutto dopo aver fatto un lavoro impegnativo sia in piano che dopo aver saltato..... pero ripeto non è una presa fissa con mani forti sulle cosce, è la posizione mani larghe e ib direzione delle cosce.... serve per ottenere la distensione dell incollatura...
è un esercizio....

All'arcione a livello delle cosce? Non ho capito.
Avevo inteso che le redini fossero lunghe e le mani larghe praticamente appoggiate alle cosce come descrive Angeletta ma il riferimento all'arcione mi ha spiazzato, forse ho inteso male.
Blues tu hai capito

Mi riferisco al video di Franco, ma lo avete visto?

I video di franco io li ho visti ma come ho detto prima non ho maiblavorato in quel modo per ottenere la distensione
Con le mani alle cosce tutt'al più mi ci son messa a fine lavoro ma in una situazione di riposo a fine lavoro magari chiacchierando con qualche cavaliere in campo
Comunque non ho capito ... le mani alle cosce o all'arcione?
Poi dipenderà da che tipo di scuola uno ha seguito
Ci son tanti bravi cavalieri e tanti libri da consultare ma mi pare che tu faccia riferimento sempre e solo ai video di Sarti come se ti avesse aperto un orizzonte sconosciuto ... ti ha proprio colpito!
Stasera se avrò tempi guarderò il video 18 che mi sembra quello a cui fai riferimento