Medicine umane agli animali

Chiunque abbia un animale, grande o piccolo che sia, sa che normalmente i farmaci ad uso veterinario sono più costosi dei corrispondenti ad uso umano. A volte molto più costosi.

E un veterinario non può prescrivere un farmaco "umano" per un animale.

Tuttavia ora la situazione dovrebbe essere cambiata o in corso di cambiamento. Per via di un emendamento alla legge di bilancio che, per quanto ho capito, è stato approvato poco prima di Natale scorso. Vedasi ad esempio:
https://www.aboutpharma.com/blog/2020/12/21/salute-animale-ok-a-farmaci-ad-uso-umano-per-curare-cani-e-gatti/

Non mi è chiaro se questa novità sia già operativa, visto che si fa riferimento a un provvedimento che il Ministro della Salute deve emanare entro 90 giorni dall'approvazione della legge.

Qualcuno sa qualcosa?

Io per ora mi "accontento" di aver trovato il testo ufficiale della norma (non è stato proprio facile):
https://www.gazzettaufficiale.it/do/atto/serie_generale/caricaPdf?cdimg=21A0017400000010110001&dgu=2021-01-18&art.dataPubblicazioneGazzetta=2021-01-18&art.codiceRedazionale=21A00174&art.num=1&art.tiposerie=SG
Si tratta dell'articolo (o comma?) n. 478, che si trova a pag 102 e 103.

Lo riporto qui, non è lungo:

478. Al decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, dopo l'articolo 10 è
inserito il seguente:
« Art. 10-bis. – (Uso in deroga di medicinali per uso umano per
animali non destinati alla produzione di alimenti) – 1. Il Ministro
della salute, sentita l'AIFA, con proprio decreto da emanare entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente
disposizione, fermo restando il principio dell'uso prioritario dei
medicinali veterinari per il trattamento delle affezioni delle specie
animali e nel rispetto delle disposizioni dell'ordinamento
dell'Unione europea in materia di medicinali veterinari, tenuto
conto, altresì, della natura delle affezioni e del costo delle relative
cure, definisce i casi in cui il veterinario può prescrivere per la cura
dell'animale, non destinato alla produzione di alimenti, un
medicinale per uso umano, a condizione che lo stesso abbia il
medesimo principio attivo rispetto al medicinale veterinario previsto
per il trattamento dell'affezione.
2. Il decreto di cui al comma 1 disciplina, altresì, le modalità con cui
l'AIFA può sospendere l'utilizzo del medicinale per uso umano per
il trattamento delle affezioni animali, al fine di prevenire situazioni
di carenze del medicinale per uso umano.
3. Il costo dei medicinali prescritti ai sensi del comma 1 resta in
ogni caso a carico dell'acquirente a prescindere dal loro regime di
classificazione.
4. Dall'attuazione delle disposizioni del presente articolo non
devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza
pubblica ».


In fiduciosa attesa di qualcuno che sappia qualcosa di più

Confermo, vi sono casi in cui il veterinario può prescrivere farmaci approvati per uso umano.
Quali siano questi casi va chiesto al veterinario, il farmacista in questo frangente se ne frega allegramente (grazie al cielo) e si limita a dispensare ciò che è stato prescritto perchè la responsabilità ricade unicamente sul vet.

Approfitto della tua pazienza e competenza per capire una cosa.
La legge che ho linkato è il bilancio di previsione per il 2021 (che poi è stato "ripubblicato" in GU il 18 gennaio). Visto che prevede esplicitamente un decreto del Ministero della Salute per entrare in vigore, e sono previsti 90 GG come tempo massimo, dubito fortemente che questo decreto sia stato emanato, ne deduco che quanto tu dici a livello di prescrizioni veterinarie corrisponda alla situazione precedente questa novità di fine 2020/inizio 2021.

Quindi in certi casi era già possibile prescrivere medicine "umane" per animali. A meno che non si trattasse di prescrizioni illegali, mi chiedo allora quali siano gli effetti di questa novità legislativa. Forse sta nel sostenere un principio generale, con ciò estendendo (di molto?) la possibilità di prescrivere farmaci "umani"

A braccio direi che l'ultima novità, dal punto di vista legislativo, sia del luglio 2020 ma dovrei controllare.
La ratio di tutto questo balletto legislativo dipende, sono maligna ma non penso di sbagliare, dal fatto che, prima dell' introduzione della ricetta veterinaria elettronica, molti vet prescrivevano illegalmente farmaci uso umano e molti farmacisti, ove possibile, a fronte di una ricetta veterinaria di costosi farmaci vet, consegnavano (illegalmente) i corrispondenti farmaci uso umano molto più economici.
Con l'introduzione della ricetta veterinaria elettronica questo è stato reso impossibile probabilmente per favorire i produttori di farmaci veterinari.
A quanto pare il legislatore si è poi reso conto della follia di dover vendere prodotti veterinari invece del corrispondente umano a prezzo decisamente inferiore e ha introdotto la possibilità di prescrizione di farmaci umani che, in effetti, ultimamente è molto aumentata.

Grazie,
mi stupisce "ultimamente è molto aumentata", visto che il nuovo regime non dovrebbe essere ancora attivo.
Chissà, dietro ci starà uno dei tanti slalom fra leggi, decreti, circolari, regolamenti, etc... Stando attenti a non finire fuori pista

Io sapevo che il veterinario poteva prescrivere un farmaco umano qualora non esistesse un prodotto analogo ad uso veterinario. Questo era stato introdotto con la.ricetta elettronica perché prima il veterinario poteva prescrivere sia farmaci umani che veterinari senza problemi. Ora si sta tornando al vecchio metodo, probabilmente i veterinari sanno che non incorrono in sanzioni se prescrivono farmaci umani già ora comunque era ora che cambiassero sta legge, per vendere i farmaci veterinari basterebbe che il prezzo non fosse decuplicato rispetto a quelli umani...

No, prima della ricetta elettronica vet il veterinario non poteva prescrivere farmaci per uso umano, lo facevano perchè con le vecchie ricette vet scripta volant
Attualmente possono prescrivere farmaci ad uso umano solo in casi determinati.
Circa le sanzioni non è argomento di mia competenza ma certamente saranno previste, oltretutto con le ricette vet dematerializzate è molto più facile accertare eventuali violazioni.
Circa il prezzo concordo, non vedo alcuna ragione perchè i farmaci vet debbano costare molto più dei corrispondenti umani, qualche vet mi ha detto che sono preparati in modo tale da tener conto delle differenze tra umani e le varie specie animali ma, esaminando la composizione, questo non risulta affatto.
Tra l'altro, dal punto di vista farmacologico, i principi attivi che si usano per gli animali sono a dir poco obsoleti.

Ho letto con attenzione e non ricordo quale farmaco cardiologico per uso umano costava niente, per il cane il mio povero vicino di casa si svenava
Stessi principi attivi
Una nostra amica comune ricordo che durante un attacco di otite in lockdown usò, proporzionando le dosi, l'onsior del cane che credo sia amoxicillina

L'onsior è robenacoxid mi pare è un antinfiammatorio, lo.usavo per l'artrosi di Gigi. Quello che dici tu potrebbe essere il Clamoxil... comunque ha ragione Milla, i farmaci la maggior parte delle volte sono identici, al massimo quelli per animali sono resi più appetibili. Quello per il cuore che costa una fucilata è il Fortekor, non mi vergogno a dire che ho usato per anni sempre sul povero Gigi il corrispettivo umano, il costo dei farmaci veterinari è una vergogna. Quando è morta Dora avevo avanzato un sacco di medicine veterinarie che prendeva nell'ultimo periodo, ci saranno stati più di 100 euro di farmaci. Li ho dati alle veterinarie pregandole di elargirle a qualche cliente che avesse bisogno, non posso pensare come debba essere brutto non potersi permettere i farmaci per curare il.proprio amico, soprattutto per le.persone anziane

Mi sento di segnalare che se la scuderia si intesta la ricetta e ci si reca (con delega) in zootecnica c’è un discreto vantaggio economico. Si indica il cavallo destinatario del trattamento con tanto di chip, quindi nessun sotterfugio, si può fare. Personalmente ho avuto uno sconto molto interessante su un farmaco particolarmente costoso e che per giunta non viene dato volentieri a privati, altro motivo per far intestare la ricetta alla scuderia. Ovviamente ci deve essere disponibilità dall’altra parte e l’ho trovata, hanno fornito tutti i dati (codice stalla, annessi e connessi) alla vet senza problemi.
In altri casi si può giocare sull’equivalente umano. L’importante è capire quando è il caso e quando no ...

Noi abbiamo sempre fatto così: le ricette per cavalli di proprietà della scuderia vengono intestate alla scuderia (e conseguente fattura). Quelle per cavalli di privati sono intestate al proprietario del cavallo (che poi ci vada uno dello staff [tipo io] a prendere le medicine poco conta. Si paga privatamente e poi ci si fanno restituire i soldi dal proprietario).

Non ho mai pensato di fare intestare alla scuderia la ricetta per un cavallo di proprietà di un privato.

Non capisco la questione della delega. Forse intendi questo: il proprietario del cavallo va con la ricetta per il suo cavallo, che però è intestata alla scuderia/circolo/maneggio, quindi ha bisogno di delega per prendere la medicina in conto scuderia.

Altre domande:
- "la zootecnica" che cosa è? Forse è un consorzio "agricolo"? Perché io sono sempre andato in farmacia per prendere le medicine (umane e bestiali)
- "la zootecnica" fa sconti alle scuderie? Strano, potrei capire se fa sconti ad agricoltori/allevatori. Non capisco perché li faccia alle scuderie (boh, saranno ragioni commerciali)
- "un farmaco particolarmente costoso e che per giunta non viene dato volentieri a privati" Eeek? Cioè, io ho una ricetta veterinaria in mano, vado in un posto dove danno le medicine e fanno storie??? Ho capito bene?

A me fanno storie anche per la novalgina fiale, meno per il buscopan
Il perché sfugge
Ne tengo sempre qualche confezione per le emergenze
Mi guardano come fossi una tossica ed alcuni non hanno ceduto nemmeno per l'urgenza... ho dovuto scomodare l'amico dell'amico del farmacista
Io so che nei magazzino come la Paven in prov. di Cuneo, se sei azienda agricola hai dei begli sconti, cosi come li hanno i vet
Ma sconti importanti

Deve essere tipo consorzio agricolo/magazzino.
La differente intestazione della ricetta consente di avere uno sconto importante come é capitato a me (per spiegare l’entità della cosa dico che son scesa da 280 a 151 se non ricordo male, in questo ordine di grandezza comunque). Basta chiedere alla scuderia la disponibilità e a me è stata accordata senza problemi. La delega serve perché lì sopra non c’è il mio nome, ma quello della scuderia appunto.
Sul fare storie, anche a me pare assurdo, non so bene quale sia il motivo e sinceramente non ne trovo di logici, ma così è ...

[rispondendo a blues]

Ho cercato. La novalgina fiale richiede ricetta ripetibile. Se hai la ricetta e la chiedi nei modi e termini previsti non vedo cosa mai potrebbero obiettare.

Il buscopan è farmaco da banco. Qui magari posso capire che un farmacista se vede che lo compri un giorno sì e un giorno no potrebbe chiedere se è tuttapposto. Come forma di cortesia e sollecitudine.

Non sapevo di questo magazzino a Cuneo. Essendo IAP per giunta proprietario di cavalli potrei farci un pensierino. E' che non vale la pena andarci (magari, per un po' di confezioni di Prascend...)

Non ho capito neanche io il discorso di Adele.
La ricetta veterinaria elettronica riporta il codice fiscale del proprietario dell'animale e, per ritirare i farmaci non occorre alcuna delega, basta avere materialmente la ricetta oppure numero della ricetta e pin.
Che, con la ricetta, un farmaco non venga dato volentieri ai privati è un' assurdità, anzi, per legge, a fronte di una regolare ricetta il farmacista è obbligato a consegnare il farmaco o, se sprovvisto, a procurarlo nel minor tempo possibile.
Circa i canali di vendita le varie norme che si sono succedute hanno dato la possibilità a cani e porci di vendere farmaci veterinari (tranne alcune eccezioni), quindi, oltre che in farmacia, si possono trovare in negozi di animali, parafarmacie, ingrossi e anche dai veterinari. Ovviamente esistono grandi catene di grossisti che, acquistando notevoli quantità di farmaci, possono praticare sconti impensabili per una farmacia privata, infatti (almeno dalle mie parti) le farmacie vendono pochissimi prodotti veterinari in quanto impossibilitate a reggere la concorrenza delle grandi catene.
Blues i farmaci di cui parli necessitano di ricetta medica, se pescano un farmacista a venderli senza sono guai seri.

Davo per scontato che Blues si riferisse al Buscopan fiale che richiede ricetta, a differenza di quello in compresse.

La storia dell' intestazione della ricetta alla scuderia non mi torna, in primo luogo se il farmaco è per il mio cavallo e il vet fa la ricetta per un cavallo della scuderia al fine di ottenere uno sconto commette un illecito. In secondo luogo la normativa vieta espressamente di praticare sconti a determinate categorie, cioè gli sconti si possono fare ma lo sconto deve essere uguale per tutti. Infine sconti così elevati mi "puzzano" perché o gonfiano i prezzi all'inverosimile oppure non so proprio come facciano a guadagnarci su.
Come dicevo non serve nessuna delega per ritirare farmaci, che siano umani o veterinari.

Milla ha scritto:
...
La ricetta veterinaria elettronica riporta il codice fiscale del proprietario dell'animale e, per ritirare i farmaci non occorre alcuna delega, basta avere materialmente la ricetta oppure numero della ricetta e pin.
...

Come esperienza personale posso confermare. Mi capita di andare in farmacia per medicine per cavalli di soci e non mi hanno mai chiesto nessuna delega. Vabbè che vado quasi sempre nella stessa farmacia, magari si fidano, visto che da dieci anni vado lì e la cosa più fuori norma che ho fatto è stato di chiedere di anticiparmi la medicina in attesa della ricetta (soprattutto quando non c'era quella elettronica). Anche con quella elettronica capita qualche volta, per motivi di urgenza, ma tipicamente la ricetta gli arriva in giornata.

ah, sul buscopan non so, ovviamente

Milla ha scritto:
...
La storia dell' intestazione della ricetta alla scuderia non mi torna, in primo luogo se il farmaco è per il mio cavallo e il vet fa la ricetta per un cavallo della scuderia al fine di ottenere uno sconto commette un illecito.
...
In secondo luogo la normativa vieta espressamente di praticare sconti a determinate categorie, cioè gli sconti si possono fare ma lo sconto deve essere uguale per tutti.
...

Sul primo punto è la stessa perplessità che avevo io.

Sul secondo, non immaginavo proprio, ma per niente, che ci fosse questo tipo di normativa

Milla ha scritto:Davo per scontato che Blues si riferisse al Buscopan fiale che richiede ricetta, a differenza di quello in compresse.

La storia dell' intestazione della ricetta alla scuderia non mi torna, in primo luogo se il farmaco è per il mio cavallo e il vet fa la ricetta per un cavallo della scuderia al fine di ottenere uno sconto commette un illecito. In secondo luogo la normativa vieta espressamente di praticare sconti a determinate categorie, cioè gli sconti si possono fare ma lo sconto deve essere uguale per tutti. Infine sconti così elevati mi "puzzano" perché o gonfiano i prezzi all'inverosimile oppure non so proprio come facciano a guadagnarci su.
Come dicevo non serve nessuna delega per ritirare farmaci, che siano umani o veterinari.

Nient’affatto ... Il cavallo a cui è destinato il farmaco resta quello giusto, se fosse un nome falso come dici tu sarebbe un illecito.
Per il resto penso anch’io che i prezzi vengano gonfiati all’inverosimile...

Si si lo so che le fiale hanno bisogno di ricetta ma a volte ci sono urgenze inaspettate e se arrivo trafelata in farmacia e chiedo 5 scatole di fiale di buscopan per un cavallo con ostruzione dell'esofago non penso che il farmacista possa pensare ad un commercio illecito
Se poi ti dico che ti faccio parlare col vet, che ti lascio i miei documenti, i riferimenti di Scuderia cavallo e l'indomani ti porto la ricetta e non mi vengono dati per me è omissione di soccorso...invece se mi prendo 2 scatole di buscopan pastiglie per ogni farmacia che incontro va bene
In ogni caso sappiate che se per caso avete un flacone di novalgina gocce, caricate tutti i 20 cc e potete iniettarli come le fiale con le stesse modalità
Riguardo i magazzini non so se basta il codice fiscale della Scuderia o la partita IVA
So che come az. Agricola si hanno degli sconti importanti
Anni fa ho comprato vaccini a 5 euro e vermifughi ( invermectina) a 7 euro
I prodotti , volendo vengono spediti ( il tutto a meno che nel frattempo non sia cambiato qualcosa)
Immagino che i vet abbiano sconti anche maggiori

Le ricette il vet me le fa per il cavallo, al proprietario se è un privato o a me se è uno dei miei, facendo riferimento alla Scuderia di appartenenza
Poi con il n. di ricetta ed il Pin a disposizione il ritiro può farlo chiunque
Alcune farmacie da cui ci serviamo fanno gli sconti ai privati proprietari perché, in qualità di Scuderia cliente, godiamo di una certa percentuale di sconto concordata precedentemente

Se il cavallo è quello "giusto" sulla ricetta deve risultare il nome del proprietario con tanto di codice fiscale, non possono mettere che il MIO cavallo è di proprietà della scuderia, se lo fanno è un illecito, nessuno andrà mai a controllare ma resta il fatto che non è lecito, le ricette vanno fatte come descritto da hobbes e da Blues.
C'è stato un problema riguardo i grossisti di farmaci veterinari in passato, infatti i grossisti NON possono, per legge, vendere direttamente ai privati quindi i vet facevano le ricette come se i farmaci fossero destinati alle scuderie/allevamenti ecc. adesso, con la ricetta elettronica veterinaria, come dicevo, questo escamotage non è più possibile, appunto perchè sulla ricetta deve risultare il nome del proprietario dell'animale (poi il codice scuderia anche). Le ricette vanno automaticamente trasmesse all' ASl e all'Agenzia delle entrate.

Blues il problema di cui parli è reale, purtroppo la legge ci legava le mani, non mi è mai capitata un'urgenza per gli animali ma per gli umani sì, spesso. In passato a fronte di un'urgenza, anche di un paziente che stava male, NON potevi per nessun motivo consegnare un farmaco soggetto a prescrizione se non avivi la ricetta. Non serviva a niente telefonare al medico, farti portare dopo la ricetta ecc. Nessuna omissione di soccorso perchè era la legge che ci vietava di dare il farmaco, l'unica cosa che potevamo e dovevamo fare era di chiamare l'ambulanza.
Dura lex sed lex.
Poi anch'io, come molti altri colleghi, in caso di necessità ed urgenza abbiamo spesso chiuso un occhio ma, ripeto, contro la legge e a nostro rischio e pericolo.
Fortunatamente qualche anno fa è stata introdotta una norma che ci consente, in situazioni ben precise, di poter intervenire fornendo ugualmente il farmaco.

Milla, questa è una buona notizia!
I guai con i cavalli arrivano spesso in momenti impensabili e per i cavalli non ci sono veterinari reperibili o cliniche a portata di mano giorno , notte e festivi come per i piccoli animali