Incontrare altri animali fuori
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Vivere il cavallo :: Vivere il cavallo :: Il cavallo e il tempo libero
:: Passeggiate, trek, lunghi viaggi
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Incontrare altri animali fuori
Uscendo in passeggiata, trekking è facile incontrare altri quadrupedi.
Azioni e reazioni dei nostri equini?
Io ho incontrato un po’ di tutto.
A cominciare dal singolo alla muta di cani aggressivi che si scagliano addosso al cavallo.
La miglior difesa resta sempre l’attacco!il cavallo deve vedere cosa succede,se uno si gira e scappa,rischia che si spegne il neurone e ciao...mentre andando contro,innanzi tutto i cani abbaiano principalmente per paura,quindi attaccare significa cacciarli e allontanarli, la cavalla che avevo prima era una brava cecchina, sarà stata la sua origine da maremmana proveniente dallo stato brado,fatto sta che se ci venivano addosso,puntava dritta,io alzando la voce e un rametto per dissuaderli,chi insisteva e finiva a tiro,riceveva l’omaggio,nel giro di poco i cani erano spariti.
Ambiciosa e Duchessa non si scompongono,ma
Anche loro usano i posteriori se la situazione diventa fastidiosa.
Durante un giro in solitaria, ferma due minuti per far brucare la cavalla,sentiamo dei rumori ed esce un bel
Cinghialotto,che si avvicina curioso e poi si mette a brucare tranquillo,poco dopo ne sono usciti altri due ...la cavalla l’ha studiato un attimo e poi ha continuato a brucare come se niente fosse ...
I caprioli ci sono sbucati sia mentre stavamo galoppando,tagliandoci la strada,abbiamo continuato,incontrati al passo...nessuna reazione...
Fin’ora quello che ha destabilizzato maggiormente la loro serenità sono stati i greggi di pecore,eravamo alla rassegna delle pecore,ci saranno stati decine di greggi con un numero altissimo di capi...il
Movimento omogeneo e repentino,creava un effetto strano, i cavalli vedevano delle immense chiazze bianche che si muovevano velocemente e senza una direzione vera e propria, questo gli dava fastidio, le abbiamo avvicinate per far capire cosa fosse quella roba...attente ma tranquille.
In un bosco passaggio stretto, ci siamo ritrovati noi cavalieri sul
Sentiero un po’ in ombra e tante vacche con i vitelli che circondavano il sentiero, le avevamo tanto vicine,qualche cavallo si è agitato,ma la maggior parte ha proseguito tranquilla.
I maiali invece credo che non gli piacciano particolarmente, li abbiamo trovati allo stato semi brado,una parte di macchia recintata e i cavalli sul sentiero che affiancava la recinzione, erano parecchio infastiditi!
Devo dire che l’unica volta in cui ho adottato la
Fuga è stato quando su in montagna abbiamo incontrato cavalli bradi e lo stallone ha iniziato a rompere le scatole, avendo femmine abbiamo preferito dileguarci!
Azioni e reazioni dei nostri equini?
Io ho incontrato un po’ di tutto.
A cominciare dal singolo alla muta di cani aggressivi che si scagliano addosso al cavallo.
La miglior difesa resta sempre l’attacco!il cavallo deve vedere cosa succede,se uno si gira e scappa,rischia che si spegne il neurone e ciao...mentre andando contro,innanzi tutto i cani abbaiano principalmente per paura,quindi attaccare significa cacciarli e allontanarli, la cavalla che avevo prima era una brava cecchina, sarà stata la sua origine da maremmana proveniente dallo stato brado,fatto sta che se ci venivano addosso,puntava dritta,io alzando la voce e un rametto per dissuaderli,chi insisteva e finiva a tiro,riceveva l’omaggio,nel giro di poco i cani erano spariti.
Ambiciosa e Duchessa non si scompongono,ma
Anche loro usano i posteriori se la situazione diventa fastidiosa.
Durante un giro in solitaria, ferma due minuti per far brucare la cavalla,sentiamo dei rumori ed esce un bel
Cinghialotto,che si avvicina curioso e poi si mette a brucare tranquillo,poco dopo ne sono usciti altri due ...la cavalla l’ha studiato un attimo e poi ha continuato a brucare come se niente fosse ...
I caprioli ci sono sbucati sia mentre stavamo galoppando,tagliandoci la strada,abbiamo continuato,incontrati al passo...nessuna reazione...
Fin’ora quello che ha destabilizzato maggiormente la loro serenità sono stati i greggi di pecore,eravamo alla rassegna delle pecore,ci saranno stati decine di greggi con un numero altissimo di capi...il
Movimento omogeneo e repentino,creava un effetto strano, i cavalli vedevano delle immense chiazze bianche che si muovevano velocemente e senza una direzione vera e propria, questo gli dava fastidio, le abbiamo avvicinate per far capire cosa fosse quella roba...attente ma tranquille.
In un bosco passaggio stretto, ci siamo ritrovati noi cavalieri sul
Sentiero un po’ in ombra e tante vacche con i vitelli che circondavano il sentiero, le avevamo tanto vicine,qualche cavallo si è agitato,ma la maggior parte ha proseguito tranquilla.
I maiali invece credo che non gli piacciano particolarmente, li abbiamo trovati allo stato semi brado,una parte di macchia recintata e i cavalli sul sentiero che affiancava la recinzione, erano parecchio infastiditi!
Devo dire che l’unica volta in cui ho adottato la
Fuga è stato quando su in montagna abbiamo incontrato cavalli bradi e lo stallone ha iniziato a rompere le scatole, avendo femmine abbiamo preferito dileguarci!
Maya80- Messaggi : 228
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Incontrare altri animali fuori
che bel topic interessante! Anche da noi la fauna è molto variegata. Si va dagli aironi bianchi che si alzano in volo sui greti dei fiumi, alle volpi, caprioli, cinghiali.
In genere i cavalli abituati alla campagna non si scompongono più di tanto con queste specie. Invece le pecore in gregge sono mostri spaventevoli. Ricordo benissimo il mio Leonstil che non si spaventava di niente, fare dei dietro front pazzeschi davanti al gregge di pecore. Per fargliele digerire mia figlia ci ha messo almeno un'ora, facendolo avanzare di qualche centimetro, rassicurare rollback ecc ecc. Altra specie "pericolosa" è l'asino che raglia improvvisamente mentre passi: scartone assicurato!
I cani da noi non sono mai stati un problema: non ne abbiamo mai incontrati di quelli che attaccano. Invece il mio cavallo ha soffiato e tremato passando davanti a un lupo cecoslovacco, rigorosamente al guinzaglio. Il DNA della natura!
Io una volta mi sono trovata al galoppo in un prato magnifico. L'erba non era proprio cortissima e all'improvviso si è levata da terra una magnifica poiana. Il cavallo ha fatto un repentino scartone: per fortuna le mie gambe erano ben salde. Altra brutta esperienza: vespe di terra. Disgraziatamente un cavallo deve aver pestato l'alveare, fatto sta che ci siamo trovati addosso centinaia di vesponi doppi. Hai voglia di galoppare via! Ho rimediato almeno due punture io e altrettante il cavallo.
In genere i cavalli abituati alla campagna non si scompongono più di tanto con queste specie. Invece le pecore in gregge sono mostri spaventevoli. Ricordo benissimo il mio Leonstil che non si spaventava di niente, fare dei dietro front pazzeschi davanti al gregge di pecore. Per fargliele digerire mia figlia ci ha messo almeno un'ora, facendolo avanzare di qualche centimetro, rassicurare rollback ecc ecc. Altra specie "pericolosa" è l'asino che raglia improvvisamente mentre passi: scartone assicurato!
I cani da noi non sono mai stati un problema: non ne abbiamo mai incontrati di quelli che attaccano. Invece il mio cavallo ha soffiato e tremato passando davanti a un lupo cecoslovacco, rigorosamente al guinzaglio. Il DNA della natura!
Io una volta mi sono trovata al galoppo in un prato magnifico. L'erba non era proprio cortissima e all'improvviso si è levata da terra una magnifica poiana. Il cavallo ha fatto un repentino scartone: per fortuna le mie gambe erano ben salde. Altra brutta esperienza: vespe di terra. Disgraziatamente un cavallo deve aver pestato l'alveare, fatto sta che ci siamo trovati addosso centinaia di vesponi doppi. Hai voglia di galoppare via! Ho rimediato almeno due punture io e altrettante il cavallo.
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Sei luce nel volo, il sole per me, aquila che tocca il cielo, ti ritroverò
Old duck- invitatore folle
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Età : 65
Re: Incontrare altri animali fuori
Cani. Io non sopporto di trovarmi tra i piedi cani liberi.
Più il cane è stupido, più il padrone lo lascia libero.
Per legge vanno tenuti al guinzaglio, ma niente da fare....ti ritrovi il molossoide o il microcane liberi, che ignorano i richiami dei padroni, i quali al massimo si preoccupano di chiedere se hai un maschio o una femmina, se li si incrocia con un altro cane, oppure saltano fuori con "venga pure avanti con il suo cavallo, che il mio Poldino non ne ha paura". No, Poldino ha già esibito i denti e sta per partire sui garretti del mio cavallo, ma tu, padrone beota, non te ne sei neanche accorto. E non immagini neppure il casino che può succedere se Poldino morde il mio cavallo....
Per questo, a cavallo siamo sempre usciti accompagnati dal talero, frusta argentina in cuoio crudo, con un bel manico lungo e rigido (mollone in metallo rivestito di cuoio) e una pioggia larga e lunga come una cintura....che dalla sella finisce sul cane maleducato in meno di un nano secondo....effetto dissuasore immediato assicurato.
Ma...c'è stata una volta che non ero a sella e non avevo il talero.
Era un bel pomeriggio e io e la mia amica Monica, abbiamo deciso di attaccare l'asina Margherita al calesse e di farci una tranquilla passeggiata fino al paese vicino, passando dalle strade sterrate di campagna.
All' andata guido io e intanto le faccio lezione, al ritorno le passo le guide e mi rilasso sul calesse. Chiacchieriamo e spettegoliamo amabilmente, di quanto sia figo attaccare, uno sport da nobili, ci sentiamo due signore fini ed eleganti......fino a quando, dietro un campo di mais, salta fuori un gruppo di cani liberi, con il padrone.
Ora, ogni villaggio ha il suo "scemo", e la frazione in cui abito, non è esclusa da questa regola. Il tipo in questione, è amato e adorato da tutti i contadini della frazione e dintorni, perché ha l'abitudine di portare giornalmente a pascolare i suoi cani maleducati, nei loro campi (danneggiando le coltivazioni), passando davanti a tutte le cascine con cani (facendoli abbaiare tutti, generalmente nelle ore del riposino pomeridiano), e lasciando che i suoi cani facciano cacca e pipi sui cancelli altrui.
Torniamo a noi. Il tipo ci vede arrivare in calesse e, gioiosamente ci saluta con la manina....anche i suoi cani ci vedono, e decidono che l'asina va assaggiata. Si lanciano abbaiando sulle gambette di Margherita, che parte a razzo al galoppo, mentre i cani la accerchiano e le corrono dietro.
Ovviamente io e la mia amica, manteniamo un aplomb da vera signora nobile d'altri tempi.
Urlando insulti come due scaricatrici di porto marsigliesi, lei frena a fondo il calesse (perfettamente inutile, non avete idea della forza che può avere un asinello spaventato), cerca di rallentare la corsa folle e mantenere l'asina sulla strada (si, perché a destra avevamo i campi di granoturco, ma a sinistra c'era il fossato di irrigazione, profondo, pieno d'acqua e decorato con gaggie e rovi), mentre io, in piedi stile Ben Hur, con la sinistra aiutavo Monica a tenere le redini, e con la destra, armata di frusta da attacco, mazzuolavo senza pietà i cani che da sinistra e da destra, mordevano Margherita.
Non so come, ma sono riuscita a non volare via dal calesse, Monica è riuscita a tenere dritta l'asina, dopo un pò di frustate, i cani hanno desisito, un paio sono finiti sotto le ruote del calesse....mi siedo e in due, a tirare sulle redini e col freno spremuto a fondo, finalmente riusciamo a ridurre l'andatura e poi a fermarci. Risata liberatoria, poi scendo a controllare i danni. Qualche graffio da dente da medicare a casa e nient'altro.
È andata bene, non oso pensare ai danni se fossimo finite nel fosso.
I cani devono stare al guinzaglio.
Più il cane è stupido, più il padrone lo lascia libero.
Per legge vanno tenuti al guinzaglio, ma niente da fare....ti ritrovi il molossoide o il microcane liberi, che ignorano i richiami dei padroni, i quali al massimo si preoccupano di chiedere se hai un maschio o una femmina, se li si incrocia con un altro cane, oppure saltano fuori con "venga pure avanti con il suo cavallo, che il mio Poldino non ne ha paura". No, Poldino ha già esibito i denti e sta per partire sui garretti del mio cavallo, ma tu, padrone beota, non te ne sei neanche accorto. E non immagini neppure il casino che può succedere se Poldino morde il mio cavallo....
Per questo, a cavallo siamo sempre usciti accompagnati dal talero, frusta argentina in cuoio crudo, con un bel manico lungo e rigido (mollone in metallo rivestito di cuoio) e una pioggia larga e lunga come una cintura....che dalla sella finisce sul cane maleducato in meno di un nano secondo....effetto dissuasore immediato assicurato.
Ma...c'è stata una volta che non ero a sella e non avevo il talero.
Era un bel pomeriggio e io e la mia amica Monica, abbiamo deciso di attaccare l'asina Margherita al calesse e di farci una tranquilla passeggiata fino al paese vicino, passando dalle strade sterrate di campagna.
All' andata guido io e intanto le faccio lezione, al ritorno le passo le guide e mi rilasso sul calesse. Chiacchieriamo e spettegoliamo amabilmente, di quanto sia figo attaccare, uno sport da nobili, ci sentiamo due signore fini ed eleganti......fino a quando, dietro un campo di mais, salta fuori un gruppo di cani liberi, con il padrone.
Ora, ogni villaggio ha il suo "scemo", e la frazione in cui abito, non è esclusa da questa regola. Il tipo in questione, è amato e adorato da tutti i contadini della frazione e dintorni, perché ha l'abitudine di portare giornalmente a pascolare i suoi cani maleducati, nei loro campi (danneggiando le coltivazioni), passando davanti a tutte le cascine con cani (facendoli abbaiare tutti, generalmente nelle ore del riposino pomeridiano), e lasciando che i suoi cani facciano cacca e pipi sui cancelli altrui.
Torniamo a noi. Il tipo ci vede arrivare in calesse e, gioiosamente ci saluta con la manina....anche i suoi cani ci vedono, e decidono che l'asina va assaggiata. Si lanciano abbaiando sulle gambette di Margherita, che parte a razzo al galoppo, mentre i cani la accerchiano e le corrono dietro.
Ovviamente io e la mia amica, manteniamo un aplomb da vera signora nobile d'altri tempi.
Urlando insulti come due scaricatrici di porto marsigliesi, lei frena a fondo il calesse (perfettamente inutile, non avete idea della forza che può avere un asinello spaventato), cerca di rallentare la corsa folle e mantenere l'asina sulla strada (si, perché a destra avevamo i campi di granoturco, ma a sinistra c'era il fossato di irrigazione, profondo, pieno d'acqua e decorato con gaggie e rovi), mentre io, in piedi stile Ben Hur, con la sinistra aiutavo Monica a tenere le redini, e con la destra, armata di frusta da attacco, mazzuolavo senza pietà i cani che da sinistra e da destra, mordevano Margherita.
Non so come, ma sono riuscita a non volare via dal calesse, Monica è riuscita a tenere dritta l'asina, dopo un pò di frustate, i cani hanno desisito, un paio sono finiti sotto le ruote del calesse....mi siedo e in due, a tirare sulle redini e col freno spremuto a fondo, finalmente riusciamo a ridurre l'andatura e poi a fermarci. Risata liberatoria, poi scendo a controllare i danni. Qualche graffio da dente da medicare a casa e nient'altro.
È andata bene, non oso pensare ai danni se fossimo finite nel fosso.
I cani devono stare al guinzaglio.
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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