La nuova legge francese riguardante gli animali e il loro rapporto con gli uomini

Non è che i francesi siano tanto meglio degli italiani, come burocratese.

La legge promulgata a inizio dicembre è una di quelle che sono difficili da capire, in quanto va ad integrare il pre-esistente . Giusto per avere un'idea, l'articolo 3 del della presente legge così recita:

A la deuxième phrase du premier alinéa de l'article L. 212-10 du code rural et de la pêche maritime, les mots : « nés après le 6 janvier 1999 » et, à la fin, les mots : « nés après le 1er janvier 2012 » sont supprimés.

Mi ricorda da vicino certi testi di referendum abrogativi nostrani.

NB: l'articolo 3 rientra all'interno del "primo capitolo" di questa legge:
Chapitre Ier : Conditions de détention des animaux de compagnie et des équidés (Articles 1 à 25)
Usando la logica di base, deduco che i cavalli NON sono ritenuti animali da compagnia in Francia.

La comprensione del testo di questa legge va al di là delle mie capacità (e anche del tempo che posso dedicare a questo "compito"). Mi limito quindi a citare i tre punti evidenziati nella pagina di commento della FFE:
- Attestation de connaissance pour les détenteurs particuliers : une garantie de bien-être pour les équidés
- Inscription de la névrectomie dans les documents d’identification : une traçabilité nécessaire
- Pensions impayées : une nouvelle issue pour les professionnels

Magari si potrà cercare di capire meglio il significato del primo e terzo punto, che sono di interesse più generale. In particolare, se il primo punto significa solo carta in più o se ha effetti sostanziali.
Il secondo punto, quello riguardante la nevrectomia, sembra di interesse più circoscritto. Però...

... noi abbiamo ospitato in scuderia un cavallo di una socia che ha anche fatto qualche gara di s.o., per scoprire in seguito che era stato nevrectomizzato. Quindi la partecipazione a quelle gare è stata fatta in violazione delle regole anti-doping. Peccato che non ne avevamo nessuna contezza. Erano state notate in seguito delle piccole cicatrici che poi hanno portato a quella "diagnosi".
Quindi, ben venga un obbligo di annotazione sul passaporto di quella operazione.

blues ha scritto:
...
La nevrectomia è  un gran bene per certe patologie ma che poi il cavallo non possa competere mi sembrava ovvio ed invece a quanto pare non lo è
...

No, non si può competere, secondo le norme anti-doping. Vedasi ad esempio (a pag. 15):
http://www.fiseumbria.it/old/uploads/ALTRI%20DOCUMENTI/REG.Vet._agg._02-03-2011.pdf

E' che se uno ti vende un cavallo e non ti dice niente, magari non ci pensi neanche che ha avuto quell'operazione. E non è che si vede facilmente "a occhio"

Al di là delle differenze, che non mancano mai, mi pare che per quanto riguarda la nevrectomia possiamo essere d'accordo tutti che indicarla obbligatoriamente sul passaporto sia una buona idea. Importabile dalla Francia.
Sia dal punto di vista dell'eventuale compratore (poi, se non guarda il passaporto son fatti suoi!), che dal punto di vista della regolarità delle gare (antidoping*).

Magari il problema potrebbe essere nella debolezza degli strumenti per rendere effettiva questa prescrizione (pene, ammende, tipologie di controllo e di verifica).

* a dire il vero, dalla mia poca esperienza direi che nelle gare diciamo "amatoriali", inclusi i nazionali A e anche campionati regionali, sia difficile vedere controlli antidoping. Mi sbaglio?

Metto un link a una discussione precedente riguardante il primo punto che avevo segnalato, tra le novità di questa legge francese:

https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t669-patente-per-detenere-un-animale

Sul terzo punto (proprietario insolvente di cavallo scuderizzato), e con considerazioni sulla situazione italiana, un video di Marianna Garrone (Diritto Equestre):
https://fb.watch/awb8OAWE9j/

Utilità di sottoscrivere un contratto...

Sempre sul terzo punto, segnalo un post precedente in questo forum:
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t600-quando-un-proprietario-sparisce