Video

Su una pagina Facebook (non ricordo se è quella della Fise Lazio, di Ucif o altro) un paio di giorni fa è apparso un video di un percorso di gara di un "cavaliere" che, in seguito al rifiuto del cavallo ha pensato bene di frustarlo ben 11 volte (sì undici) con una rabbia ed una cattiveria impressionanti.
Mi dispiace non riuscire a trovare il video ma credo che molti di voi l'abbiano visto.
Ovviamente la Fise Lazio poi ha stigmatizzato il fatto, il cavaliere si è scusato (ovvio, a quel punto non poteva fare altro) e (forse) verranno presi provvedimenti disciplinari.
La Giuria del concorso, nonostante le frustate, ha consentito al "cavaliere" di proseguire il percorso incurante dei regolamenti che, a quanto pare, impongono un numero massimo di tre frustate.
Volevo commentare con voi.

Per quanto mi riguarda, nonostante non sappia un fico secco di salto, è evidente che il rifiuto del cavallo è stato causato dal tizio che gli stava sopra la schiena che galoppava sotto cadenza ed aveva fatto una "carrozza" al primo elemento della gabbia, perciò, a mio avviso, il tizio non avrebbe dovuto punire il cavallo ma se stesso.
Sono andata a cercare in rete altri video di quella persona e ne ho trovati parecchi in cui, secondo me, monta veramente male, ma male male (carrozze, seduto come su un chopper ecc.) nonostante faccia gare grosse (ma ormai sappiamo tutti che fare gare grosse e montare bene son due cose che raramente vanno assieme).
In rete gliene hanno dette di tutti i colori, ovviamente c'è stato anche chi l'ha difeso, tra tutti i commenti mi ha colpito quello di Marco Calcagno che è un istruttore di 2° livello Fise ex allievo di Angioni se non erro.
Calcagno sottolinea che non conosce il "cavaliere" in questione ma che l'episodio potrebbe essere spiegato "per il bene del cavallo". In sostanza lui dice che ci sono cavalli furbetti che imparano che, in concorso, dopo due rifiuti ci si ferma e si torna a casa, perciò il cavaliere deve in qualche modo sbloccare immediatamente la situazione durante la gara, anche a costo di qualche frustata; altrimenti il cavallo viene etichettato come "ingranato" e magari venduto a qualche commerciante ed a quel punto chissà che fine andrà a fare. Un po' come quando noi tiriamo uno scapaccione ai nostri figli per evitare che attraversino la strada di corsa.
Il ragionamento ha un suo fondamento ma un cavaliere non può farsi prendere dalla rabbia in quel modo, anche perchè, ripeto, prima di punire il cavallo, dovrebbe cambiare modo di montare.
Ho letto che il cavallo era di un'allieva e che è stato portato in gara perchè ingranato.
Ecco io mi domando che esempio ha dato quell'istruttore alla sua allieva, cosa ha provato l'allieva nel vedere il suo cavallo preso a frustate e se valeva la pena picchiare così un cavallo per un salto. In fin dei conti è vero che poiil cavallo ingranato avrebbe potuto essere venduto ad un commerciante ma non è detto che poi il suo destino sarebbe stato peggiore, ci sono tantissime persone che non saltano, che vogliono fare lavoro in piano, passeggiate, che non sono interessate alle competizioni.

Ma quante riflessioni saltano fuori da quel post!

milla sono d accordo con te... anche se chi vive di agonismo, commercia quei cavalli li ha bisogno di altro..... stasera vi scrivo di più

Intervento "tecnico" sull'uso della frusta e i regolamenti.

Ci sono varie restrizioni sull'uso della frusta: lunghezza, proibito appesantirla in fondo, divieti in varie circostanze. Come è facilmente immaginabile, le condizioni variano a seconda delle discipline (basta pensare a salto ostacoli, dressage, attacchi). In un regolamento relativo alle categorie di stile (edizione 2015:  https://www.fise.it/images/Ufficiali_di_gara/regolamento_Stile_ed._2015.PDF) si osserva che "Il cavaliere che usa eccessivamente la frusta dimostra di possedere aiuti poco efficaci e un cavallo
non sufficientemente addestrato."

Non ricordavo una restrizione "numerica" sull'uso della frusta, ma è presente qui (non escludo che sia presente anche altrove): regolamento concorso completo, edizione 2018, bozza. Per pigrizia non ho cercato nulla di più preciso. Ovviamente il grassetto è mio.

Art. 47.3 - Uso eccessivo della frusta
L’uso improprio o eccessivo della frusta può essere considerato crudeltà ed è considerato caso per
caso dalla Giuria, secondo i seguenti principi:
 La frusta non deve essere usata per sfogare il malumore del Cavaliere.
 La frusta non può essere usata dopo l’eliminazione.
 La frusta non può essere usata dopo che il cavallo abbia superato l’ultimo ostacolo del
percorso.
 La frusta non deve essere impugnata verso l’alto (in gergo ‘girata’).
 La frusta non può essere usata sul lato opposto a quello della mano che la impugna.
 La frusta non può essere usata sulla testa del cavallo.
 La frusta non può essere usata più di tre volte di seguito.
 Se si crea una ferita a seguito dell’uso della frusta è da considerarsi sempre uso
eccessivo

Infine, nel regolamento S.O., ultimissima versione (entrato in vigore il 1° febbraio), si dice:
"Il frustino e gli speroni sono aiuti che devono essere usati in maniera appropriata come stimolo per avanzare, mai con rabbia o violenza."
Ma, NB, questo riguarda le categorie di stile. Nel regolamento per le gare "ordinarie", trovo questo: "uso eccessivo o inappropriato di frusta e speroni, mani e/o gambe;" inteso come una delle cose che vanno controllate dai commissari (steward). Non ho trovato nessuna restrizione "numerica"

Sì Angeletta, mi interessa capire tutti i punti di vista anche se, tendenzialmente, resto piuttosto schifata dall'accaduto.
Tra i commenti ne ho letto anche uno che contraddice quello che ho scritto sopra, e cioè che se il cavallo si ingrana e finisce da un commerciante e poi magari a fare passeggiate o lavoro in piano comunque avrà in testa una difesa che prima o poi tirerà fuori di nuovo. Questo è un fatto cui io non avrei pensato anche se non so se possa essere vero.

Milla ha scritto:
...
In fin dei conti è vero che poiil cavallo ingranato avrebbe potuto essere venduto ad un commerciante ma non è detto che poi il suo destino sarebbe stato peggiore, ci sono tantissime persone che non saltano, che vogliono fare lavoro in piano, passeggiate, che non sono interessate alle competizioni.

Beh, c'è un aspetto economico non da poco. Il prezzo di vendita di un cavallo ingranato è "misero" rispetto a quello di un cavallo competitivo.
Non so il caso specifico, ma come parametro posso considerare il caso diffuso del "cavallo da brevetto" che normalmente sta attorno/sopra ai 10.000 euro, mentre un cavallo da passeggiata (anche qui, normalmente) difficilmente va oltre le poche migliaia di euro.

Questo video è stato diffuso tramite i social. L'ho visto alcune volte via facebook.

Come mia valutazione personale vedo un eccessivo (molto eccessivo) uso della frusta, oltretutto sembrerebbe essere premeditato (cavallo che deve essere "rimesso in riga").

Ma, in tutta sincerità, la cosa che davvero mi spaventa in questo episodio non è la cosa in sé, ma è la reazione sui social, il gran numero di giudici con la bava alla bocca.

Sì Hobbes capisco perfettamente l'aspetto economico, in realtà però il commento di Calcagno giustificava la punizione nell'ottica di un vantaggio per il cavallo (evitare di finire nelle scatolette) e non di un vantaggio per il cavaliere-commerciante.
Eticamente può essere accettabile la prima, la seconda beh...

ovvio che un cavallo non ingranato ha più possibilità di andare a star bene che uno che lo è.... anche se magari se è ingranato sul salto non è detto che lo sia nel lavoro in piano o passeggiata.....
e di certo non è prendendolo a mazzate che si risolve il problema

Ma più che altro al di là del video che ho visto e trovato ingiustificabile, la frustata può essere educativa, prendete il termine tra virgolette... Ma appunto LA frustata, un po' come il calcio che si danno i cavalli tra loro in libertà, diciamo entro le tre frustate "da regolamento" se proprio vogliamo esagerare, ma non UNDICI frustate, date senza senso se non quello della rabbia e della violenza

che poi, a me quando mi è capitato di fermarsi davanti ad un salto mi è sempre stato detto di non far scappare il cavallo, anche quando schivano di lato di farlo stare li e poi tornare.... nel video è evidente che il cavallo non scappa dal salto ma dalle frustate... che sicuramente ha già preso anche a casa...
magari se ci tornava senza frustate e in un modo migliore lo saltava lo stesso.... anzi santissimo cavallo che ha continuato e non lo ha scaricato...

Io, a parte le frustate, sono rimasta a bocca aperta a vedere come monta quel "cavaliere", sul primo elemento era in carrozza, galoppava a due all'ora, mi spiegate quel povero cavallo come poteva saltare???

La mia domanda è: cosa ha imparato il cavallo?
Questa punizione lo ha reso più benevolo verso il saltare la prossima volta?
Che senso ha riuscire alla fine a farlo passare di là sommando frustate ed assetto di quel tipo?
Che esperienza "positiva" avrebbe assimilato il cavallo?
E se saltare non fosse il " mestiere" giusto.per quel cavallo?
A chi è servito ?

Impossibile non vedere il video sui social....
Il povero disgraziato? penso sia solo uno come tanti. Qualcosa non funziona nel salto ad ostacoli e sono i soldi.
Un cavallo ingranato dovrebbe avere la possibilità di fare dei passi indietro per rasserenarsi nel lavoro e tornare in gara solo a serenità raggiunta. Le prime gare saranno solo di esercizio, quindi ad un'altezza che non implichi sforzo , cercando di recuperare la fiducia del cavallo. Tutto questo implica tempo e anche una spesa ( facendo gare di esercizio). Non tutti i proprietari sono disposti ....
Insomma, forse nel video stiamo guardando il dito e non vediamo la luna....

Comunque sì...povero cavallo!

Se si comporta così in pubblico, sotto lo sguardo attento di tante persone, mi chiedo come questo cavaliere si comporti a porte chiuse, nell'intimità della sua scuderia, al riparo da sguardi indiscreti. È questo che mi fa più paura...