Umberto Eco e i social: ''Danno diritto di parola a legioni di imbecilli''

E' il titolo apposto da Repubblica a un video (11 giugno 2015) che riporta un breve spezzone raccolto in occasione del conferimento di una laurea honoris causa da parte dell'Università di Torino:

https://video.repubblica.it/tecno-e-scienze/umberto-eco-e-i-social-danno-diritto-di-parola-a-legioni-di-imbecilli/203952/203032

Ho dovuto amaramente constatare quanto sia vero. Eco si riferiva a Twitter, ma non credo sia da sorprendersi se si applica quella considerazione a facebook.
Sono un amministratore di un gruppo fb che si chiama "Equitazione e diritto". Dato il titolo uno spera di avere dei post che in gran parte mostrino almeno ragionevolezza. Non sono stato a fare statistiche, percentuali: semplicemente mi sono stufato di leggere commenti che sono delle sciocchezze cosmiche, buttate lì come se fossero il Verbo. C'è solo una cosa che è più deprimente di questo: vedere che c'è pieno di gente che commenta un post senza avere fatto un minimo sforzo per cercare di capirlo, forse neanche di leggerlo.

Penso che lascerò perdere un incarico tanto oneroso a livello intellettivo ed emotivo (PS: l'ho appena fatto). Mi rifugerò in questa oasi di pace. Scusate lo sfogo

Leggere i social ed alcuni commenti ai post vari è destabilizzante
A me , di solito, fa più impressione il tono che la musica