Doma (non etologica) di un bel puledro
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Doma (non etologica) di un bel puledro
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2462112373818121&id=100000581467774&ref=content_filter
Mi sono imbattuta in questo video, grazie alla segnalazione di un mio contatto, che chiedeva il mio parere.
Il video era oggetto di uno shit storm su una pagina Facebook.
Detesto gli shit storm, detesto chi crede di farsi bello gettando popò sul lavoro altrui, e credo che una bella segnalazione per diffamazione, alla polizia postale, potrebbe insegnare un pò di educazione. Perché una cosa può piacere o meno, una cosa si può capire o meno, ma c'è modo e modo di esprimere il proprio parere e si possono sempre chiedere spiegazioni, invece di partire in quarta con il giudizio sprezzante.
Detto questo, il video me lo sono guardato un pò di volte e mi è piaciuto molto.
Ho visto tante tante tante belle cose.
Ma magari non le ho viste tutte e per questo mi farebbe piacere parlarne con voi
Mi sono imbattuta in questo video, grazie alla segnalazione di un mio contatto, che chiedeva il mio parere.
Il video era oggetto di uno shit storm su una pagina Facebook.
Detesto gli shit storm, detesto chi crede di farsi bello gettando popò sul lavoro altrui, e credo che una bella segnalazione per diffamazione, alla polizia postale, potrebbe insegnare un pò di educazione. Perché una cosa può piacere o meno, una cosa si può capire o meno, ma c'è modo e modo di esprimere il proprio parere e si possono sempre chiedere spiegazioni, invece di partire in quarta con il giudizio sprezzante.
Detto questo, il video me lo sono guardato un pò di volte e mi è piaciuto molto.
Ho visto tante tante tante belle cose.
Ma magari non le ho viste tutte e per questo mi farebbe piacere parlarne con voi
Ultima modifica di Miky Estancia il Mer 06 Mag 2020, 17:21 - modificato 1 volta.
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Partendo dall'inizio: mi piace molto l'energia di Paolo. È una energia buona, non c'è aggressività, nervosismo o timore. Ha un bel modo di muoversi che riflette l'energia.
Mi piace l'uso della corda lunga (se non erro, è corda rotonda, come quelle che usiamo anche noi nel lavoro con i puledri), noi non utilizziamo la capezza con i nodi, ma questo è gusto personale, oltre che scelta in base al soggetto da lavorare.
Mi piace il fatto che il puledro non è legato, ma può reagire con una certa libertà alle azioni di Paolo. Può pensare e trarre le sue conclusioni. Non viene punito se si muove e si sottrae, mentre viene premiato con carezze quando sta fermo.
Eppure, tra i commenti, c'era chi vedeva un puledro spraventato, terrorizzato o addirittura violentato . Mi sono chiesta più volte se stavamo parlando dello stesso video
Sarà perché per lavoro, di puledri ne ho visti parecchi, ma le reazioni di quello del video, le trovo normali, soprattutto per un puledro che ha un pò di sangue (i Comtois che facciamo noi, sono molto piu "dormienti", del resto, li scegliamo proprio per questo).
Situazione per lui nuova, prova a sottrarsi un pò di volte, poi capisce che la risposta giusta da dare, è stare fermi, che tanto non succede nulla.
Non ho visto un cavallo imbalzato, legato corto ad un palo, magari bendato, e costretto a sopportare il cavaliere che gli zompa sopra che lo frusta al minimo accenno di movimento ....quindi boh....certi commenti negativi proprio non capisco da cosa scaturiscano.
Si può fare diversamente? Sicuro, in tantissimi modi diversi, ognuno ha il suo.
È molto importante per me questa cosa.Non siamo tutti uguali, come non lo sono i cavalli. Inutile scimmiottare metodi che magari non ci calzano a pennello: meglio trovare la propria strada sempre adattandoci al soggetto che ci troviamo di fronte.
Mi piace l'uso della corda lunga (se non erro, è corda rotonda, come quelle che usiamo anche noi nel lavoro con i puledri), noi non utilizziamo la capezza con i nodi, ma questo è gusto personale, oltre che scelta in base al soggetto da lavorare.
Mi piace il fatto che il puledro non è legato, ma può reagire con una certa libertà alle azioni di Paolo. Può pensare e trarre le sue conclusioni. Non viene punito se si muove e si sottrae, mentre viene premiato con carezze quando sta fermo.
Eppure, tra i commenti, c'era chi vedeva un puledro spraventato, terrorizzato o addirittura violentato . Mi sono chiesta più volte se stavamo parlando dello stesso video
Sarà perché per lavoro, di puledri ne ho visti parecchi, ma le reazioni di quello del video, le trovo normali, soprattutto per un puledro che ha un pò di sangue (i Comtois che facciamo noi, sono molto piu "dormienti", del resto, li scegliamo proprio per questo).
Situazione per lui nuova, prova a sottrarsi un pò di volte, poi capisce che la risposta giusta da dare, è stare fermi, che tanto non succede nulla.
Non ho visto un cavallo imbalzato, legato corto ad un palo, magari bendato, e costretto a sopportare il cavaliere che gli zompa sopra che lo frusta al minimo accenno di movimento ....quindi boh....certi commenti negativi proprio non capisco da cosa scaturiscano.
Si può fare diversamente? Sicuro, in tantissimi modi diversi, ognuno ha il suo.
È molto importante per me questa cosa.Non siamo tutti uguali, come non lo sono i cavalli. Inutile scimmiottare metodi che magari non ci calzano a pennello: meglio trovare la propria strada sempre adattandoci al soggetto che ci troviamo di fronte.
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
A me lui piace tantissimo.
Sono poco esperta per poter esprimere pareri tecnici, però vedo energia non coercizione ne’ alcun tipo di violenza,l’energia che ci mette lui nel chiedere al cavallo e’ la stessa che ci mette il cavallo nelle sue reazioni, mi da la sensazione che cerchi sempre un contatto alla pari,molto semplice e diretto, io ti tocco, tu ti sposti,io continuo e non ti succede niente...ripeto mi piace molto, mi da l’idea di un tipo di addestramento definitivo,come se ciò che riesce a instaurare in quel periodo di doma rimanga impresso definitivamente nel cavallo a beneficio del proprietario, come se la connessione che riesce a instaurare Paolo con il cavallo poi possa facilmente venire trasferita tra cavallo e proprietario.
Poi mi fanno proprio ridere quelli che intervengono con il solito “poverinooooo” che fastidio...abolirei questa parola...gente che usa espressioni del genere mi sa di ignorante,nel senso che ignora proprio...tutto...
Sono poco esperta per poter esprimere pareri tecnici, però vedo energia non coercizione ne’ alcun tipo di violenza,l’energia che ci mette lui nel chiedere al cavallo e’ la stessa che ci mette il cavallo nelle sue reazioni, mi da la sensazione che cerchi sempre un contatto alla pari,molto semplice e diretto, io ti tocco, tu ti sposti,io continuo e non ti succede niente...ripeto mi piace molto, mi da l’idea di un tipo di addestramento definitivo,come se ciò che riesce a instaurare in quel periodo di doma rimanga impresso definitivamente nel cavallo a beneficio del proprietario, come se la connessione che riesce a instaurare Paolo con il cavallo poi possa facilmente venire trasferita tra cavallo e proprietario.
Poi mi fanno proprio ridere quelli che intervengono con il solito “poverinooooo” che fastidio...abolirei questa parola...gente che usa espressioni del genere mi sa di ignorante,nel senso che ignora proprio...tutto...
Maya80- Messaggi : 228
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Buongiorno
secondo la mia scarsa esperienza Paolo fa un buon lavoro, desensibilizza il cavallo con il suo corpo invece di usare un frustino, uno stick o altro.
Premia sempre il cavallo dopo un risultato positivo, prima togliendo la pressione e poi con la carezza.
Il cavallo non mi sembra stressato più che se avesse a che fare con un cavallo coetaneo per accaparrarsi il ciuffetto d'erba, basta
guardare le orecchie, raramente le porta in dietro, sono quasi sempre verso l' alto, quindi attente e all' erta.
Poi c'è da dire che anche la razza è calda, arabo x apaloosa quindi sicuramente impegnativa.
Quello che mi piace è la semplicità, non c'è tondino, non c'è recinzione, non ci sono fronzoli, solo il minimo indispensabile:
il cavallo e Paolo, perchè la corda, la capezza e la sella passano in secondo piano.
I veri protagonisti sono loro due, penso riuscirebbero ad ottenere gli stessi risultati anche in un spazio più delimitato senza longhina.
Per scelta non ho Fb, rispondere a chi mette "poverinoooooooo" guardando un video come questo mi porterebbe sicuramente a mettermi nei guai.
Purtroppo la mamma degli stolti è sempre gravida e spesso sforna gemelli.
Ciao Gigi
secondo la mia scarsa esperienza Paolo fa un buon lavoro, desensibilizza il cavallo con il suo corpo invece di usare un frustino, uno stick o altro.
Premia sempre il cavallo dopo un risultato positivo, prima togliendo la pressione e poi con la carezza.
Il cavallo non mi sembra stressato più che se avesse a che fare con un cavallo coetaneo per accaparrarsi il ciuffetto d'erba, basta
guardare le orecchie, raramente le porta in dietro, sono quasi sempre verso l' alto, quindi attente e all' erta.
Poi c'è da dire che anche la razza è calda, arabo x apaloosa quindi sicuramente impegnativa.
Quello che mi piace è la semplicità, non c'è tondino, non c'è recinzione, non ci sono fronzoli, solo il minimo indispensabile:
il cavallo e Paolo, perchè la corda, la capezza e la sella passano in secondo piano.
I veri protagonisti sono loro due, penso riuscirebbero ad ottenere gli stessi risultati anche in un spazio più delimitato senza longhina.
Per scelta non ho Fb, rispondere a chi mette "poverinoooooooo" guardando un video come questo mi porterebbe sicuramente a mettermi nei guai.
Purtroppo la mamma degli stolti è sempre gravida e spesso sforna gemelli.
Ciao Gigi
Blackhorse68- Messaggi : 195
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Condivido pienamente Gigi!
Soprattutto il cavallo può fare ciò che vuole,non è costretto e chi rischia di più è sicuramente Paolo,ma in ogni suo movimento sembra sia sempre in sicurezza,quindi se usa quella determinata postura è perché sa come mettersi
Soprattutto il cavallo può fare ciò che vuole,non è costretto e chi rischia di più è sicuramente Paolo,ma in ogni suo movimento sembra sia sempre in sicurezza,quindi se usa quella determinata postura è perché sa come mettersi
Maya80- Messaggi : 228
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Concordo con miky in tutto
Ammetto che la prima volta che ho visto uno spezzone di un suo filmato mi è partita una ondata di sdegno
Poi l'ho riguardato meglio ed ho osservato che in realtà lui non fa mai nulla di sbagliato, scorretto ed aggressivo... anzi al contrario non vedo mai forzature
Certo ci vuole un fisico bestiale come il suo per certe performance e poi, guardando altri suoi filmati ho notato che lui ha un "senso del cavallo" specialissimo... un dono meraviglioso ed invidiabile che pochi hanno
Riguardo il metodo lo adotterei subito se avessi fisico e capacità interpretative come le sue che non ha problemi ad approcciare tante razze e caratteri differenti
E' un metodo che può sembrare "brutale" ma in realtà sottopone il cavallo ad affrontare le paure in tempo breve..ed infatti in tempo breve il cavallo elabora tutto... a saperlo fare, meglio così che tante ore di piccole rotture di scatole proposte e riproposte per giorni e mesi
Ammetto che la prima volta che ho visto uno spezzone di un suo filmato mi è partita una ondata di sdegno
Poi l'ho riguardato meglio ed ho osservato che in realtà lui non fa mai nulla di sbagliato, scorretto ed aggressivo... anzi al contrario non vedo mai forzature
Certo ci vuole un fisico bestiale come il suo per certe performance e poi, guardando altri suoi filmati ho notato che lui ha un "senso del cavallo" specialissimo... un dono meraviglioso ed invidiabile che pochi hanno
Riguardo il metodo lo adotterei subito se avessi fisico e capacità interpretative come le sue che non ha problemi ad approcciare tante razze e caratteri differenti
E' un metodo che può sembrare "brutale" ma in realtà sottopone il cavallo ad affrontare le paure in tempo breve..ed infatti in tempo breve il cavallo elabora tutto... a saperlo fare, meglio così che tante ore di piccole rotture di scatole proposte e riproposte per giorni e mesi
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Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.” (Jim Morrison)
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Oook, quello che ho visto io: sicuramente non violenza, ma non mi piace. Il puledro è teso, non capisce cosa sta succedendo, alla fine si desensibilizza per flooding. Non andrei sul profilo dell'addestratore per insultarlo, non gli darei in mano un mio cavallo.
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Mi piacciono le discussioni con voi perché ognuno ha notato particolari o ha avuto sensazioni diverse, alle quali ha detto forma e pensiero, cose che magari avevo notato ma che non avevo ancora "etichettato".
Concordo sul concetto di energia alla pari espresso da maya, è una cosa buona, non è sempre facile modularsi per rimanere alla pari, ci va sensibilità ed esperienza, ma soprattutto talento, ovvero, quel "senso del cavallo" o tatto equestre, che non tutti posseggono.
Gigi mette l'accento sulla semplicità. Vero. Io avevo notato (ed apprezzato) l'ambiente ampio e spartano, e....le scarpe di Paolo, che, potrei sbagliare, ma mi sembrano scarponcini antinfortunistici. Noi abitualmente, per sicurezza adoperiamo queste calzature e a volte, siamo stati derisi per questo (sempre dai leoni da tastiera), perché nell'immaginario delle persone, l'addestratore deve essere rigorosamente vestito con pantalone da equitazione bianco, stivale nero e polo, oppure stivale western con sperone, cinturone con la patacca, camicia sbottonata sul petto villoso e stetson d'ordinanza.
Insomma, secondo alcuni, l'abito fa il monaco, e se il tuo abbigliamento secondo loro non è consono al loro modo di pensare, automaticamente sei un incapace.
Io sono d'accordo nel mantenere un certo decoro, ma bisogna anche rendersi conto che certi particolari sono dovuti a reali necessità.
Ad esempio, in un nostro video, Tony era stato criticato ferocemente perché indossava una tuta completa da meccanico e i suoi irrinunciabili scarponcini antinfortunistici. Abbigliamento necessario, in quanto nella sessione di lavoro, aveva a che fare con un puledro SWH ricoperto di cacca e piscio (purtroppo le stalle di sosta non sono sempre ben tenute e sta roba non viene via se non con la muta del pelo....vi lascio immaginare l'odore), il quale necessitava di un couche' calmante, e lui ci si doveva sdraiare sopra....altro che pantalone bianco, stivalino e polo
Quindi, apprezzo molto la semplicità di Paolo, e i suoi chaps...che se leggermente inumiditi, su un cavallo leggermente sudato, fanno quasi effetto velcro Per fare un buon lavoro, non è indispensabile la staccionata bianca dipinta di fresco, ne sembrare la pubblicità di marche di abbigliamento per cavalieri.
Concordo sul concetto di energia alla pari espresso da maya, è una cosa buona, non è sempre facile modularsi per rimanere alla pari, ci va sensibilità ed esperienza, ma soprattutto talento, ovvero, quel "senso del cavallo" o tatto equestre, che non tutti posseggono.
Gigi mette l'accento sulla semplicità. Vero. Io avevo notato (ed apprezzato) l'ambiente ampio e spartano, e....le scarpe di Paolo, che, potrei sbagliare, ma mi sembrano scarponcini antinfortunistici. Noi abitualmente, per sicurezza adoperiamo queste calzature e a volte, siamo stati derisi per questo (sempre dai leoni da tastiera), perché nell'immaginario delle persone, l'addestratore deve essere rigorosamente vestito con pantalone da equitazione bianco, stivale nero e polo, oppure stivale western con sperone, cinturone con la patacca, camicia sbottonata sul petto villoso e stetson d'ordinanza.
Insomma, secondo alcuni, l'abito fa il monaco, e se il tuo abbigliamento secondo loro non è consono al loro modo di pensare, automaticamente sei un incapace.
Io sono d'accordo nel mantenere un certo decoro, ma bisogna anche rendersi conto che certi particolari sono dovuti a reali necessità.
Ad esempio, in un nostro video, Tony era stato criticato ferocemente perché indossava una tuta completa da meccanico e i suoi irrinunciabili scarponcini antinfortunistici. Abbigliamento necessario, in quanto nella sessione di lavoro, aveva a che fare con un puledro SWH ricoperto di cacca e piscio (purtroppo le stalle di sosta non sono sempre ben tenute e sta roba non viene via se non con la muta del pelo....vi lascio immaginare l'odore), il quale necessitava di un couche' calmante, e lui ci si doveva sdraiare sopra....altro che pantalone bianco, stivalino e polo
Quindi, apprezzo molto la semplicità di Paolo, e i suoi chaps...che se leggermente inumiditi, su un cavallo leggermente sudato, fanno quasi effetto velcro Per fare un buon lavoro, non è indispensabile la staccionata bianca dipinta di fresco, ne sembrare la pubblicità di marche di abbigliamento per cavalieri.
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Blues evidenzia l'atleticita' di Paolo....miiiii che invidia, io mi alzo dal divano e sembro una nonna di 80 anni
Certe cose ho dovuto smettere di farle proprio a causa di questo declino fisico.
Lui è veloce, agile, e ha tatto equestre.
E certo che poi c'è chi lo critica per invidia, piacerebbe a tutti essere così in forma! Ok, mi metto a dieta ma mi sa che non basta
Scherzi a parte, certe strade si possono percorrere perché condizione fisica e talento lo consentono: se una delle due cose manca, bisogna cambiare strada. Ecco perché ognuno, a mio parere, dovrebbe cercare il proprio metodo addestrativo, e non fissarsi con qualcosa che non fa per lui al 100%.
Certe cose ho dovuto smettere di farle proprio a causa di questo declino fisico.
Lui è veloce, agile, e ha tatto equestre.
E certo che poi c'è chi lo critica per invidia, piacerebbe a tutti essere così in forma! Ok, mi metto a dieta ma mi sa che non basta
Scherzi a parte, certe strade si possono percorrere perché condizione fisica e talento lo consentono: se una delle due cose manca, bisogna cambiare strada. Ecco perché ognuno, a mio parere, dovrebbe cercare il proprio metodo addestrativo, e non fissarsi con qualcosa che non fa per lui al 100%.
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
blues ha scritto:
....... capacità interpretative come le sue che non ha problemi ad approcciare tante razze e caratteri differenti
Riuscire a tirare fuori il meglio da qualsiasi cavallo, è un grande talento, allarga le possibilità di apprendimento e affina il tatto equestre.
Questo non vuol dire che chi ha preferenze e predilige certi tipi di cavalli, sia meno capace: siamo tutti diversi ed è normale avere i propri gusti. Il fatto di "specializzarsi" su una determinata razza, consente di approfondirne la conoscenza nelle minime sfumature.
Ok, faccio outing......se posso, evito asini e muli, le loro reazioni camomilliche e la testa dura, mi infastidiscono assai
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
blues ha scritto:
E' un metodo che può sembrare "brutale" ma in realtà sottopone il cavallo ad affrontare le paure in tempo breve..ed infatti in tempo breve il cavallo elabora tutto... a saperlo fare, meglio così che tante ore di piccole rotture di scatole proposte e riproposte per giorni e mesi
Concordo! Per me, meno tempo si impiega ad affrontare ed eliminare /ridimensionare le paure, meglio è.
Quando citi le piccole rotture di scatole, riproposte per tempi lunghi, chissà perché mi viene in mente un bastoncino arancio con un sacchetto in punta, che ha sventolato per mesi, rompendo gli zebedei ad un povero cavallo, senza ottenere nessun risultato
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Cielo Notturno ha scritto:Oook, quello che ho visto io: sicuramente non violenza, ma non mi piace. Il puledro è teso, non capisce cosa sta succedendo, alla fine si desensibilizza per flooding. Non andrei sul profilo dell'addestratore per insultarlo, non gli darei in mano un mio cavallo.
Scusa, sono gnurant e il mio inglese fa pena, puoi spiegare per favore, cosa significa "si desensibilizza per flooding"?
Merci
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Sorry, il 99% delle discussioni a tema equestre che leggo è in inglese
Nel flooding (immersione) si elimina la reazione alla paura proponendo lo stimolo continuamente, finchè la reazione non scompare.
In questo caso, l'addestratore continua a saltare addosso al cavallo, o a sbattergli la sella addosso (lo so che non gli fa male) finchè il cavallo capisce che nessun leone se lo sta mangiando, e si calma. Non lo apprezzo, perchè causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare. Facendo un paragone con le persone, è come prendere una persona che ha timore dei ragni e metterla in una stanza piena di ragni (anche chiusi in una teca e in condizioni di totale sicurezza) e lasciarla lì finchè la reazione di paura scompare. Ok, sì, funziona, ma ci sono metodi che ottengono lo stesso risultato causando meno stress.
Non sto dicendo che il cavallo sia morto di paura, ha delle reazioni davvero pacate, ma il mio metodo di far avvicinare il cavallo a un oggetto nuovo e potenzialmente temibile è di farlo avvicinare lentamente, magari premiando o incoraggiando al momento giusto, e lasciargli il tempo di valutare la situazione. Non di sbattergli l'oggetto addosso finchè, per stanchezza, l'adrenalina non passa.
Nel flooding (immersione) si elimina la reazione alla paura proponendo lo stimolo continuamente, finchè la reazione non scompare.
In questo caso, l'addestratore continua a saltare addosso al cavallo, o a sbattergli la sella addosso (lo so che non gli fa male) finchè il cavallo capisce che nessun leone se lo sta mangiando, e si calma. Non lo apprezzo, perchè causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare. Facendo un paragone con le persone, è come prendere una persona che ha timore dei ragni e metterla in una stanza piena di ragni (anche chiusi in una teca e in condizioni di totale sicurezza) e lasciarla lì finchè la reazione di paura scompare. Ok, sì, funziona, ma ci sono metodi che ottengono lo stesso risultato causando meno stress.
Non sto dicendo che il cavallo sia morto di paura, ha delle reazioni davvero pacate, ma il mio metodo di far avvicinare il cavallo a un oggetto nuovo e potenzialmente temibile è di farlo avvicinare lentamente, magari premiando o incoraggiando al momento giusto, e lasciargli il tempo di valutare la situazione. Non di sbattergli l'oggetto addosso finchè, per stanchezza, l'adrenalina non passa.
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Io tradurrei "flood" (e derivati) più con l'idea di allagamento, inondazione.
Che secondo me rende meglio l'idea di ricevere un'alluvione di stimoli
Che secondo me rende meglio l'idea di ricevere un'alluvione di stimoli
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati
https://www.scuderialabellaria.it/, pagina web
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Io penso che un cavallo che è una preda abbia sembra l’istinto di fuga e paura e qui potrebbe avere qualsiasi reazione e andarsene immediatamente invece mi sembra sempre tutto proporzionato,lui approccia una salita e il puledro approccia una fuga...non ci vedo grandi stress...e non capisco quelle persone che nella shitstorm creata da quella deficiente scrivono”il mio cavallo mai”...ma sarei curiosa di sapere al loro cavallo che tipo di addestramento hanno sottoposto...magari l’hanno fissato un anno in un pascolo e poi un anno la sella e poi un anno di sperimentazioni varie perche così si desensibilizza e assimila...boh per me sono pippe mentali...lui in 20/30 minuti avrà ottenuto più di quanto si può magari fare in una settimana e forse in pochi giorni gli ha tolto tante reazioni di paura che sono spesso un pericolo per cavallo e cavaliere...non usa speroni,ne fruste,ne imbracature strane...non ci vedo niente di così violento o costrittivo,ma forse sarò io abituata alla doma buttera e li davvero non ci sono nuvolette e unicorni...si sforna un cavallo in pochi giorni ma poi te lo devi costruire da te giorno dopo giorno con annessi e connessi...
Maya80- Messaggi : 228
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Non scrivo molto qui e non trovo come si fanno i tag, scusate
- Hobbes - Hai ragione, in inglese rende meglio l'idea e si traduce letteralmente così, ma essendo anche una tecnica riconosciuta in psicologia, in italiano la traducono con immersione
- Maya80 - Il mio cavallo lo tengo per hobby, non devo portare il pane in tavola con le sue performances. Quindi, sì, posso permettermi di metterci tre settimane per fare qualcosa che il buttero fa in 5 minuti. (poi non sono 3 settimane davvero, i tempi sono più lunghi ma non Così tanto più lunghi). Perchè è un hobby, è il mio cavallo, voglio che sia felice quando mi vede e, nei limiti del possibile, cerco di non stressarlo apposta. Perchè non mi insegue nessuno, perchè montare è un divertimento e non qualcosa che mi ha ordinato il medico. In quest'ottica, non mi interessano i metodi addestrativi da "devo sbrigarmi, che ho altro da fare più tardi". Visto che la domanda originale è "che ne pensate?", ho scritto cosa ne penso
- Hobbes - Hai ragione, in inglese rende meglio l'idea e si traduce letteralmente così, ma essendo anche una tecnica riconosciuta in psicologia, in italiano la traducono con immersione
- Maya80 - Il mio cavallo lo tengo per hobby, non devo portare il pane in tavola con le sue performances. Quindi, sì, posso permettermi di metterci tre settimane per fare qualcosa che il buttero fa in 5 minuti. (poi non sono 3 settimane davvero, i tempi sono più lunghi ma non Così tanto più lunghi). Perchè è un hobby, è il mio cavallo, voglio che sia felice quando mi vede e, nei limiti del possibile, cerco di non stressarlo apposta. Perchè non mi insegue nessuno, perchè montare è un divertimento e non qualcosa che mi ha ordinato il medico. In quest'ottica, non mi interessano i metodi addestrativi da "devo sbrigarmi, che ho altro da fare più tardi". Visto che la domanda originale è "che ne pensate?", ho scritto cosa ne penso
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Cielo Notturno- Messaggi : 8
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OT, tags
Risposta facile. Non si fanno. Volendo si potrebbero fare ma avevamo deciso (per il momento) di non attivarli. Una cosa affine che abbiamo attivato sono gli hashtag, ma non vengono praticamente usati.Cielo Notturno ha scritto:Non scrivo molto qui e non trovo come si fanno i tag, scusate
...
PS: ok su flooding :-)
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Cielo Notturno ha scritto:Sorry, il 99% delle discussioni a tema equestre che leggo è in inglese
Nel flooding (immersione) si elimina la reazione alla paura proponendo lo stimolo continuamente, finchè la reazione non scompare.
In questo caso, l'addestratore continua a saltare addosso al cavallo, o a sbattergli la sella addosso (lo so che non gli fa male) finchè il cavallo capisce che nessun leone se lo sta mangiando, e si calma. Non lo apprezzo, perchè causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare. Facendo un paragone con le persone, è come prendere una persona che ha timore dei ragni e metterla in una stanza piena di ragni (anche chiusi in una teca e in condizioni di totale sicurezza) e lasciarla lì finchè la reazione di paura scompare. Ok, sì, funziona, ma ci sono metodi che ottengono lo stesso risultato causando meno stress.
Non sto dicendo che il cavallo sia morto di paura, ha delle reazioni davvero pacate, ma il mio metodo di far avvicinare il cavallo a un oggetto nuovo e potenzialmente temibile è di farlo avvicinare lentamente, magari premiando o incoraggiando al momento giusto, e lasciargli il tempo di valutare la situazione. Non di sbattergli l'oggetto addosso finchè, per stanchezza, l'adrenalina non passa.
Pensa che invece il mio 99% è costituito da discussioni, articoli, studi in francese con l'inglese (che per lavoro non mi serve) sto proprio a livello meno che elementare
Comunque ok, in base alla spiegazione che hai dato con l'esempio della persona con i ragni, nel mio metodo, ciò si traduce con "abituazione".
Tipo, se un cavallo non conosce o ha paura del treno (paura eh, non fobia, che va trattata in modo differente, per quanto possibile trattare una fobia), gli si costruisce un paddok vicino ai binari e in breve tempo impara a non temere il mostro di ferro.
Ad esempio, noi abbiamo il tondino al fondo della proprietà, accanto alla strada sterrata. Facciamo molti cavalli da lavoro agricolo e passeggiata. Va da se che devono imparare a non temere trattori, mietitrebbie, moto, motosega, decespugliatori, biciclette, biciclette con contadino in braghette corte, maglietta della salute, cappellino variopinto del consorzio agrario con falciatrice a mano in spalla che neanche la Morte è così spaventosa.....ora....potremmo desensibilizzare i soggetti ad ogni singola cosa (e la desensibilizzazione mi da il vantaggio di costruire la relazione o rinforzarla, se già c'è), ma vai a rompere le palle al contadino col trattore a dirgli di venire nella corte e attendere pazientemente che noi facciamo il nostro lavoro a piccoli passi...che tanto un minimo di stress il cavallo lo ha comunque, perché se una cosa non la conosce, non la conosce ne se sta da solo ne se sta in nostra compagnia. ....quindi, i vicini sono avvertiti che possono tranquillamente sgasare con moto quad trattori macchine, ecc, quando ci sono i puledri in tondino. Due passate e poi non se li filano più.
Però, nell'abituazione, l'uomo non compare, il cavallo fa da solo. Nel caso di Paolo la cosa non corrisponde poiché lui è parte attiva del processo, essendo lui che somministra lo stimolo, ripetutamente si, ma con pause e decidendo lui frequenza e intensità.
A parte questo, mi ha fatto riflettere molto la tua frase " causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare".
Mi sono fatta un pò di domande.
Perché definiamo una reazione "negativa"?
Negativa per chi? Per noi o per il cavallo?
Quando una reazione è negativa?
Io forse parlerei più di reazioni indesiderate.
Indesiderate da noi.
Perché il cavallo, ad un qualsiasi stimolo, reagisce, in base al suo carattere e alla sua esperienza. Per lui non esiste positivo o negativo, buono o cattivo, lui reagisce e basta, siamo noi che diamo una valenza positiva o negativa, un "voto" alla sua reazione (e sovente, di conseguenza, diamo il voto di gradimento anche a chi l'ha provocata).
Che il cavallo abbia reazioni di fronte ad un nuovo stimolo, è naturale, sarebbe anormale il contrario. Ed è normale che ci sia un minimo di stess, paura....se non ci fosse, si sarebbero estinti.
Noi, in base ai nostri obiettivi, al nostro carattere, alla nostra esperienza e formazione, diamo il "voto" a questa reazione e alla intensità con la quale si manifesta. Selezioniamo pure i cavalli in base alla loro reattività di fronte a nuovi stimoli. In certi ambiti si ricerca alta reattività, in altri l'esatto contrario.
Quindi, perché definire negativa la reazione del puledro lavorato da Paolo? È perfettamente lecito che ad uno stimolo nuovo, lui abbia delle reazioni. È teso. E allora? È naturale. In natura reagirebbe allo stesso modo. Perché in natura di fronte ad una reazione del genere nessuno avrebbe da obiettare, mentre se lo fa Paolo, c'è addirittura chi dice che il cavallo è stato violentato?
Forse perché anche noi abbiamo il nostro bagaglio di esperienze, paure e conoscenza dei nostri limiti e capacità.
Un cavallo che sta fermo mentre cerchiamo di salire la prima volta, è molto più rassicurante, ci fa meno paura, allontana il rischio di ossa rotte e corse in pronto soccorso. Per questo forse, si definisce negativa, la naturale reazione del puledro del video, e si attribuisce una brutta etichetta a Paolo. Però, costa ammettere i propri limiti e paure, quindi meglio rigirare la frittata e alzare il paravento del benessere del cavallo, che va tanto di moda. Benessere che è comunque garantito, basta proseguire nella visione del video.
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Cielo Notturno mi dispiace molto tu si sia sentita chiamata in causa...io invece facevo riferimento alle maestrine che hanno attaccato Paolo su FB
Maya80- Messaggi : 228
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Più leggo i vostri post, più trovo spunti di riflessione
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Continuo su questa frase, che trovo molto interessante:
"causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare".
Togliamo per un attimo la nostra naturale tendenza a dare un valore positivo o negativo alle reazioni: perché evitarle?
Quando evitarle? Quali evitare?
Nel mio caso, vedere come e a cosa reagisce un cavallo, è molto utile. Quando andiamo a scegliere i soggetti SWH, nel limite del possibile cerchiamo di vedere come reagiscono i puledri ai rumori, ai movimenti improvvisi, al tocco gentile e a quello meno gentile. Il tipo di reazione e l'intensità della stessa, determina il loro salvataggio o meno. Scegliere solo in base alla morfologia, sarebbe un errore, quindi noi cerchiamo, provochiamo le reazioni.
A casa, si lavora su queste basi e si approfondisce la conoscenza. Dobbiamo forgiare dei cavalli collaboratori che lavorano (il lavoro è un pò diverso dallo sport) a stretto contatto con l'uomo. È importante sapere come reagisce il cavallo agli stimoli...se quando si spaventa scarta e fugge, o se scarta solo, o se scatta sul posto o se alza la testa e si immobilizza, o se indietreggia... Queste cose, le dobbiamo vedere noi e "curarle" durante doma e addestramento, non le deve scoprire il proprietario durante il lavoro. Quindi si, creiamo situazioni, provochiamo reazioni, per conodcere il cavallo e fare in modo che diventi un soggetto sicuro.
Cosa evitiamo? Evitiamo di portare il cavallo alla reazione massima, cioè, panico e fuga. In nessun caso, il cavallo da lavoro deve pensare alla fuga come soluzione...immaginate un bel fugone con aratro al seguito in un bel vigneto....
A noi serve un soggetto che in caso di pericolo, rimanga comunque agli ordini ed eventualmente, si fermi di sua iniziativa.
"causa appunto reazioni negative, che si possono tranquillamente evitare".
Togliamo per un attimo la nostra naturale tendenza a dare un valore positivo o negativo alle reazioni: perché evitarle?
Quando evitarle? Quali evitare?
Nel mio caso, vedere come e a cosa reagisce un cavallo, è molto utile. Quando andiamo a scegliere i soggetti SWH, nel limite del possibile cerchiamo di vedere come reagiscono i puledri ai rumori, ai movimenti improvvisi, al tocco gentile e a quello meno gentile. Il tipo di reazione e l'intensità della stessa, determina il loro salvataggio o meno. Scegliere solo in base alla morfologia, sarebbe un errore, quindi noi cerchiamo, provochiamo le reazioni.
A casa, si lavora su queste basi e si approfondisce la conoscenza. Dobbiamo forgiare dei cavalli collaboratori che lavorano (il lavoro è un pò diverso dallo sport) a stretto contatto con l'uomo. È importante sapere come reagisce il cavallo agli stimoli...se quando si spaventa scarta e fugge, o se scarta solo, o se scatta sul posto o se alza la testa e si immobilizza, o se indietreggia... Queste cose, le dobbiamo vedere noi e "curarle" durante doma e addestramento, non le deve scoprire il proprietario durante il lavoro. Quindi si, creiamo situazioni, provochiamo reazioni, per conodcere il cavallo e fare in modo che diventi un soggetto sicuro.
Cosa evitiamo? Evitiamo di portare il cavallo alla reazione massima, cioè, panico e fuga. In nessun caso, il cavallo da lavoro deve pensare alla fuga come soluzione...immaginate un bel fugone con aratro al seguito in un bel vigneto....
A noi serve un soggetto che in caso di pericolo, rimanga comunque agli ordini ed eventualmente, si fermi di sua iniziativa.
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Avevo condiviso con Micky, privatamente, il video dello scandalo, chiedendole un suo parere in merito e se soprattutto trovasse in quel video spunti che riconducessero a maltrattamenti o "stupri" a danno del cavallo poiché io non ne trovavo.
Ero rimasta incastrata nella discussione sul profilo della dolce ed etologica ragazza che l'aveva postato in senso diffamatorio perché a monte di tutto trovo scorretto un comportamento del genere. Poi ho cercato, e non solo io per fortuna, di far notare che il signore del video non stava maltrattando ma il risultato è stato che un Mulino a vento avrebbe trattenuto ed ascoltato meglio le parole dei pochi che hanno voluto difendere la professionalità ed il rispetto dell'addestratore del video.
Micky ha confermato tutto ciò che avevo notato anche io e che ho riscontrato anche in molti di voi.
Condivido tutto ciò che avete detto.
Sicuramente il suo approccio è molto diretto, senza troppe chiacchiere, ma in questo suo comunicare trovo tanta verità, che è poi ciò che occorre più di tutto fare con i cavalli, ossia, essere veri.
Nella verità non ci sono fraintendimenti, c'è immediatezza, c'è ascolto, c'è istinto ed equilibrio. Tutti sentimenti che vedo in Paolo. In lui vedo un'altra cosa che mi piace un sacco, lui riesce ad incuriosire i cavalli ( vedendo anche altri video), a renderli partecipi di una storia mai noiosa.
Sono cavalli energici i suoi, non ne sopprime mai la personalità, fa azioni giuste al momento giusto con lo stato d'animo giusto. E non cerca mai lo scontro,si ferma sempre un'attimo prima. Se non è tatto equestre quello!
Poi può anche non piacere, per carità, ed ho letto infatti con interesse l'intervento di Cielo Notturno. Ognuno, come dice Micky, è giusto che segua una strada propria fatta dalle proprie esperienze e dalla propria indole. Io pure sono per un approccio diverso perché io sono diversa, non potrei mai essere Paolo, ma ne ammiro il genio. Poi cavolo, io uso lo sgabello per salire ah ah ah
Perché definiamo una reazione "negativa"?
Negativa per chi? Per noi o per il cavallo?
Quando una reazione è negativa?
Credo, mio piccolo parere, che l'aspettativa che abbiamo, e che è insita in noi, ci porti a determinare come negativa una reazione che in natura verrebbe percepita senza giudizio ma solo come una reazione, punto, alla quale seguirà una risposta. Un qui ed ora che noi umani non percepiamo, sempre troppo tesi a chiedere aspettandoci una data risposta che se ne arriva un'altra allora non va bene, è negativa. Giudichiamo troppo i cavalli..
Ero rimasta incastrata nella discussione sul profilo della dolce ed etologica ragazza che l'aveva postato in senso diffamatorio perché a monte di tutto trovo scorretto un comportamento del genere. Poi ho cercato, e non solo io per fortuna, di far notare che il signore del video non stava maltrattando ma il risultato è stato che un Mulino a vento avrebbe trattenuto ed ascoltato meglio le parole dei pochi che hanno voluto difendere la professionalità ed il rispetto dell'addestratore del video.
Micky ha confermato tutto ciò che avevo notato anche io e che ho riscontrato anche in molti di voi.
Condivido tutto ciò che avete detto.
Sicuramente il suo approccio è molto diretto, senza troppe chiacchiere, ma in questo suo comunicare trovo tanta verità, che è poi ciò che occorre più di tutto fare con i cavalli, ossia, essere veri.
Nella verità non ci sono fraintendimenti, c'è immediatezza, c'è ascolto, c'è istinto ed equilibrio. Tutti sentimenti che vedo in Paolo. In lui vedo un'altra cosa che mi piace un sacco, lui riesce ad incuriosire i cavalli ( vedendo anche altri video), a renderli partecipi di una storia mai noiosa.
Sono cavalli energici i suoi, non ne sopprime mai la personalità, fa azioni giuste al momento giusto con lo stato d'animo giusto. E non cerca mai lo scontro,si ferma sempre un'attimo prima. Se non è tatto equestre quello!
Poi può anche non piacere, per carità, ed ho letto infatti con interesse l'intervento di Cielo Notturno. Ognuno, come dice Micky, è giusto che segua una strada propria fatta dalle proprie esperienze e dalla propria indole. Io pure sono per un approccio diverso perché io sono diversa, non potrei mai essere Paolo, ma ne ammiro il genio. Poi cavolo, io uso lo sgabello per salire ah ah ah
Perché definiamo una reazione "negativa"?
Negativa per chi? Per noi o per il cavallo?
Quando una reazione è negativa?
Credo, mio piccolo parere, che l'aspettativa che abbiamo, e che è insita in noi, ci porti a determinare come negativa una reazione che in natura verrebbe percepita senza giudizio ma solo come una reazione, punto, alla quale seguirà una risposta. Un qui ed ora che noi umani non percepiamo, sempre troppo tesi a chiedere aspettandoci una data risposta che se ne arriva un'altra allora non va bene, è negativa. Giudichiamo troppo i cavalli..
Artax- Messaggi : 172
Data d'iscrizione : 06.05.20
Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Il cavallo ha reazioni più o meno differenti, più o meno intense ma le ha sempre e di fronte a situazioni sconosciute reagisce in modo equini che a noi può sembrare esagerato ma che per il cavallo, a seconda dell, indole, è naturale
Il mio cavallo non muove un baffo se gli passi sopra con una moto smarmittata ma esce di testa se solo sente un fruscio di un grillo nell'erba
Certo si potrebbe montare accettando le reazioni del cavallo ma... guarda caso.... cerchiamo di eliminarle tutte il più possibile
Miky, ma lo sai che quando parlo di "abituazione" tanta gente mi rise in faccia dicendo che ho coniato un termine a mio uso????
Concordo sulle reazioni del cavallo, sono le sue e non necessariamente negative o positive... sono quelle
Ci sono cavalli che danno di matto per lo spruzzino eppure noi vogliamo che si abitui ed è questo volere che ci porta ora giudicare il lavoro di questo o quello
Per essere maligna direi che è più facile e più remunerativo organizzare corsi con lo stik ed il sacchetto per mesi e mesi e mesi a costi assurdi piuttosto che gestire doma e desensibilizzazione in pochi giorni
Che poi .. francamente... avete mai visto uno stik con un sacchetto inseguirvi in passeggiata
I cavalli domati da Risatti non sono cerebrolesi... anzi.. imparano davvero a fidarsi e ad usare il ragionamento cosentito ad un cavallo
C'è un video bellissimo di un arabino nella sua pagina, postato di recente... non solo cervello ma anche " manovre " in sella di tutto rispetto.. manovre che cavalieri che montano magari già da anni ancora non riescono nemmeno ad accennare
Io guardo i suoi cavalli ed i suoi cavalli parlano per lui
Inoltre bisogna essere osservatori attenti per accorgersi di quante volte lui rispetta i no dei cavalli ad una sua richiesta, senza farne questioni di principio o di mancanza di rispetto... è una delle prime cose che ho notato nei primi suoi video che mi guarda o
Il mio cavallo non muove un baffo se gli passi sopra con una moto smarmittata ma esce di testa se solo sente un fruscio di un grillo nell'erba
Certo si potrebbe montare accettando le reazioni del cavallo ma... guarda caso.... cerchiamo di eliminarle tutte il più possibile
Miky, ma lo sai che quando parlo di "abituazione" tanta gente mi rise in faccia dicendo che ho coniato un termine a mio uso????
Concordo sulle reazioni del cavallo, sono le sue e non necessariamente negative o positive... sono quelle
Ci sono cavalli che danno di matto per lo spruzzino eppure noi vogliamo che si abitui ed è questo volere che ci porta ora giudicare il lavoro di questo o quello
Per essere maligna direi che è più facile e più remunerativo organizzare corsi con lo stik ed il sacchetto per mesi e mesi e mesi a costi assurdi piuttosto che gestire doma e desensibilizzazione in pochi giorni
Che poi .. francamente... avete mai visto uno stik con un sacchetto inseguirvi in passeggiata
I cavalli domati da Risatti non sono cerebrolesi... anzi.. imparano davvero a fidarsi e ad usare il ragionamento cosentito ad un cavallo
C'è un video bellissimo di un arabino nella sua pagina, postato di recente... non solo cervello ma anche " manovre " in sella di tutto rispetto.. manovre che cavalieri che montano magari già da anni ancora non riescono nemmeno ad accennare
Io guardo i suoi cavalli ed i suoi cavalli parlano per lui
Inoltre bisogna essere osservatori attenti per accorgersi di quante volte lui rispetta i no dei cavalli ad una sua richiesta, senza farne questioni di principio o di mancanza di rispetto... è una delle prime cose che ho notato nei primi suoi video che mi guarda o
blues- Messaggi : 2226
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Località : Dego (SV) - Loc. Carpezzo
Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
Eccomi di nuovo, scusate, ma avrei una curiosità. Noto che molto spesso Paolo usa accarezzare con le gambe il ventre ed arrivare con i piedi a massaggiare nella zona interna in corrispondenza della grassella fino all'inguine, insistendo proprio in quel punto. Conoscete il motivo? Lo fa anche con le mani da terra, non in questo video ma in altri ed ero curiosa di conoscerne la ragione.
Grazie
Grazie
Artax- Messaggi : 172
Data d'iscrizione : 06.05.20
Re: Doma (non etologica) di un bel puledro
La grassella nei cavalli è un punto di comunicazione importante
Per la riservatezza che hanno della loro grassella , sin da subito si insegna a non toccarla se non si conosce il cavallo e comunque mai all'improvviso
Per rendersi conto della disponibilità della femmina lo stallone le mordicchia la grassella .. nelle "lotte" tra maschi interi la grassella è un punto che viene attaccato a morsi
Lascarsela toccare è un segno di accettazione
Per la riservatezza che hanno della loro grassella , sin da subito si insegna a non toccarla se non si conosce il cavallo e comunque mai all'improvviso
Per rendersi conto della disponibilità della femmina lo stallone le mordicchia la grassella .. nelle "lotte" tra maschi interi la grassella è un punto che viene attaccato a morsi
Lascarsela toccare è un segno di accettazione
blues- Messaggi : 2226
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