Sos paura!

Lo scorso lunedì, abbiamo presentato il volteggio posturale e il lavoro in libertà, a una dozzina di ragazzine del circolo ippico di una nostra amica.

Due ragazzine avevano paura.
Una era reduce da una brutta caduta, che le è costata una frattura, risalente a qualche mese prima, e l'altra ha avuto un grosso spavento da piccola e di recente ha avuto brutte esperienze con pony molto maleducati.

Abbiamo lavorato con Prince e con i bravissimi pony del circolo e a fine giornata, le ragazzine erano molto molto più disinvolte.

Voi come vi comportate quando vi trovate di fronte qualcuno che ha paura?

Io non sono istruttore quindi posso semplicemente portarti la mia esperienza con figli di amici o adulti amici.
Siccome l'equitazione non ci è stata prescritta dal medico io lascio che ciascuno decida se e cosa fare, non prendo in giro (ci mancherebbe altro!) non cerco di convincere nè di sdrammatizzare a tutti i costi, mi comporto nel modo più "neutro" possibile.

La paura io cerco di distinguerla tra " normale" e "paralizzante"
L'una e l'altra generano comportamenti diversi in termine di reattività e questo è fondamentale in caso di situazioni imprevedibili nonostante l'attenzione
Ogni caso è "singolo"
Io inizio sempre con lo spiegare che l'aver paura è un sentire " sano" , che fa parte dell'istinto di conservazione e che invece non è" normale" non averne perché il non averne prescinde dalla consapevolezza
In equitazione è giusto essere consapevoli
Poi cerco di parlare di questa paura, da cosa è generata..di solito gli allievi ne parlano a ruota libera quando capiscono che non se ne devono vergognare e che non devono dimostrare niente a nessuno
E poi a seconda di cosa l'ha generata sguinzaglio la fantasia... poche cose fatte bene ed in sicurezza e molta gratificazione per l'allievo.. pian piano riprendono confidenza e fiducia
Parlarne tanto.. fare poco e poco per volta e gratificare molto

Tempo fa una allieva aveva vissuto una situazione davvero tremenda con una cavallina.... quando è risalita qualche tempo dopo era palesecai miei occhi, che avesse paura
L'ho fermata e le ho chiesto se avesse paura
Lei mi disse di sì
A quel punto l'ho invitata a girare in un angolino con calma per un po' e di valutare che paura avesse... se normale o paralizzante e che se fosse stata paralizzante l'avrei tenuta alla corda
Lei ha girullato un po' poi è venuta e mi ha detto che non si sentiva "paralizzata dalla paura" e che pian piano ce l'avrebbe potuta fare
E così è stato
Secondo me comunque l'importante è parlarne sempre e non colpevolizzare, sminuire o deridere