Violenze e molestie sui minori: novità

La Giunta nazionale del CONI ha approvato, lo scorso 16 dicembre, una delibera significativa in tema di "violenze e molestie sui minori (e sugli animali)".

Dovrebbe così essere eliminato un punto debole nella lotta a questi crimini. Fino ad ora, chi fosse stato condannato dalla giustizia sportiva in quanto (ad esempio) tesserato FISE avrebbe potuto proseguire la sua attività presso un EPS (Ente di Promozione Sportiva). Escamotage usato più volte in passato, in stile gattopardesco.

La delibera stabilisce che questo non sarà più possibile. Gli effetti delle sentenze comminate varranno per l'intero comparto equestre (ovviamente lo stesso vale per qualsiasi disciplina olimpica).

Qui l'articolo sul sito della FISE:
https://www.fise.it/federazione/news-la-federazione/archivio-news-la-federazione/17068-approvata-dalla-giunta-coni-la-delibera-che-mette-i-condannati-per-violenze-e-molestie-fuori-dallo-sport.html

Il testo approvato:
È sancito il divieto di tesseramento anche presso Enti diversi da quello nel quale gli è stata comminata la radiazione per i soggetti nei cui confronti sia stato irrogato il provvedimento di radiazione da parte dei competenti Organi di giustizia delle Federazioni e delle Discipline Associate riconosciute dal CONI, conseguente ad atti di violenza e/o di molestie nei confronti delle persone e/o degli animali.Al fine di rendere effettivo tale divieto, il provvedimento di radiazione, così come l’eventuale provvedimento di riabilitazione, devono essere definitivi e comunicati, da parte dell’organismo sportivo che ha emesso la sentenza di radiazione, al CONI che li rende noti, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di tutela dei dati personali, a tutte le Federazioni, le Discipline Associate, gli Enti di promozione sportiva e le Associazioni Benemerite. In caso di trasgressione del divieto, la Procura generale dello Sport segnala alla Procura dell’Ente interessato l’illecito ai fini dell’avvio dell’azione disciplinare nei confronti degli organi amministrativi responsabili della violazione e trasmette gli atti alla Giunta Nazionale del Coni per la dichiarazione di nullità a ogni effetto del tesseramento vietato

Vedi:
https://www.coni.it/it/news/18842-comunicato-del-consiglio-nazionale-25.html

Forse vale la pena di sottolineare un aspetto, che potrebbe non essere ampiamente noto, emerso dalla discussione di un post su fb nella pagina corrispondente a questo forum:
https://www.facebook.com/Vivere-il-cavallo-FORUM-100535494669365

Ci sono ASD che hanno più di una affiliazione (piuttosto diffuso è FISE e un EPS), per cui in quei casi non c'erano ostacoli reali a continuare ad operare nella stessa società sportiva, come non fosse successo nulla. La condanna(*) infatti riguardava l'ambito sportivo e quindi aveva effetto solo dal punto di vista di essere un "tesserato di...". Cose che sono puntualmente avvenute, uno neanche si doveva spostare di sede.

(*) si sta parlando ovviamente di giustizia sportiva, non certo di giustizia penale

Non solo
Conosco istruttori che avendo solo fise ed essendo stati appiedati si sono iscritti ad altri affiliati fise con tutto il seguito di allievi ed hannocontinuato il loro percorso agonistico

Un istruttore "non FISE"

https://www.facebook.com/CavalloMagazine/posts/10160030423560428