Sungate Acme

Conoscete questo farmaco? Esperienze, risultati..

Sungate? Io commercio solo gli integratori (giustamente, non essendo farmacista) ma mi pare di averlo sentito per le infiltrazioni possibile?

Esatto, però in internet si trova pochissimo se non bugiardini..

Allora ho dato un'occhiata e mi pare che il principio attivo sia lo stesso dello Stargate per cani, che conosco un po' meglio (e sì....in Acme sono fantastici per i nomi dei prodotti...vi dico solo che due prodotti per la dissenteria si chiamano Smigol e Gollum ). Lo Stargate è un ottimo prodotto,sul mercato ormai da diverso tempo. Non ha grossi effetti collaterali ma va dato sotto controllo veterinario perché in alcuni casi può fare partire un carcinoma latente (ma parecchi farmaci hanno questo effetto ad esempio uno che cura il prurito nei cani di cui non ricordo il nome ma che viene largamente utilizzato).
Nel cane viene dato per bocca per curare alcune patologie e soprattutto per aiutare i cani debilitati/convalescenti/anziani. Nel cavallo se non è cambiato qualcosa negli ultimi anni risultava positivo all'antidoping, per cui non so se ti serve per Indy o per Whisky ma nel secondo caso informati se devi fare delle gare

Cilla ha scritto:
..
Nel cavallo se non è cambiato qualcosa negli ultimi anni risultava positivo all'antidoping, per cui non so se ti serve per Indy o per Whisky ma nel secondo caso informati se devi fare delle gare

C'è stata pure una querelle tra ACME e FISE (o, meglio, FEI). Vedi, anno 2016:
https://www.fise.it/federazione/news-la-federazione/archivio-news-la-federazione/10093-i-contenziosi-acme-e-fise-hc-media.html

E pensare che qualche anno prima andavano a braccetto, anno 2012:
https://www.fise.it/attivita-federazione/salute-e-benessere-del-cavallo/news-tutela-del-cavallo/archivio-news-tutela-del-cavallo/908-fise-e-acme-insieme-per-la-salute-del-cavallo.html

Come sarebbe a dire che il prodotto "può far partire un carcinoma latente"???
Che il Ministero possa aver autorizzato l'immissione in commercio di un prodotto simile mi pare follia!

Il farmaco si chiamava Apoquel se ricordo bene. Lo abbiamo dato alla nostra cagnolona ma la veterinaria ci ha detto che se ci fossero state delle neoplasie latenti il farmaco le poteva accelerare. Per quel che riguarda lo stanazolo tra i rischi indicati c'è l'esarcebazione di ipertrofie e carcinomi prostatici. Sul perché il Ministero abbia autorizzato non mi pronuncio, non conosco l'iter, probabilmente il rapporto rischi/benefici è a favore degli ultimi?

Mah non credo sia possibile un mero calcolo dei rapporti benefici/rischi quando il (sia pure remoto) rischio è costituito da un cancro.

L'apoquel l'ho dato che non è molto   al mio cane
(l'ha dato.... il veterinario)

Credo che il rischio sia veramente minimissimo, a me la veterinaria lo aveva detto per correttezza

A me no

Breve nota da addetta ai lavori: ma qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè per gli animali vengono usati farmaci a dir poco obsoleti, sembra che la farmacologia in campo vet sia ferma a 100 anni fa, usano farmaci che, quando mi sono laureata io, erano già citati nei testi di farmacologia come sorpassati e, nonostante ciò, li fanno pagare a peso d'oro!

Una ragione per la vecchiaia e costo dei medicinali veterinari potrebbe dipendere da quanto è ristretto il loro mercato. Ho provato un po' a cercare in giro ed ho trovato questo:
https://www.oie.int/app/uploads/2021/05/402-18-huntington-rushton.pdf

Ricopio qui sotto l'inizio della introduzione. Dicono che a livello globale le spese veterinarie valgono circa il 2,5% delle spese mediche. Se si considera la gran varietà di specie (anche se vi sono molte tra di loro "assimilabili"), lo spazio per la ricerca e lo sviluppo di medicinali specificamente veterinari può contare su neanche un centesimo di quello dedicato alla medicina umana. Pur tenendo conto dei limiti di una ricerca quantitativa molto difficile, quanto appena scritto può costituire almeno una parte della spiegazione.

Years of investment in the development of frameworks (1, 2), data capture and analysis have
allowed estimations of the investments in human health so that today it is possible to find that in
2017 the global human health spending was US$ 7.8 trillion, equivalent to 10% of global gross
domestic product (GDP) or US$ 1,080 per capita (ranging from US$ 41 in low-income countries to
US$ 2,937 in high-income countries) (3). In contrast, data and information on expenditure for
animal health is collected yet disaggregated, often unavailable or uncertain, and unlikely to be
easily accessible. There are estimates that the animal health products market was valued at US$ 24
billion in 2015, about 2.5% of the global human health market (4), yet this lacks information on the
costs of services, education, coordination and research investments. Given that animal health is
integral to the well-being of society, understanding animal health investments is critical to support
decision-making and achieve a One Health vision.

Caro hobbes1950, mi sa che hai ragione
Ciao Gigi

Milla, pervi cavalli i farmaci si sono molto rinnovati, a quanto vedo... per i piccoli animali invece persistono maggiormente i vecchi, almeno dalle mie parti
Tu invece noti una tendenza diversa?
Puoi farmi qualche esempio?
Così, per confrontare le nostre conoscenze in merito che male non fa

Mah io sono in centro storico quindi vedo soprattutto prescrizioni per piccoli animali e sono sempre le solite da 20 a questa parte. Quando ho cominciato ad andare a cavallo e ad avere a che fare con prescrizioni per la mia cavalla ho notato che fondamentalmente vengono prescritti soprattutto antibiotici e antinfiammatori, entrambi sono vecchi e stravecchi, in particolare gli antinfiammatori che, per gli umani, veramente non si usano più da almeno 50 anni, anche gli antibiotici usati sono sempre i soliti due o tre.
Poi, ripeto, io mi baso su quello che vedo nella mia limitatissima realtà, può darsi che esistano farmaci più innovativi di cui io non sono a conoscenza.
Ecco, altro problema: in campo veterinario non c'è informazione e/o formazione farmacologica per i farmacisti, tutto è lasciato all'iniziativa dei singoli professionisti, a differenza del campo "umano" in cui sono giustamente previsti anche corsi di aggiornamento obbligatori.

C'è da dire che a parte le farmacie specializzate e dedicate, nelle farmacie " normali" din solito non conoscono i vari farmaci equini
Tu chiedi, loro chiedono ai magazzini e ti fanno avere il farmaco.... siamo noi clienti che li formiamo

Appunto, è una lacuna nella formazione che dovrebbe essere colmata "istituzionalmente" tramite esami universitari o corsi di aggiornamento, il fatto è che i farmaci vet che si usano oggi per la maggior parte sono talmente obsoleti che a malapena vengono citati nei nostri testi di farmacologia.