Cambiare imboccatura

Pubblico in questa sezione perché se metto in monta western non mi considerate

Allora, castrone di 12 anni addestrato monta western a due mani, smazzettato dalla sottoscritta. Quando l'ho comprato veniva montato con un morso spagnolo o con un filetto a torciglione sottile. Siccome ha tanti difetti ma non quello di prendere la mano, una volta arrivato a casa ho preso un normale filetto americano in ferro dolce con inserti in rame, spezzato in due.
Premesso che pure io ho tanti difetti in sella ma non quello di smanacciare, il cavallo comunque non è un fan dell'imboccatura in generale. Se ha l'imboccatura è comunque più nervoso, meno disponibile, più rigido. Se lo monto in capezza (quella in corda) è molto più disponibile e decontratto. La mia unica ansia è che fuori in passeggiata si possa spaventare di qualcosa e possa avere difficoltà a fermarlo. Sto montando fuori con la doppia redine (capezza e filetto) e devo dire che il filetto non lo tocco praticamente mai.

Tutto questo pippone per chiedervi se secondo voi un filetto spezzato in 3 potrebbe migliorare la situazione e se ne avete un tipo da consigliarmi. Ne ho visto uno che è anche curvo, mi sembrava un filetto "comodo"

Se il tuo timore è quello di un eventuale fugone in passeggiata e se il cavallo in capezza è più sereno direi che la tua soluzione capezza+filetto è ottimale. Il filetto spezzato in tre è ancora meglio di quello spezzato in due perchè è molto più difficile che, anche in caso di un tirone verso il basso, si possa andare a toccare il palato del cavallo.
Curvo in che senso?

Tipo questo qui. https://www.selleriashop.com/store/filetti-a-d-e-oliva-e-baucher/4951-17073-filetto-oliva-snodato-inox-vuoto-anelli-piatti.html#/30-taglie_coperte-125

La doppia soluzione va bene, la questione è che mi incasino un po' con le doppie redini...ehm...ho due mani sinistre diciamo
In realtà mi ha preso il furgone un paio di volte in capezza e l'ho fermato lo stesso, non è uno che si spaventa molto ma saltuariamente vede i fantasmi, comunque avevo su anche il filetto ma ho provato prima con la capezza e ha funzionato
A lui secondo me dà proprio fastidio l'idea di avere qualcosa in bocca ma ho pensato che magari è perché comunque sente l'effetto schiaccianoci del filetto e gli dà noia anche se ho la mano leggera

un hackamore? anche quello inglese?

Ci ho pensato in effetti però non so perché mi sembra peggio del filetto spezzato in 3 come azione, sbaglio? Non vorrei trovarmelo per cappello....non è uno che le manda a dire

Curioso il filetto curvo, non l'avevo mai visto prima.
Secondo me un hackamore è un po' troppo severo però se lo usi solo come "freno di emergenza" magari va bene.

ho pensato a quello per il fatto che hai detto che ti sembra che sia infastidito da avere qualcosa in bocca... pero allo stesso tempo avere la sicurezza di avere una sorta di freno...
altrimenti una bitless? ma quella non la conosco personalmente...

Ecco la bitless la.usa il mio compagno, ho pensato di provarla però non so quanto sia più "incisiva" rispetto alla capezza in corda.

Cilla, io da quando ho messo il chiudibocca ho risolto il mondo se non lo usi provala...come hai fatto a smazzettare il cavallo ? E che età aveva ?

Citazione

“Si continua a scrivere e dibattere il tema di vari tipi di imboccature. L'imboccatura e' semplicemente il tramite che unisce la mano alla bocca del cavallo, la sensibilità del cavaliere a quella del cavallo. Anche la mano è un tramite della sensibilità e del cervello dell'uomo. A parte il capezzone a leva, descritto da autori italiani e già usato nel Cinquecento, ora chiamato hackamore, prima dell'invenzione di tutti questi tipi di imboccature che fanno fare affari d'oro ai produttori e ai commercianti di bardature, c'erano il filetto e il morso e filetto o briglia, con i derivati del primo e della seconda, con i derivati, cioè, della leva che aumenta la potenza della trazione agendo sia sulle barre sia sulla barbozza.

   Soffermarsi tanto a lungo sui tipi di imboccatura equivale a diffondere la falsa opinione che ci siano imboccature meno o più piacevoli per il cavallo e fa dimenticare che l'unico elemento importante, piacevole, per modo di dire, o spiacevole, è la mano del cavaliere. Se è buona non ci sono problemi. Se è cattiva, tanto vale attaccare le redini a una museruola con leva o senza leva per limitare gli effetti nocivi della mano. La mano si può educare. E prima della mano bisognerebbe educare la sensibilità del cavaliere, anch'essa migliorabile in relazione all'età e alla natura del cavaliere.

  La storia delle imboccature è una presa in giro del neofita o del cavaliere inesperto, che sono la fortuna del commerciante. Ogni nuova imboccatura ha sul cavallo l'effetto sorpresa, che dura qualche giorno. Poi il cavallo, che ha difetti o difese o difficoltà nel lavoro, trova la strada per sottrarsi o per vincere il nuovo strumento, perché il suo istinto lo porta a concentrare tutta la sua attenzione sull'origine del fastidio, mentre il cavaliere ha tante cose cui pensare.

  Mettete un cavallo alla corda con qualsiasi tipo di imboccatura e vedete un po' se fa difese con la bocca. Nessuna, perché non c'è la mano che tira o agisce a sproposito.

  Osservate i cavalieri al passo in un campo di prova o in una scuola di equitazione dove si dovrebbero insegnare i principi e i metodi della buona equitazione.  Quasi tutti hanno le mani ferme, spesso appoggiate al garrese. Il cavallo nella locomozione al passo oscilla l'incollatura, il cosiddetto bilanciere, formato da collo e testa. A ogni passo completo avanza e ritrae due volte l'incollatura. E sono due tironi provocati dalla mano ferma del cavaliere.

  Come il passo, il galoppo è un'andatura basculata. Ad ogni falcata di galoppo il bilanciere si abbassa e si allunga, si alza e si ritrae. E a ogni falcata è un bel tirone. Il cavallo si difende come può. Talvolta sottraendosi e incappucciandosi, talaltra alzando, se può, la testa. Contro l'incappucciamento non ci sono armi a portata di mano (tranne le desuete redini rigide). Contro l'innalzamento della testa c'è la redine di ritorno. Così la povera bestia non solo non può evitare il fastidio, ma deve subirlo disciplinatamente.

  Siccome l'imboccatura agisce sulle barre e sulla lingua, e sulla barbozza se ha una leva, non potendo il cavallo modificare la posizione delle barre, per cercare di sottrarsi al fastidio o addirittura al dolore, inizia a cercare una via di scampo, incomincia a muovere la lingua, a passarla sopra il ferro, a farla uscire lateralmente, a ritrarla verso il fondo del palato. E siccome non basta, incomincia a muovere la testa, a sbatterla, a puntare sulla mano, a strappare le redini per eliminare la pressione di una mano cattiva. E' ovvio che dopo un po' di tempo di simili raffinate torture, anche se si elimina la causa del fastidio, cambiando cavaliere quindi mano, per esempio, rimne l'a manifestazione dell'insofferenza, perché il cavallo è un abitudinario.

  Allora il cavaliere, dopo aver passato la capezzina sotto il filetto e averla stretta di qualche buco, "così non apre più la bocca", oppure avendo aggiunto all'imboccatura una paletta contro lo scavalcamento della lingua, incomincia a domandarsi il perché di simili sconsiderate reazioni e studia il modo di aggirare il problema, rendendo più dolce l'imboccatura (non la sua manaccia), chiedendo consigli ai colleghi più esperti e recandosi infine dal suo sellaio per iniziare gli esperimenti in genere senza fine.

  Poi ci sono coloro che seguono le mode, vedono un cavalire in genere di nome con uno strano aggeggio e lo mettono subito in bocca al proprio cavallo. E' un po' come la moda, ora, della martingala con forchetta, aggiustata in modo che è come se non ci fosse e che certo male non fa, o di quella ridicola retina che si mette sulla testa dei poveri cavalli, che spesso scende a coprire parzialmente gli occhi.  Osservare le fotografie per convincersene.

  Il cavaliere dovrebbe invece con modestia e umiltà esaminare il proprio modo di stare in sella, studiare la locomozione del cavallo, seguire i movimenti naturali dell'incollatura, industriarsi con ogni attenzione per avere sulle barre e sulla commessura delle labbra un contatto il più leggero possibile, sempre uguale, smetterla di ritenere che con le redini "si sostiene" il cavallo, abbandonare a intervalli completamente le redini per mettere a riposo un organo tanto delicato come la bocca e a intervalli lasciare che l'incollatura si distenda a piacimento. Allora si renderebbe conto che due sono le migliori imboccature: il filetto e la briglia.  La loro dolcezza o la loro severità dipendono soltanto dalla dolcezza e dalla severità  della mano del cavaliere.  Buon lavoro e invito a riflettere. Paolo Angioni”

Grazie blues ma io credo anche che -come noi- la bocca del cavallo abbia molteplici forme e fastidi. Lingue grosse, sottili, labbra più o meno sottili sensibilità soggettive. Come.dicevo io monto quasi sempre con le redini a festone ma ogni tanto mi capita di dover usare le mani ( ad esempio ieri ho dovuto fare entrare il cavallo in una rientranza del sentiero per fare passare un ciclista) con il filetto apre la bocca, si indurisce, storce il collo...con la.capezza no. E non è che mi sono appesa alle redini eh, ho usato la normale.sequenza assetto/gambe/ mani per ultime. Io credo che sia proprio una questione fisica, per questo mi chiedevo se il filetto spezzato in 3 possa essere più accettato.
@ cri9712 grazie del suggerimento ma se il cavallo apre la.bocca mi sta dicendo qualcosa e chiedergliela secondo me non è la soluzione l'ho preso che aveva 7 anni, per smazzettarlo ho fatto così: premesso che il cavallo deve rispondere agli aiuti correttamente, quindi all'assetto e alle gambe, inizi usando sia la redine di apertura che appoggiando quella opposta sul collo. Poi inizi a usare solo quella.d'appoggio e il cavallo gira lo stesso perché in realtà quando hai messo assetto e gambe lui sta già girando, deve solo capire che le redini funzionano diversamente. Lo trovo molto comodo in campagna

Ah beh certo il chiudibocca lo escluderei a prescindere, se è infastidito dall' imboccatura chiudergli la bocca non mi pare una grande idea.

Io montavo il mio cavallo con uno spezzato a tre, lo avevo domato con quello, poi non ricordo perché ho provato con un D normale ed andava bene lo stesso
Lo spessore della lingua per alcuni cavalli diventa davvero un bel problema
Con una mia cavalla usavo un cannone rigido forato , andava bene solo con quello
Purtroppo non si può far altro che provare ed avere tanti amici che possano imprestarti l'imboccatura altrimenti bisogna farsi un mutuo

Ecco, i cannoni interi li conosco poco, qualcuno può illuminarmi sulla loro funzione?

Ciao! Io proverei l' hackamore inglese, non è assolutamente forte come azione e viene accettato di buon grado dalla maggior parte dei cavalli, soprattutto in un caso come il tuo dove l' azione sarebbe solo sporadica senza un contatto fisso per molto tempo.
Se invece preferisci un' imboccatura, personalmente mi orienterei su un filetto in gomma o plastica flessibile... Lo spezzato in 3 non è per tutti i cavalli, commercialmente parlando, lo fanno passare per più leggero, in realtà non è sempre così.. ad esempio con uno dei miei cavalli non va assolutamente bene, dopo un po' di volte che lo uso il contatto è del tutto instabile e il cavallo risulta abbastanza infastidito... Visto che siamo vicine se vuoi te lo posso prestare
Il bosal invece? Io non lo conosco bene, non l' ho mai provato...

Ciao Eli! Ah ecco vedi, a me è l'idea del barbozzale che non so perché ma secondo me a Paco non piace, ma magari è una fissa mia. Se mi puoi prestare il filetto (e se hai anche quello in plastica ) lo provo e poi se mai lo compro....da te ovviamente! Tanto lo sai che ormai sono cliente
Il bosal mi sono informata ma mi dicono che presuppone un addestramento a sé, non è intuitivo come sistema e comunque alla fine meno efficace della capezza in corda