Di chi è questo cavallo?

Nel mio post precedente, https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t649-se-non-si-trova-il-precedente-proprietario, citavo una questione/richiesta di aiuto (cui è seguita una nutrita discussione) nella pagina fb "Equitazione e diritto".

Come talvolta accade, esattamente come nei forum, capita che la discussione si sposti (per lo meno in parte) su altri temi. Non sorprendentemente, visto l'argomento, si è andati a discutere della proprietà di un cavallo.

Noto da questa parte della discussione che è sempre molto diffusa la leggenda metropolitana in base alla quale il proprietario di un cavallo è quello scritto sul passaporto alla voce omonima. Oddio, capisco che sembrerebbe financo logico, ma così non è. Non è che sono io a dirlo, che in materia conto come il due di picche, ma ad esempio un paio di studi legali: lo Studio Cataldi e lo studio di Marianna Garrone. Tra l'altro, sono cose che erano state dibattute anche aspramente, all'interno di chi respira il profumo delle fiande, in occasione della famigerata circolare sui trasporti. Non a caso, perché quella circolare (la prima, quella di ottobre) affermava una cosa falsa, ovvero che il cavallo sia un bene mobile registrato.

Insomma, se vi chiamate Fioravante Patrone e sul passaporto c'è scritto che il proprietario è Amilcare Barca, non preoccupatevi, che il cavallo è vostro lo stesso. Sto dando per scontato che non l'abbiate rubato o amenità simili. Poi, se sul passaporto c'è invece scritto Fioravante Patrone, è molto meglio, eh!

Ecco i due riferimenti citati:
https://www.studiocataldi.it/articoli/33234-la-disciplina-della-compravendita-di-cavalli.asp
https://www.cavalliediritto.com/approfondimenti/cavallo-bene-mobile-o-immobile/

Se qualcuno ne ha voglia, ben vengano contributi sul tema!

Che svogliati gli utenti di questo forum! Mentre la discussione "di là" si fa sempre più divertente

Premetto che non ho FB quindi non posso seguire la discussione alla fonte.
Io nel mio piccolo quando ho acquistato un cavallo ho pagato con assegno/bonifico da privati o mi son fatto fare fattura nel caso di aziende.
In questo modo non esiste malafede, nessuno può negare il "passaggio di proprietà".

Ciao

Blackhorse68 ha scritto:Premetto che non ho FB...

Beato te  

Blackhorse68 ha scritto:
Io nel mio piccolo quando ho acquistato un cavallo ho pagato con assegno/bonifico da privati o mi son fatto fare fattura nel caso di aziende.
In questo modo non esiste malafede, nessuno può negare  il "passaggio di proprietà".
...

A parte il dettaglio che non c'è mai la sicurezza 100% di essere a posto, manco se di mezzo c'è un notaio, dal mio modesto punto di osservazione direi che hai fatto più che bene.
A mio parere un qualche documento che attesti il passaggio di proprietà (la fattura, e robe simili, o pagamenti tracciabili, o per lo meno un foglio di carta straccia con su una firma e due cose essenziali) è un ottimo e forte indizio perché un giudice possa decidere che il cavallo è davvero tuo. Secondo me questo "pesa" ancor di più del fatto che il tuo nome sia scritto come proprietario sul passaporto del cavallo. E comunque è cosa buona e giusta provvedere anche al passaggio di proprietà APA/MIPAAF/altro sul passaporto. Anche questo è un indizio bello pesante, soprattutto se il cavallo è nella tua disponibilità

noi ad ogni acquisto di cavallo facciamo fare il passaggio di proprietà... come funziona per le macchine del resto...

La risposta è semplice: no(1).

Naturalmente esistono le banche dati (BDE e la novella BDN). A parte gli strafalcioni che vi si trovano, a parte il loro fantastico disallineamento(2), non hanno la stessa funzione del PRA?

Ovviamente no.

C'è una differenza molto importante fra un cavallo e una macchina: una macchina è un bene mobile registrato ed il PRA registra (lo dice la parola stessa...) chi è il proprietario della macchina. Basta persino Wikipedia:
https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_registro_automobilistico#Storia

Invece un cavallo è un bene mobile NON registrato. Ovvero, per un cavallo possesso implica proprietà. Ovvio che poi ci sono varie cose da dettagliare. Non è che se tu mi passi un momento il tuo cavallo, dal momento che tengo io la lunghina diventa mio. E neanche se te lo rubo... Quindi la cosa è un pelino da specificare bene, ma una cosa è chiara: avere scritto sul passaporto del cavallo il tuo nome non è una prova che il cavallo sia tuo. E' un indizio, un indizio pesante, ma niente di più. Se ho un cavallo che ha il nome di un altro sul passaporto e mi beccano, tutt'al più mi becco una multa, magari anche un filino salata, ma non è che mi prendono il cavallo e lo portano da quel tizio là (che magari non ho mai visto né conosciuto).
Ho già menzionato in questo thread due siti dove potete trovare opinioni più autorevoli (ma poco poco, un'inezia) della mia, li ripresento qui:
https://www.studiocataldi.it/articoli/33234-la-disciplina-della-compravendita-di-cavalli.asp
https://www.cavalliediritto.com/approfondimenti/cavallo-bene-mobile-o-immobile/

Detto questo...

Non penso si possa passare sotto silenzio una delle brutte storie della nostra amministrazione. Che menziono qui per la sua rilevanza ai fini di creare confusione su chi sia il proprietario di un cavallo. Parlo della famigerata prima circolare sul trasporto cavalli (ottobre 2018). Una amministrazione neghittosa si è fatta scrivere la circolare da portatori di interessi ben precisi (i trasportatori(3)), abdicando al suo ruolo "neutro" rispetto ai cittadini. Arrivando anche a scrivere che i cavalli sono "astrattamente assimilabili ai beni mobili registrati", che... niente, mi fa ridere già solo a leggerlo!
La seconda circolare, del dicembre 2018, è un mirabile esempio di arrampicata sugli specchi:  vedasi i primi due capitoli, si sente proprio lo stridore delle unghie


(1) ricordo sempre che è da una decina di anni che continuo a dire (già sul forum "azzurrino") che io do risposte, se posso, se ne ho voglia, alle domande che trovo nei forum per due motivi. Uno è banalmente "altruistico": mettere a disposizione quello che so (che credo di sapere...); l'altro è invece bellamente egoistico: voglio imparare, così mi metto alla prova sperando di non essere smentito (ma se vengo smentito imparo qualcosa di molto utile per me)

(2) leggasi ad esempio qui:
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t227-ma-a-cosa-serve-la-bde

(3) trasportatori che, per carità, capisco, vista la marea di abusivi che c'erano (e continuano ad esserci) in giro

Mentre mi occupavo della registrazione in Italia di un passaporto straniero, per la precisione tedesco, mi è caduto l'occhio su quello che ho evidenziato nella foto allegata





Ovvero, (quello che c'è scritto su) il passaporto non serve come prova della proprietà del cavallo!
Non ci avevo mai fatto caso.
Certo, è un altro Stato, dove le leggi sono diverse da quelle in Italia, però...

Mi è venuto voglia di guardare altri casi. Ho sottomano lo scan di un passaporto francese.

Ecco cosa c'è scritto:





Insomma, la parte "identificativa" non serve come prova di proprietà. C'è scritto chiaro e tondo, come nel passaporto tedesco.
La parte di "immatricolazione" vale un po' di più. Ma, nota bene, sotto certe condizioni (che sia "endossée", ovvero "approvato" o qualcosa di simile, la mia conoscenza del francese non è al top) è una presunzione di proprietà.

Direi che dopo questa coltissima divagazione nel diritto equestre comparato, nessuno potrà considerare strampalata l'idea che il nome (e cognome) scritto su un passaporto italiano non è una prova di proprietà. Come detto, un indizio, magari robusto, ma non una prova.

Io avrei una curiosità, a questo punto. C'è scritto qualcosa di analogo sui passaporti italiani? Non ne ho sottomano uno, però in giornata ci metterò le grinfie sopra, salvo impegni imprevisti. Se non c'è scritto niente di simile a quello dei passaporti francesi e tedeschi, mi domando come mai. Ma vedremo a suo tempo