Esperienze personali

Bene, finita la transazione di affari, ho montato tre volte da lunedì contando quella di un'ora fa.
Ed ecco il mio solito problema: l alt, fatto bene, mi è piaciuto moltissimo: prima alzava la testa anche dal passo all'alt, poi si è corretto poi alzava la testa dal trotto all'alt, bocca dura,,poi si è corretto, francamente durata dell'operazione non più di 40 minuti, poi quando partiva dall'alt al trotto alzava la testa dopo un quarto d'ora non lo faceva più (ed ora non vorrei che qualcuno mi dicesse che non sono in grado di capirlo!!!), anzi prima si comprime e poi parte.
E le altre due ore sempre uguale? (Ed ora non vorrei che qualcuno mi dicesse che non sono in grado di capirlo)
Fino a tre o quattro mesi fa quando saltavo , il cavallo era per esempio un Po rigido su un dritto: tre volte una brickman e a dodici passi un dritto...basta si passava ad altro...avevo un istruttore fra i migliori. Nel dressage si ripete per tre ore? E fino a quando?
Gradirei confrontarmi con voi, ma , se possibile non vorrei delle risposte generiche e perdonatemi, almeno all'apparenza saccenti tipo: ' vedi cara tu non le sai queste cose che forse sono un po' troppo complesse per te, ma le cose non sono come tu le credi" per favore vorrei risposte documentate.
Grazie

Elly: maremma!!! Sembri un gendarme!!!!
Vien da mettersi sull'attenti
Con queste premesse chi vuoi che osi provare a discutere?

Ciao Elly, ti parlo un po' del mio modo di lavorare .
Non vado oltre i quaranta minuti di lavoro, lavoro inteso come esercizio e non come riscaldamento o defaticamento, anzi, a dirla tutta, spesso non supero la mezz'ora .

Quando voglio ottenere un risultato in più, un perfezionamento di una transizione, di un esercizio, smetto quando il cavallo accenna a rispondere bene (o risponde bene, dipende dai casi), se vedo che si infastidisce o si mette contro la mano non lo richiedo più di tre volte consecutive.

Su questo concordo.
Mezz' ora, quaranta minuti di LAVORO sono più che sufficienti, quando il cavallo ha capito un esercizio nuovo o ha fatto bene, si fa piede a terra ( anche per premiarlo e fargli capire che ha fatto bene).
Trottare o galoppare per un' ora non ha senso...se non per il fiato.

A me sembra che a volte alcuni di voi si nascondano dietro a questioni di lana caprina.
Disquisire se il dressage inizia dalla M o meno è pleonastico.
Lo so anch'io, chiaramente che dressage significa addestramento è che quindi tutto è dressage, mentre per poter dire " io pratico dressage" bisogna saper fare qualcosa di concreto.
Ripeto, scusatemi c'è sempre un retrogusto di saccente a mio avviso, e di voler determinare il sesso degli angeli.
Io che , modestamente ho un curriculum di tutto rispetto nel salto, ho chiesto un parere concreto: è normale pòrovare un esercizio che non sapevo fare correttamente, perché non ne avevo mai avuto bisogno!, e continuare ad insegnarlo anche quando ci sono riuscita?
Evitate di dire: " eh ma forse non è esattamente perfetto" , magari mandatemi, per favore qualche breve filmato in cui me ne mostrate uno perfetto, invece di trattarmi come una Novellina
Lo so anch'io che la ripetizione porta alla perfezione, anche se le più recenti teorie di training lo smentiscono accanitamente, Ma mi sembra che ripetere all'infinito una cosa abbastanza banale non porti a nulla.
E anche se portasse a qualcosa: se dedichiamo una settimana o più, senza che per ora se ne veda la fine, al cambio di galoppo tempi tempi quando arriveremo? Forse lo eseguirà la mia badante!!!

Per rispondere a blues, mi aspetterei che provasse a rispondere che può sostenere una conversazione motivandola con degli argomenti reali, non chi spara opinionucce per dare aria alla bocca

Elly ha scritto:Per rispondere a blues, mi aspetterei che provasse a rispondere che può sostenere una conversazione motivandola con degli argomenti reali, non chi spara opinionucce per dare aria alla bocca

Potresti scrivere in italiano?

Opinionucce, come cosucce, risturantuccio, significa cose di bassa qualità

Elly ha scritto:Opinionucce, come cosucce, risturantuccio, significa cose di bassa qualità

Scusa, era ovvio cosa tu intendessi con "opinionucce".
Il problema è la sintassi, disarticolata

Forse ho capito. Nel tuo post c'è forse un errore di battitura per cui un "chi" si è trasformato in un "che":

Per rispondere a blues, mi aspetterei che provasse a rispondere chi può sostenere una conversazione motivandola con degli argomenti reali, non chi spara opinionucce per dare aria alla bocca

Elly , io profondo le mie opinionucce solo con chi ritengo all'altezza delle mie capacità discorsive e questo non per le questioni tecniche, sulle quali ho sempre da imparare dagli altri, quanto piuttosto per questione di qualità ed educazione nel dialogo

"Cito elly
, magari mandatemi, per favore qualche breve filmato in cui me ne mostrate uno perfetto, invece di trattarmi come una Novellina 
... magari mandane uno dei tuoi tanto per rompere il ghiaccio e dare il buon esempio
Video di chi lavora in maniera perfetta ce ne sono tanti nel forum... basterebbe "spaziare" tra gli argomenti

Comincia tu, facendomi vedere un perfetto alt dal trotto, facile!

non vorrei gettare benzina sul fuoco, ma per coerenza, chi avversa la definizione del "trotto esteso", perchè non citato dalla Fise, dovrebbe accettare incondizionatamente la definizione di dressage anche nelle categorie E ed F, in quanto definito dalla Fise stessa, che tra l'altro differenzia le categorie "ID " cioè invito al dressage,(Id 10, Id 20, ecc...), dalle categorie dressage (dalla E in su).

Cari utenti tutti, potremmo cercare di alzare un po' il livello del discorso?

Elly... non mi piace il tuo modo di frequentare il forum
Purtroppo o perfortuna non ho nulla che voglia condividere con te

Elly ha scritto:A me sembra che a volte  alcuni di voi si nascondano dietro a questioni di lana caprina.
Disquisire se il dressage inizia dalla M o meno è pleonastico.
Lo so anch'io, chiaramente che dressage significa addestramento è che quindi tutto è dressage, mentre per poter dire " io pratico dressage" bisogna saper fare qualcosa di concreto.
Ripeto, scusatemi c'è  sempre un retrogusto di saccente a mio avviso, e di voler determinare il sesso degli angeli.
Io che , modestamente ho un curriculum di tutto rispetto nel salto, ho chiesto un parere concreto: è normale pòrovare un esercizio che non sapevo fare correttamente, perché non ne avevo mai avuto bisogno!, e continuare ad insegnarlo anche quando ci sono riuscita?
Evitate di dire: " eh ma forse non è esattamente perfetto" , magari mandatemi, per favore qualche breve filmato in cui me ne mostrate uno perfetto, invece di trattarmi come una Novellina
Lo so anch'io che la ripetizione porta alla perfezione, anche se le più recenti teorie di training lo smentiscono accanitamente, Ma mi sembra che ripetere all'infinito una cosa abbastanza banale non porti a nulla.
E anche se portasse a qualcosa: se dedichiamo una settimana o più,  senza che per ora se ne veda la fine, al cambio  di galoppo tempi tempi quando arriveremo? Forse lo eseguirà  la mia  badante!!!

[quote="cosetta"]

non vorrei gettare benzina sul fuoco, ma per coerenza, chi avversa la definizione del "trotto esteso", perchè non citato dalla Fise, dovrebbe accettare incondizionatamente la definizione di dressage anche nelle categorie E ed F, in quanto definito dalla Fise stessa, che tra l'altro differenzia le categorie "ID " cioè invito al dressage,(Id 10, Id 20, ecc...), dalle categorie dressage (dalla E in su).
[quote/]

Non mi piace come vi ponete sul forum.
Visto che è più che evidente che vi sentite superiori agli utenti che scrivono qui, mi chiedo il motivo della vostra presenza, al di la del generare pura ed inutile polemica. Se siete sulla stessa lunghezza d'onda, poete anche sentirvi e lodarvi reciprocamente in privato, visto che non apprezzate l'apporto degli altri utenti che scrivono qui.

Elly, non vuoi essere trattata da "novellina"?
Nessuno ti sta trattando come tale nel senso dispregiativo del termine, ma le domande che poni, fanno capire che lo sei.

E adesso, giusto pe tornare in topic e dare senso a questa discussione, rispondo alle tue domande, in base alla mia esperienza professionale personale.
La tua domanda: "è normale pòrovare un esercizio che non sapevo fare correttamente, perché non ne avevo mai avuto bisogno!, e continuare ad insegnarlo anche quando ci sono riuscita? ".

Per me, si, è normale. Perché la percezione del'allievo, spesso non corrisponde alla realtà. Il fatto di aver ottenuto il risulato, ad esempio un alt piazzato, non è automaticamente sinonimo di aver "fatto propria" la tecnica per arrivarci. Evidentemente, se l'istruttore fa ripetere l'esercizio più volte, anche dopo una corretta esecuzione da parte del cavallo, è perchè ha notato qualche carenza nell'esecuzione dell'allievo. In parole povere: il cavallo ha eseguito il movimento corretto perche ha capito l'esercizio, e lo ripropone anche se il cavaliere non è proprio perfetto nella richiesta. Istruttori così, che capiscono se è il cavallo o il cavaliere o il binomio a fare correttamente una cosa, valgono oro.

La tua richiesta: "Evitate di dire: " eh ma forse non è esattamente perfetto" , magari mandatemi, per favore qualche breve filmato in cui me ne mostrate uno perfetto, invece di trattarmi come una Novellina ".

Non si fa equitazione guardando video, ma andando a lezione con un buon istruttore ed un buon cavallo, quindi, nel tuo caso, farti vedere una bella transizione trotto alt non ha senso ai fini di imparare/confermare /affinare la tua tecnica. Il mondo del cavallo è già saturo di esperti da dott. Google...

La tua affermazione: "Lo so anch'io che la ripetizione porta alla perfezione, anche se le più recenti teorie di training lo smentiscono accanitamente, Ma mi sembra che ripetere all'infinito una cosa abbastanza banale non porti a nulla."

Lo sai o non lo sai? La ripetizione porta alla perfezione SE il cervello sta acceso ed è proiettato alla ricerca del miglioramento. Se si eseguono le cose in modo meccanico, si resta esattamente dove si è, anzi, a lungo andare c'è il rischio di regredire. Le cose che a te sembrano banali, forse non lo sono, se l'istruttore insiste tanto. Molte volte l'allievo non vede dove vuol farlo arrivare l'istruttore, perché, giustamene, NON SA (se sapesse, non avrebbe bisogno di un istruttore).Certe cose, che sembrano banali, sono la base, senza la quale non si può andare più in alto.

La tua "perla": E anche se portasse a qualcosa: se dedichiamo una settimana o più,  senza che per ora se ne veda la fine, al cambio  di galoppo tempi tempi quando arriveremo? Forse lo eseguirà  la mia  badante!!!

Questa è la tipica frase del "novellino" che ha fretta.
Mi fa venire in mente un sacco di persone che ho consciuto, che si riempivano la bocca con "l'alta scuola", il "piaffer", il "passage", poi non erano in grado di eseguire un trotto di lavoro senza rimbalzare sulla sella come delle ranocchie, o galoppavano falsi senza rendersene conto...eppure alcuni andavano pure in spettacolo. .....

Ogni cosa a suo tempo, prima si impara l'abc, poi il resto, senza fretta. ....e bisogna anche mettere in conto che magari, si, sarà la badante ad apprendere certe cose, perché magari noi, non abbiamo il talento e il tempo sufficiente per arrivarci.
Non a caso, il cavallo è il miglior insegnante di umiltà (cosa ormai rara).

Cito miky
"Evidentemente, se l'istruttore fa ripetere l'esercizio più volte, anche dopo una corretta esecuzione da parte del cavallo, è perchè ha notato qualche carenza nell'esecuzione dell'allievo. In parole povere: il cavallo ha eseguito il movimento corretto perche ha capito l'esercizio, e lo ripropone anche se il cavaliere non è proprio perfetto nella richiesta. Istruttori così, che capiscono se è il cavallo o il cavaliere o il binomio a fare correttamente una cosa, valgono oro."

Concordo totalmente. Spesso i cavalli apprendono la richiesta ed offrono il risultato molto prima ed a volte a prescindere da noi
Una volta capito cosa chiediamo tendono a riproporre la risposta e quindi non è detto che sia la risposta giusta ad una richiesta corretta

Comunque dietro un esercizio che sembra banale esiste un mondo di conoscenza da esplorare.. tipo , ad esempio imparare a riconoscere le levate e le posate degli arti

Chiedo scusa, ma io ho solo espresso le mie opinioni, senza parteggiare per nessuno e non credo di essermi vantata di qualcosa , nè di aver mancato di rispetto a qualcuno.

Io pregherei Elly e Cosetta ( e lo dico in veste di moderatore oltre che di utente) di NON mescolare le discussioni.
Le frasi che sono state riportate ( dressage come addestramento, e dizione lavoro in piano vs dressage) sono relative ad un ALTRO topic, non è detto che un utente che legge QUESTO topic abbia letto precedentemente anche l' ALTRO, e quindi non potrebbe capire a cosa ci si sta riferendo.
Cerchiamo di mantenere ordine nelle discussioni e nelle risposte: non rispondiamo qui ad argomenti di altri topic.

blues ha scritto:

Concordo totalmente. Spesso i cavalli apprendono la richiesta ed offrono il risultato molto prima ed a volte a prescindere da noi
Una volta capito cosa chiediamo tendono a riproporre la risposta e quindi non è  detto che sia la risposta giusta ad una richiesta corretta

Infatti.
Ho la conferma di ciò praticamente in tutte le discipline che insegno: lavoro in piano, lavoro in libertà, redini lunghe, attacco agricolo...il volteggio è una cosa a parte....
Domattina, ad esempio, terrò uno stage di attacco agricolo, e già so che eseguendo certi esercizi con Prince, le allieve penseranno di aver imparato certe cose.....questa certezza verrà smentita appena le farò lavorare con Snoby

Comunque tornando IT ed al quesito iniziale di Elly non ho ben capito una cosa: tu scrivi di aver fatto una lezione soddisfacente sull' alt. Non ti eri mai soffermata su questo tipo di esercizi perché, facendo salto, ovviamente non ti serviva fare un alt perfetto, piazzato ecc.
Ok credo che sin qui tutto normale e chiaro.
Poi scrivi: "E le altre due ore sempre uguale?".
È un' affermazione o una domanda che stai facendo a noi del forum?
Suppongo tu volessi dire che nelle due lezioni successive avete continuato a lavorare sull' alt e volessi sapere da noi se questa lentezza o ripetitività è normale.
Personalmente non posso darti risposte "documentate" ( che, oltretutto, non ho idea di quali potrebbero essere), posso solo dirti che, in base alla mia semplice esperienza, sì è normale nel lavoro in piano/ dressage che dir si voglia.
Credo che l'unica persona che possa darti risposte concrete e documentate sia proprio la tua istruttrice, io le parlerei francamente esponendole i tuoi dubbi.

Si in effetti era una domanda, un consiglio che chiedevo, però un consiglio reale non la solita frase ieratica, non documentata da niente: " tu non sai che ci sono cose che io so ed a cui arriverai quando sarai brava come me!,,,"
Frase detta, tra l'altro, senza documentazione di sorta.
E chiaro che quando dici che alcuni che vogliono fare passage o piaffer poi ,in effetti, ballonzolano al trotto non ti riferisci a me,e ti posso assicurare che il galoppo falso lo capisco.
Per quanto riguarda i cambi di galoppo, NON perfetti, NON tempi tempi, ma come occorrevano, ne avrò fatti... quanti in tutti gli anni di concorsi? Ditemi voi
Per la sintassi ( che poi è più propriamente grammatica) uso il tablet che fa antipaticamente la scrittura intelligente, quindi non sottilizziamo
Sorry Micky ma l' attacco agricolo non mi interessa minimamente
Per ultimo non mi considero per nulla una novellina: sul salto penso di potere insegnare a molti, e vorrei parlare con chi mi insegna il dressage da pari a pari, oppure le presto la cavalla e si fa lei stessa un percorsino da 130 ( so per certo che non ha mai saltato perché lo dice orgogliosamente lei.
Quella della badante era una battuta!!!!penso che imparerò prima, fin'ora sono riuscita in tutto

Cara elly... ma ti rileggi prima di pigiare " invia"?
Sei riuscita in tutto... puoi farcela anche a renderti conto di quello che scrivi e di come lo scrivi
Per inciso volevo farti notare che, ad oggi, non hai portato alcun contributo a questo forum nonostante i tuoi post chilometrici.... a mio avviso sei solo una perdita di tempo
Ps: credo che la miky se ne farà una ragione del tuo disinteresse per gli attacchi