Cavalli e affini nel cielo notturno
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Cavalli e affini nel cielo notturno
Una delle mie passioni è stata l'osservazione del cielo, ragione per cui ho provato a coniugare, per quanto possibile, questa situazione con i quadrupedi cui è dedicato il forum. Come per altri post, anche questo (e il prossimo) è un riadattamento di cose già scritte per la mia rubrica su un giornale locale, l'inchiostro fresco
Quando ormai è sceso il buio, se alziamo gli occhi al cielo troviamo un po' di cavalli: per alcuni basta l'occhio nudo, mentre in altri casi è necessario l'uso di strumenti per poterli ossrvare.
Mi riferisco principalmente alle costellazioni, alcune delle quali hanno nomi che rimandano direttamente a cavalli, se non proprio il nome di un cavallo. Questo è il caso proprio di Pegaso, il famoso cavallo alato. Rinvio al prossimo post qualche dettaglio su questa costellazione, e sulla storia che la lega, assieme ad altre consorelle, ad un famoso mito.
Che altro c'è lassù, legato ai cavalli? C'è un'altra costellazione famosa, contenente un paio di stelle anch'esse famose, che rappresenta un cavallo... a metà: è il Centauro. Peccato che dall'Italia e (ampi) dintorni non si possa mai vedere: è una costellazione anticircumpolare per le nostre latitudini, ovvero non sorge mai. Contiene Alfa Centauri, una stella fra le più brillanti nel cielo, che rivela al telescopio essere un sistema composto da tre stelle, una delle quali, Proxima Centauri, è la stella più vicina al nostro Sole, da quale dista solo circa 40.000 miliardi di chilometri.
E, poi, c'è un cavallino (un puledrino), che è rappresentato da una costellazione tra le più piccole e meno appariscenti in cielo: Equuleus. Con stelle di scarsa luminosità apparente e per il fatto di trovarsi bassa sull'orizzonte, anche quando è al meglio della visibilità, è tra le costellazioni meno note.
Molto più appariscente è la costellazione Auriga, il cocchiere: nel mito sarebbe Erittonio, inventore della quadriga e per questo motivo messo in cielo da Giove.
Ma il “cavallo” più intrigante che si trova in cielo è nella costellazione di Orione: si tratta della nebulosa Testa di cavallo. E' una nebulosa oscura, una enorme nuvola di polvere che spicca su uno sfondo particolarmente luminoso di stelle brillanti, giovani e in formazione, oltre che di gas molto luminosi. Non è però osservabile ad occhio nudo, e anche con un piccolo telescopio è appena percettibile.
Ecco una immagine:
ce ne sono di migliori, ma il bello di questa immagine "amatoriale" è che da proprio l'idea della testa di cavallo, impressione che è meno intensa se la foto è molto più dettagliata. Chi è interessato può dare un'occhiata qui:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/5c/HorseHeadNebula.jpg
Ultima annotazione: i due satelliti di Marte portano i nomi di figli dell'omonimo dio (ovvero Ares, nella mitologia greca): Phobos (la paura, o spavento) e Deimos (il terrore). Ma si trovano gli stessi nomi anche per indicare due cavalli che trainavano il carro di Marte.
Quando ormai è sceso il buio, se alziamo gli occhi al cielo troviamo un po' di cavalli: per alcuni basta l'occhio nudo, mentre in altri casi è necessario l'uso di strumenti per poterli ossrvare.
Mi riferisco principalmente alle costellazioni, alcune delle quali hanno nomi che rimandano direttamente a cavalli, se non proprio il nome di un cavallo. Questo è il caso proprio di Pegaso, il famoso cavallo alato. Rinvio al prossimo post qualche dettaglio su questa costellazione, e sulla storia che la lega, assieme ad altre consorelle, ad un famoso mito.
Che altro c'è lassù, legato ai cavalli? C'è un'altra costellazione famosa, contenente un paio di stelle anch'esse famose, che rappresenta un cavallo... a metà: è il Centauro. Peccato che dall'Italia e (ampi) dintorni non si possa mai vedere: è una costellazione anticircumpolare per le nostre latitudini, ovvero non sorge mai. Contiene Alfa Centauri, una stella fra le più brillanti nel cielo, che rivela al telescopio essere un sistema composto da tre stelle, una delle quali, Proxima Centauri, è la stella più vicina al nostro Sole, da quale dista solo circa 40.000 miliardi di chilometri.
E, poi, c'è un cavallino (un puledrino), che è rappresentato da una costellazione tra le più piccole e meno appariscenti in cielo: Equuleus. Con stelle di scarsa luminosità apparente e per il fatto di trovarsi bassa sull'orizzonte, anche quando è al meglio della visibilità, è tra le costellazioni meno note.
Molto più appariscente è la costellazione Auriga, il cocchiere: nel mito sarebbe Erittonio, inventore della quadriga e per questo motivo messo in cielo da Giove.
Ma il “cavallo” più intrigante che si trova in cielo è nella costellazione di Orione: si tratta della nebulosa Testa di cavallo. E' una nebulosa oscura, una enorme nuvola di polvere che spicca su uno sfondo particolarmente luminoso di stelle brillanti, giovani e in formazione, oltre che di gas molto luminosi. Non è però osservabile ad occhio nudo, e anche con un piccolo telescopio è appena percettibile.
Ecco una immagine:
ce ne sono di migliori, ma il bello di questa immagine "amatoriale" è che da proprio l'idea della testa di cavallo, impressione che è meno intensa se la foto è molto più dettagliata. Chi è interessato può dare un'occhiata qui:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/5c/HorseHeadNebula.jpg
Ultima annotazione: i due satelliti di Marte portano i nomi di figli dell'omonimo dio (ovvero Ares, nella mitologia greca): Phobos (la paura, o spavento) e Deimos (il terrore). Ma si trovano gli stessi nomi anche per indicare due cavalli che trainavano il carro di Marte.
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Prof, è un post interessantissimo. Io sono affascinata dal cielo ma lo conosco pochissimo, a parte le costellazioni principali (quelle che conoscono tutti). A Torino abbiamo un osservatorio: mi riprometto di andare a visitarlo quanto prima. Grazie e continua per favore!
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Il mito di Andromeda
Ecco due parole su Pegaso e il mito di Andromeda... in cielo.
Pegaso è una grande costellazione, molto ben visibile, specialmente in autunno: un gran quadrato che individua il corpo, e un altro paio di stelle che rappresentano la testa del mitico cavallo alato. Una curiosità astronomica riguarda un vertice del quadrato: per molto tempo questa stella (detta Sirrah o Alpheratz) ha avuto una caratteristica peculiare, ovvero quella di appartenere a due costellazioni, Pegaso ed Andromeda; alla fine, è stata ufficialmente attribuita ad Andromeda.
Qui una cartina della costellazione e suoi dintorni. La cartina proviene da Wikipedia (commons) la cui versione italiana contiene mediamente dei buoni articoli dedicati all'astronomia, grazie all'impegno di alcuni utenti ben ferrati in materia, oltre che appassionati.
Nella cartina si vede anche la costellazione Equuleus, menzionata nel post precedente (identificata con l'acronimo ufficiale a tre lettere Equ) e che si trova proprio a fianco di Pegaso.
Per chi ama cartine un po' più immaginifiche, eccone una interessante:
Una curiosità sui margini delle costellazioni. Nella seconda cartina sono rappresentati da linee punteggiate, mentre nella prima sono usate linee tratteggiate di colore giallo. Beh, queste ultime sono le divisioni "ufficiali" stabilite da congressi e "autorità" astronomici (tipo quelli che hanno deciso che Plutone non è un pianeta).
Tornando a Pegaso, cavallo alato, si diceva: storia importante, la sua, nella mitologia greca. Nasce dalla testa della Medusa, tagliata da Perseo. L'eroe lo cavalca nel suo viaggio di ritorno, e a un certo punto vede Andromeda incatenata che viene attaccata da un mostro marino, la Balena, mandata da Poseidone per vendicarsi della madre Cassiopea (e del di lei marito Cefeo) che aveva “troppo” vantato la propria bellezza, rispetto alle figlie di Poseidone, le Nereidi.
Ebbene, tutti i nomi evidenziati in grassetto, sono anche nomi di costellazioni, vicine a quella di Pegaso, che continuano in cielo a raccontare il mito. Per chi non abbia mai individuato questo gruppo di costellazioni, il suggerimento è quello di... provarci: libri, software, risorse in rete sono disponibili in abbondanza per chi volesse cimentarsi in questa non troppo difficile sfida. Fra le costellazioni legate al mito di Pegaso possiamo osservare tutto l'anno Cassiopea e Cefeo, che sono per l'appunto circumpolari. Una costellazione ben osservabile in autunno è Perseo: a proposito di quest'ultima costellazione, sarà un caso che la stella che rappresenterebbe la testa della Medusa venga detta “Algol” (il demonio) e sia una stella variabile, oltretutto con un periodo breve, inferiore ai tre giorni?
Pegaso è una grande costellazione, molto ben visibile, specialmente in autunno: un gran quadrato che individua il corpo, e un altro paio di stelle che rappresentano la testa del mitico cavallo alato. Una curiosità astronomica riguarda un vertice del quadrato: per molto tempo questa stella (detta Sirrah o Alpheratz) ha avuto una caratteristica peculiare, ovvero quella di appartenere a due costellazioni, Pegaso ed Andromeda; alla fine, è stata ufficialmente attribuita ad Andromeda.
Qui una cartina della costellazione e suoi dintorni. La cartina proviene da Wikipedia (commons) la cui versione italiana contiene mediamente dei buoni articoli dedicati all'astronomia, grazie all'impegno di alcuni utenti ben ferrati in materia, oltre che appassionati.
Nella cartina si vede anche la costellazione Equuleus, menzionata nel post precedente (identificata con l'acronimo ufficiale a tre lettere Equ) e che si trova proprio a fianco di Pegaso.
Per chi ama cartine un po' più immaginifiche, eccone una interessante:
Una curiosità sui margini delle costellazioni. Nella seconda cartina sono rappresentati da linee punteggiate, mentre nella prima sono usate linee tratteggiate di colore giallo. Beh, queste ultime sono le divisioni "ufficiali" stabilite da congressi e "autorità" astronomici (tipo quelli che hanno deciso che Plutone non è un pianeta).
Tornando a Pegaso, cavallo alato, si diceva: storia importante, la sua, nella mitologia greca. Nasce dalla testa della Medusa, tagliata da Perseo. L'eroe lo cavalca nel suo viaggio di ritorno, e a un certo punto vede Andromeda incatenata che viene attaccata da un mostro marino, la Balena, mandata da Poseidone per vendicarsi della madre Cassiopea (e del di lei marito Cefeo) che aveva “troppo” vantato la propria bellezza, rispetto alle figlie di Poseidone, le Nereidi.
Ebbene, tutti i nomi evidenziati in grassetto, sono anche nomi di costellazioni, vicine a quella di Pegaso, che continuano in cielo a raccontare il mito. Per chi non abbia mai individuato questo gruppo di costellazioni, il suggerimento è quello di... provarci: libri, software, risorse in rete sono disponibili in abbondanza per chi volesse cimentarsi in questa non troppo difficile sfida. Fra le costellazioni legate al mito di Pegaso possiamo osservare tutto l'anno Cassiopea e Cefeo, che sono per l'appunto circumpolari. Una costellazione ben osservabile in autunno è Perseo: a proposito di quest'ultima costellazione, sarà un caso che la stella che rappresenterebbe la testa della Medusa venga detta “Algol” (il demonio) e sia una stella variabile, oltretutto con un periodo breve, inferiore ai tre giorni?
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
wow che cartina stupenda!! Mi sto appassionando e poi amo la mitologia. Questo abbinamento all'astronomia lo trovo davvero coinvolgente. Grazie Prof! se avessi voglia di suggerire qualche libro facile per principianti astronomi, sarebbe fantastico.
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Old duck- invitatore folle
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Per me LA guida è stata un libriccino (piccole guide mondadori) intitolato Stelle
Ecco la copertina:
Mi ero comprato anche Come si osserva il cielo, nella stessa collana. Ma se vedo la copertina di Stelle mi tornano alla mente la gioia con la quale avevo scoperto le stelle e le costellazioni. Oltretutto da una postazione non molto agevole, una finestra di casa, che dava sull'Aurelia, e un'altra che dava, di sbieco, sui giardinetti.
Poi mi ero anche comprato Astronomia pratica e, pur con la mia scarsa manualità, mi ero fatto un piccolo telescopio, seguendone le istruzioni.
Come vedi, ti parlo più che altro di libri cui sono affezionato... Ma per me restano validi, in particolare Stelle.
Visto che non siamo più negli anni '60 del secolo scorso, potrei aggiungere che:
- esiste una app che riconosce le costellazioni puntandoci contro il cellulare (ovviamente non ce l'ho, e non sono neanche sicurissimo che funzioni proprio così)
- ma soprattutto esiste un programma (gratuito) che definire fantastico è dir poco. Si tratta di Stellarium. Semplicemente, DEVI installarlo, senza se e senza ma.
Ecco la copertina:
Mi ero comprato anche Come si osserva il cielo, nella stessa collana. Ma se vedo la copertina di Stelle mi tornano alla mente la gioia con la quale avevo scoperto le stelle e le costellazioni. Oltretutto da una postazione non molto agevole, una finestra di casa, che dava sull'Aurelia, e un'altra che dava, di sbieco, sui giardinetti.
Poi mi ero anche comprato Astronomia pratica e, pur con la mia scarsa manualità, mi ero fatto un piccolo telescopio, seguendone le istruzioni.
Come vedi, ti parlo più che altro di libri cui sono affezionato... Ma per me restano validi, in particolare Stelle.
Visto che non siamo più negli anni '60 del secolo scorso, potrei aggiungere che:
- esiste una app che riconosce le costellazioni puntandoci contro il cellulare (ovviamente non ce l'ho, e non sono neanche sicurissimo che funzioni proprio così)
- ma soprattutto esiste un programma (gratuito) che definire fantastico è dir poco. Si tratta di Stellarium. Semplicemente, DEVI installarlo, senza se e senza ma.
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Stellarium esiste anche in formato web quindi non necessita di installazione
https://stellarium-web.org/
Ciao
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Ciao
Blackhorse68- Messaggi : 195
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Località : Pedemontana
Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Grazie, allora rettifico il mio post precedente:Blackhorse68 ha scritto:Stellarium esiste anche in formato web quindi non necessita di installazione
https://stellarium-web.org/
Ciao
ERRATA: DEVI installarlo - CORRIGE DEVI usarlo
Suggerirei comunque l'installazione, farla ha il vantaggio che il programma è sempre a disposizione, indipendentemente dallo stato della connessione.
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Scusate ma è una deviazione professionale
quando qualcuno mi chiede di "dare un' occhiata al suo PC" di solito dentro trovo di tutto.
Dal programma per incenerire i pannolini al programma da disegno professionale (l' amico in questione ha un negozio di abbigliamento).
Consiglio sempre, quando possibile di usare i servizi on-line, pesano meno e spesso funzionano meglio dell' istallato
in quanto usi sempre l' ultima versione, cosa non così scontata sul residente.
Scusate dell' OT
quando qualcuno mi chiede di "dare un' occhiata al suo PC" di solito dentro trovo di tutto.
Dal programma per incenerire i pannolini al programma da disegno professionale (l' amico in questione ha un negozio di abbigliamento).
Consiglio sempre, quando possibile di usare i servizi on-line, pesano meno e spesso funzionano meglio dell' istallato
in quanto usi sempre l' ultima versione, cosa non così scontata sul residente.
Scusate dell' OT
Blackhorse68- Messaggi : 195
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Astronomia Pratica
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Ritorno a questo thread per segnalare il post di blues, che coinvolge indirettamente una costellazione "equina":
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t426-carta-da-gioco
E' la costellazione Unicorno, poco appariscente ed oltretutto piuttosto bassa sull'orizzonte.
Almeno un link alla pagina di Wikipedia che la descrive:
https://it.wikipedia.org/wiki/Unicorno_(costellazione)
Forse l'ho già detto, ma le pagine dedicate alle costellazioni e, più in generale, all'astronomia su Wikipedia in lingua italiana sono mediamente di ottima qualità. Grazie a vari contributori esperti o appassionati "del ramo"
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t426-carta-da-gioco
E' la costellazione Unicorno, poco appariscente ed oltretutto piuttosto bassa sull'orizzonte.
Almeno un link alla pagina di Wikipedia che la descrive:
https://it.wikipedia.org/wiki/Unicorno_(costellazione)
Forse l'ho già detto, ma le pagine dedicate alle costellazioni e, più in generale, all'astronomia su Wikipedia in lingua italiana sono mediamente di ottima qualità. Grazie a vari contributori esperti o appassionati "del ramo"
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
Andando a leggere la pagina di Wikipedia dedicata alla costellazione dell'Unicorno, ho scoperto che la stella più luminosa è una stella tripla.
Se qualcuno volesse vedere per lo meno una stella doppia, ne segnalo due facili:
Mizar, la stella al centro del timone del "grande carro", col suo compagno Alcor
https://it.wikipedia.org/wiki/Mizar
epsilon Lyrae, facilissima da vedere anche semplicemente con un paio di binocoli (poi, in realtà, è una stella quadrupla)
https://it.wikipedia.org/wiki/Epsilon_Lyrae
Se qualcuno volesse vedere per lo meno una stella doppia, ne segnalo due facili:
Mizar, la stella al centro del timone del "grande carro", col suo compagno Alcor
https://it.wikipedia.org/wiki/Mizar
epsilon Lyrae, facilissima da vedere anche semplicemente con un paio di binocoli (poi, in realtà, è una stella quadrupla)
https://it.wikipedia.org/wiki/Epsilon_Lyrae
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Ferri di cavallo in cielo
3753 Cruithne
Mi sa che non dice un granché questo "titolo" del post. Magari, a chi mastica un po' di astronomia, il numeretto prima di un nome strano potrebbe far pensare ad un asteroide. Azzeccato!
Però si tratta di un asteroide un po' speciale. Giracchia a modo suo attorno alla Terra, per cui c'è chi lo chiama "seconda Luna".
Ma la cosa più curiosa, e la ragione per cui vale la pena parlarne qui, è che la sua orbita è a ferro di cavallo!. Tutti siamo abituati ad orbite che sono "sezioni coniche*", soprattutto ellissi, più o meno eccentriche. Quindi questo è veramente molto, ma molto, anomalo. In estrema sintesi dipende dall'attrazione esercitata dalla Terra, che "complica" l'orbita in modo da farla rendere proprio a forma di ferro di cavallo.
Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/3753_Cruithne
https://it.wikipedia.org/wiki/Orbita_a_ferro_di_cavallo
Metto qui una foto tratta dalla seconda pagina di Wikipedia qui citata:
* una legge di Keplero, a sua volta derivante dalla "legge di gravitazione universale" di Newton
Mi sa che non dice un granché questo "titolo" del post. Magari, a chi mastica un po' di astronomia, il numeretto prima di un nome strano potrebbe far pensare ad un asteroide. Azzeccato!
Però si tratta di un asteroide un po' speciale. Giracchia a modo suo attorno alla Terra, per cui c'è chi lo chiama "seconda Luna".
Ma la cosa più curiosa, e la ragione per cui vale la pena parlarne qui, è che la sua orbita è a ferro di cavallo!. Tutti siamo abituati ad orbite che sono "sezioni coniche*", soprattutto ellissi, più o meno eccentriche. Quindi questo è veramente molto, ma molto, anomalo. In estrema sintesi dipende dall'attrazione esercitata dalla Terra, che "complica" l'orbita in modo da farla rendere proprio a forma di ferro di cavallo.
Per saperne di più:
https://it.wikipedia.org/wiki/3753_Cruithne
https://it.wikipedia.org/wiki/Orbita_a_ferro_di_cavallo
Metto qui una foto tratta dalla seconda pagina di Wikipedia qui citata:
* una legge di Keplero, a sua volta derivante dalla "legge di gravitazione universale" di Newton
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da "Uranometria" di Johann Bayer
Ogni tanto facebook si ricorda che seguo Stephen Ellcock(*) e mi fa vedere un suo post.
Ecco qui un suo post interessante per questo thread:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10152373815210337&type=3
In particolare, le carte delle costellazioni Equuleus e Pegasus
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10152373815790337&set=a.10152373815210337
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10152373820320337&set=a.10152373815210337
Ecco qui direttamente l'immagine di Pegaso:
(*) se qualcuno vuole dare un'occhiata, questa è la sua pagina. Credo che meriti una visita
https://www.facebook.com/stephen.ellcock
Ecco qui un suo post interessante per questo thread:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10152373815210337&type=3
In particolare, le carte delle costellazioni Equuleus e Pegasus
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10152373815790337&set=a.10152373815210337
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10152373820320337&set=a.10152373815210337
Ecco qui direttamente l'immagine di Pegaso:
(*) se qualcuno vuole dare un'occhiata, questa è la sua pagina. Credo che meriti una visita
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Re: Cavalli e affini nel cielo notturno
La nebulosa "testa di cavallo".
Scrivevo, nel post di apertura:
Ecco una immagine:
HorseHeadNebula
ce ne sono di migliori, ma il bello di questa immagine "amatoriale" è che da proprio l'idea della testa di cavallo, impressione che è meno intensa se la foto è molto più dettagliata. Chi è interessato può dare un'occhiata qui:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/5c/HorseHeadNebula.jpg
ma per qualche motivo le immagini non sono più raggiungibili.
Le immagini, se a qualcuno interessa, si trovano qui:
https://en.wikipedia.org/wiki/Horsehead_Nebula
In realtà volevo postare un'immagine da "presa in giro" riferita al nuovo telescopio Webb.
Son lì tutti a dire che con questo nuovo telescopio le immagini sono molto più ricche di dettagli(*) e, infatti:
(*) con la conseguenza già menzionata, cioè che, magari, a una maggiore dettaglio corrisponde un minore effetto suggestivo (succede già con il telescopio Hubble, e proprio con la "testa di cavallo")
Scrivevo, nel post di apertura:
Ecco una immagine:
HorseHeadNebula
ce ne sono di migliori, ma il bello di questa immagine "amatoriale" è che da proprio l'idea della testa di cavallo, impressione che è meno intensa se la foto è molto più dettagliata. Chi è interessato può dare un'occhiata qui:
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/5/5c/HorseHeadNebula.jpg
ma per qualche motivo le immagini non sono più raggiungibili.
Le immagini, se a qualcuno interessa, si trovano qui:
https://en.wikipedia.org/wiki/Horsehead_Nebula
In realtà volevo postare un'immagine da "presa in giro" riferita al nuovo telescopio Webb.
Son lì tutti a dire che con questo nuovo telescopio le immagini sono molto più ricche di dettagli(*) e, infatti:
(*) con la conseguenza già menzionata, cioè che, magari, a una maggiore dettaglio corrisponde un minore effetto suggestivo (succede già con il telescopio Hubble, e proprio con la "testa di cavallo")
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