Compravendita (di cavalli, e di cosa, sennò?)

Pensavo di raccogliere in questo thread considerazioni relative alla compravendita dei cavalli. Se ci sono altri post rilevanti per l'oggetto di discussione, verranno linkati, proprio per la caratteristica che dovrebbe avere questa "discussione". Si parla di aspetti normativi, non di considerazioni (pure rilevanti!) come quelle discusse ad esempio qui:
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t742-acquisto-primo-cavallo

Mi è venuto voglia di scrivere questo post avendo visto su facebook due brevi filmati nei quali Marianna Garrona ("Diritto Equestre") perla rispettivamente di "visita di compravendita" e "compravendita di cavalli". Nel secondo video fa riferimento esplicito a una "novità" di carattere normativo che può avere un certo rilievo.

Per ora metto solo i link ai video.

Visita di compravendita.
Ovviamente il veterinario, come viene detto, viene scelto dal compratore! Poi, esperienza personale, chi fa le visite di compravendita per noi lascia un foglio dove c'è una sorta di descrizione analitica dello stato del cavallo, con giudizio sintetico finale.
Ecco il video:
https://www.facebook.com/StudioLegaleGarrone/videos/334665118601277/

Compravendita. Ricordo che la prima volta che seppi di questa normativa menzionata da Garrone, fu perché ce ne parlò (in occasione di una visita veterinaria presso la nostra scuderia) Alessandro Centinaio, recentemente scomparso.
https://www.facebook.com/StudioLegaleGarrone/videos/382572093257009

Caspita
Garantire l'idoneità una brutta storia perché nella "resa" e nel comportamento del cavallo giocano tante variabili
In primis il cavaliere ma anche, secondo me, il tipo di gestione complessivo, l'ambiente, l'adattamento " "sociale"
Dovere rispondere , per anche fosse solo un anno , dell'idoneità di un animale mi pare quasi una follia

Bisogna vedere se qualcuno mette per iscritto che "il cavallo fa le 140" (o altro numero).
Anche perché è più che evidente che il risultato non dipende solo dal cavallo.

Di solito, quando i nostri istruttori parlano con commercianti o con loro colleghi, gli viene detto "questo è un cavallo da...". Ma tanto poi il cavallo viene provato, etc. Ma qui stiamo parlando di discorsi tra "pari", ovvero professionisti da entrambe le parti.

Quei pochi casi in cui si è venduto un cavallo a un nostro allievo, non c'era bisogno di fare affermazioni così "compromettenti": uno l'aveva potuto osservare, montare, etc. Se ci fosse da vendere un cavallo ad un "esterno", non credo proprio che ci si azzarderebbe a fare affermazioni così pericolose. E, tutto sommato, insensate

Anche tra professionisti , secondo me, è la stessa cosa
Ci sono cavalli che indubbiamente arrivano a certi livelli poi cambiano cavaliere e quei livelli se li scordano
Guarda, per dire, Totilas

Certo, ma io intendevo dire un'altra cosa. Se un istruttore cerca un cavallo per un allievo, se si rivolge a un professionista, di solito gli chiede "un cavallo da brevetto" o "un cavallo per fare le 100 con un poco più che principiante", etc... Perché? Perché sta cercando un cavallo con determinate qualità per una persona di cui conosce abbastanza bene le capacità. E l'altro gli risponde. Però sanno benissimo tutte e due le parti che si tratta di una valutazione di massima. E poi il binomio si mette alla prova, prima di concludere.

Questo si, ovvio, è la prassi
Forse ad altri ed alti livelli le cose vanno diversamente

Interessante.. io posso portare la mia esperienza nell'ambito "ludico ricreativo" non in quello sportivo agonistico, penso che i due settori siano molto diversi, se in quello sportivo ci possono essere titoli e risultati "misurati" in competizioni fatte, per quello più amatoriale non c'è che da affidarsi all'esperienza per valutare se il cavallo possa rispondere alle esigenze del cavaliere e se i due siano compatibili.
Visita di compravendita assolutamente sì, fatta da un veterinario di fiducia, io per la mia scelsi il meno "gentile" quello che dice tutto quello che vede senza filtri, un professionista schietto e onesto. Meglio avere subito una brutta notizia piuttosto che trovare sorprese lungo la strada. E verifica della compatibilità con prova magari lunga, e con il parere terzo di un cavaliere esperto ( se non c'è un istruttore) io ci aggiungerei anche una guardatina dal maniscalco/pareggiatore.. tanto per .
per quanto riguarda la responsabilità postuma .. non credo sia praticabile nel mio ambito, troppe variabili come dice Blues ... un buon cavallo può diventare difficile e viceversa se messo nelle condizioni sbagliate.

Sembra che siamo tutti perplessi su queste "garanzie", stile elettrodomestico. D'altronde, Garrone ha fatto notare che questo aspetto (ovvero l'applicazione al commercio di animali vivi) non era obbligatorio nel recepimento della direttiva europea.
A volte capita di trovare qualcuno più realista del re.

Una considerazione riguardante l'acquisto di cavalli sportivi.

Ormai sono disponibili, in Italia e all'estero, dei database che raccolgono i risultati sportivi ottenuti da un cavallo. Mentre è facile verificarlo per le gare in Italia, può essere più complicato recuperare queste informazioni per l'estero. Ma molto spesso la ricerca dà soddisfazione. Dipende anche dal nome del cavallo: per nomi troppo comuni può esserci evidentemente un gran rischio di omonimie. Anche solo conoscere la data di nascita può essere molto utile.

Facendo questa ricerca preliminare magari ci si accorge che il fantastico cavallo dalle potenzialità quasi sconfinate ha ottenuto risultati deludenti. E forse è per questo che si sta cercando di sbolognarlo all'estero