Santoni, guaritori, telepatici, maghi, ciarlatani...

Visto che...
- c'è una porzione non trascurabile di persone che "crede" nell'omeopatia
- idem per quanto riguarda "credere" in oroscopi, maghi,
- i no-vax, in particolare quelli che dicono che è un siero sperimentale, o che c'è dentro di tutto (forse anche una lavatrice)
Ci possiamo forse stupire che non ci sia lo stesso una quota significativa di persone che ricorre a "guaritori" un po' strani, per quanto riguarda i propri cavalli?
Ho recentemente saputo che c'è chi interviene persino con la telepatia!

Vogliamo parlarne?

Penso sia evidente dalle poche righe sopra quale sia il mio punto di vista, ma sono disposto a discuterne pacatamente. Magari può venir fuori qualcosa di interessante

Parere peraltro abbastanza in linea con il mio.

Spiego volentieri qui un po’ meglio la mia visione (non la Bibbia): secondo me c’è un legame molto evidente tra corpo, mente ed emozioni. Uno può fare la stessa cosa, ma con atteggiamenti diversi (i “santoni” usano il termine “energia”, che direi che rende l’idea, per quanto non si tratti certo della grandezza fisica) e chi riceve/subisce determinate azioni le può percepire in modo diverso ed avere di conseguenza uno stato emotivo differente.
Se parliamo di mente beh, il placebo non lo trovo tanto una cavolata, penso renda molto bene l’idea di quante potenzialità abbia la nostra mente che è comunque una centrale chimica, a ben vedere.

In conclusione: ci sono cose che possono “funzionare” per i più svariati motivi, che non coinvolgono solo la sostanza usata (parlando di medicina), ma anche una pluralità di fattori. Basti pensare al test in doppio cieco e a come viene condotto. Si valuta l’efficacia della sostanza a prescindere dalla consapevolezza del medico e del paziente di ciò che stanno somministrando.

Se parliamo di cavalli, loro sono estremamente sensibili nel percepire i nostri stati d’animo e capirete il senso di ciò che ho scritto sopra.

C’è chi sfruttando questi aspetti riesce ad aiutare in qualche modo …

Quello che mi chiedo e NON mi posso spiegare in alcun modo è come sia possibile lavorare solo guardando una foto.

Senza voler alimentare polemiche posso darti la "spiegazione" che sottende la paventata possibilità di lavorare a distanza.
Prendi le mie parole come quello che io ho capito, non come verità assoluta .. nel senso che i miei studi e le mie personali ricerche restano finalizzate a migliorare la mia vita e quella di chi mi circonda se lo vuole, senza alcuna finalità professionale e simile pertanto hanno il limite di restare legate alla mia esperienza personale.
Questa premessa per partire "con il piede giusto" alla fine del confronto io mi terrò le mie "idee/conoscenze/credenze" e chiunque legge le proprie, senza che per questo si debba modificare l'opinione personale circa la persona che scrive. dico questo perchè spesso i fraintendimenti sfociano in lunghissimi quanto inutili post.

ok .. in due parole ciò che permette ad alcuni soggetti il "lavoro a distanza" è legato al concetto di "campo quantico" .. nell'infinitamente piccolo esiste una rete, un tessuto di energie che collega tutto, per questa rete viaggiano le informazioni, quelle che possiamo sentire, vedere, odorare ecc ma anche molte molte altre in campi più sottili.
Oggi non abbiamo strumenti per misurare questa rete, tuttavia alcuni esperimenti sono stati fatti, e l'entanglement sta diventando una questione discussa in sedi scientifiche.

Scusate ma io ho una formazione scientifica, come Hobbes, Adele e altri utenti e mi chiedo come sia possibile credere in qualcosa che non è dimostrabile scientificamente e neppure è misurabile. Se mi dite che siamo nel campo della fede, della religione, della speculazione filosofica allora ok mi va bene tutto ma non si può dire che qualcosa ha un determinato effetto senza una prova scientifica (esperimenti in doppio cieco come citava Adele, risultati riproducibile e misurabili ecc.). Ovviamente non ha senso dire che a me/lui/loro/cuggggino/ internet ecc.ha funzionato.
Senza alcuna polemica eh, mi limito ad esprimere il mio pensiero.

Ok, premetto di avere delle basi di meccanica quantistica grazie agli studi che ho seguito … E ho spulciato un po’ il fenomeno di entanglement per capirne di più.
La mia conclusione? Si applica ad oggetti ben piccoli come possono essere atomi, oppure (dando per vere le fonti da me trovate) oggetti di dimensione massima 1mm.
Stento davvero a credere che possa applicarsi ad oggetti più grandi e a maggior ragione ad organismi più complessi.

Io la mia cavalla l'ho curata anche con terapie alternative (ma sempre in affiancamento alla medicina tradizionale, mai in sostituzione) come l'osteopatia e l'agopuntura.
L'osteopatia l'ho provata anche su me stessa e ne ho sempre tratto grande beneficio ( parlo di semplici dolori muscolari dovuti da posture scorrette e contrazioni muscolari da nervosismo), l'agopuntura invece non l'ho mai testata.
Sta di fatto che la nostra cavalla ha sempre apprezzato molto entrambi i trattamenti e ha sempre avuto dei miglioramenti dopo .....e per un animale non so fino a che punto si può parlare di effetto placebo...
naturalmente non curerei nessun animale solo con queste terapie, si tratta solo di un supporto alla medicina tradizionale

Io posso solo parlare delle mie esperienze dirette: anche io come Anna faccio ricorso all'osteopatia e mi aiuta parecchio con la schiena. L'agopuntura la uso su uno dei cani su consiglio del veterinario, in aggiunta alla terapia tradizionale e mi sembra che ne abbia beneficio. Per i cavalli uso la fitoterapia con buoni risultati da anni, certo non la userei mai in sostituzione di un antibiotico per dire ma funziona bene sia a supporto delle terapie tradizionali che per piccole magagne/problemini cronici. Riguardo alle cure a distanza le mie esperienze sono due, una la famosa volta che ho sentito morire Chico a distanza ma lì possiamo anche spiegarlo con il forte legame emotivo che avevo con lui forse? La seconda è stata con un famoso veterinario naturopata che avevo contattato per curare Ciri dai suoi problemi respiratori (il cavallo ha la COPD), devo dire che le.sue cure fitoterapiche avevano funzionato molto bene - con riscontro anche del veterinario tradizionale.prima e dopo la cura . Una sera il cavallo aveva una brutta crisi respiratoria, ho chiamato il vet per sapere se dovevo/potevo fargli il cortisone anche se faceva la sua cura, lui mi ha detto di non preoccuparmi, di andare a casa e di tornare dal cavallo dopo 40 minuti....40 minuti dopo sono tornata da Ciro e ....crisi scomparsa....ouf... Come uno shot di cortisone. Il veterinario in questione era a 300 km di distanza e nessuno è intervenuto sul cavallo in alcun altro modo (non c'era nessun altro a parte me). Ho chiamato il vet per dirgli che il cavallo stava bene e lui mi ha risposto "Certo che sì". Quindi boh, tralasciando quelli che telepaticamente ti dicono se il cavallo preferisce il sottosella rosa o verde (che detto per inciso se fregano i gonzi su ste robe qua fanno anche bene) secondo me ci sono persone effettivamente dotate di qualcosa di particolare. Ah lo stesso veterinario un giorno era venuto a visitare Ciro, io come al solito ero in ritardo per cui mi ero fiondata fuori dall'ufficio ed ero corsa in maneggio senza mangiare. Quando è arrivato pochi minuti dopo mi stringe la mano e mi fa: guarda che potevi anche tardare 10 minuti, non si fa così, un sacco vuoto non sta in piedi, devi mangiare!

Stiamo pur sempre parlando di professionisti arrivati a visitare il cavallo, in presenza.

Sfato anche il mito sul discorso fitoterapia: non sono cure alternative, ma principi attivi a tutti gli effetti, anche i farmaci di sintesi partono da sostanze naturali spesso e volentieri. Trovo che talvolta sia meglio diciamo l’erbetta, perché simula un po’ il modo di curarsi in natura del cavallo (se ha la fortuna di trovare la pianta giusta) ed è solitamente tollerata bene se non meglio del farmaco sintetico.

Sì sì assolutamente, veterinario laureato e certificato, solo specializzato in quella branca lì.

Attenzione che la fitoterapia non ha nulla a che vedere con le cosiddette "terapie alternative"! Che le piante abbiano proprietà terapeutiche è scientificamente provato, all'università infatti si insegna la farmacognosia, sappiamo esattamente quali sono i principi attivi delle varie piante elencate nella farmacopea, in quali parti della pianta si trovano, i dosaggi terapeutici, i meccanismi d'azione, proprio come i farmaci di sintesi. Non dimentichiamoci che molti farmaci (adesso prodotti industrialmente) inizialmente venivano estratti dalle piante: acido acetilsalicilico, digitale, d-tubocurarina, bromelina, ecc ecc ecc.

Assolutamente! Ma resta il fatto che il naturopata ha fatto qualcosa a distanza quella sera.... Reiki? Energia? Chissà. Però ha funzionato

Io direi che sapeva esattamente l’effetto delle erbe … E ha suggerito di aspettare.
Lo so, sono cinica e antipatica.

Beh se era un veterinario evidentemente sapeva come utilizzare la fitoterapia, non c'è nulla di magico, sempre scienza è, ovviamente se si parla di professionisti veri che ricorrono alla fitoterapia che, ripeto, non ha niente a che vedere con telepatia, flussi di energia e altre cose alternative. Adele ha detto bene.
Aggiungo che, dire "a me ha funzionato" o ha funzionato a tizio o Caio non ha alcun significato, siamo nel campo dell'aneddotica, ci vuole ben altro per sostenere l'efficacia di una terapia (dati numerici importanti e concordanti, riproducibilità degli esperimenti, revisione dei dati da parte di pari esperti). Se poi qualcuno presentasse una documentazione del genere per una terapia "alternativa" credo che saremmo tutti felici di avere a disposizione un'altra arma.

Dici Adele? Può essere ma la terapia era quella che il cavallo seguiva ormai da quasi un mese e non mi ha detto di aggiungere nulla quella sera li' comunque....misteri! Il cavallo è stato meglio e tanto basta . Mi sono dimenticata di dire che invece con l'omeopatia risultati pessimi. Premesso che io già ero scetticissima perché non ci vedo proprio nulla di scientificamente basato, mi ero fatta convincere da una mia amica di provare questa veterinaria omeopata. Ora, la dottoressa in questione è docente universitaria, una persona tra l'altro squisita e competente ma le palline di zucchero hanno funzionato da palline di zucchero cercavo un'alternativa perché la cura del naturopata era stata pazzesca ma era carissima, alla.fine del primo ciclo con quello che avevo speso avrei potuto comprare un altro cavallo ed era per me impensabile portarla avanti sempre. Per fortuna alla fine ho trovato una quadra tra cicli di terapia tradizionale e fitoterapia a supporto

Non c'è nulla di magico, infatti (cito Milla ma è una considerazione che sento spesso) non si tratta di magia, nè di mistero, solo forse di qualche cosa che ancora non conosciamo, alcune persone (come il veterinario di Cilla) dimostrano una innata (o ricercata attraverso anni di studio e addestramento .. bisognerebbe chiedere) capacità di utilizzare queste informazioni e di agire consapevolmente su queste frequenze.
Blackhorse ha scritto una frase che condivido (nell'argomento "pipì") estrapolo e spero non se ne offenderà: "non tutto è capibile... potremmo cadere nella negazione per mancanza di conoscenza" (ho prenotato il libro in biblioteca, grazie del consiglio!)
Ecco per la mia esperienza, ho frequentato per molti anni la solida e dimostrabilissima signora scienza, ma quando ti rendi conto che mancano dei tasselli? che ciò che Sei non coincide con ciò che sai? ecco lì entra il "dubbio" allora forse non si tratta di giusto o sbagliato, ma solo di noto e non (ancora) noto.

Condivido, infatti ho scritto che, qualora venisse dimostrata scientificamente la validità di un trattamento alternativo, sarei felice di avere a disposizione un' ulteriore opzione terapeutica. Credo che qualunque scienziato degno di questo nome sia sempre aperto alle nuove scoperte e conoscenze.

Cilla ha scritto:Dici Adele? Può essere ma la terapia era quella che il cavallo seguiva ormai da quasi un mese e non mi ha detto di aggiungere nulla quella sera li' comunque....misteri! Il cavallo è stato meglio e tanto basta . Mi sono dimenticata di dire che invece con l'omeopatia risultati pessimi. Premesso che io già ero scetticissima perché non ci vedo proprio nulla di scientificamente basato, mi ero fatta convincere da una mia amica di provare questa veterinaria omeopata. Ora, la dottoressa in questione è docente universitaria, una persona tra l'altro squisita e competente ma le palline di zucchero hanno funzionato da palline di zucchero cercavo un'alternativa perché la cura del naturopata era stata pazzesca ma era carissima, alla.fine del primo ciclo con quello che avevo speso avrei potuto comprare un altro cavallo ed era per me impensabile portarla avanti sempre. Per fortuna alla fine ho trovato una quadra tra cicli di terapia tradizionale e fitoterapia a supporto

Sinceramente trovo che una certa sensibilità quel vet ce l’abbia. Non so se sia sufficiente a giustificare tutta una serie di pratiche, ma non posso negarlo …
La mia avrebbe dovuto farmi tripli caziatoni per non aver mangiato allora

Omeopatia è un’altra cosa che per quanto mi riguarda non ha alcun senso.

Basta sapere della chimica di base e aver voglia di fare due conti, ci si arriva facilmente al perché. Va anche detto che … Priva di effetti collaterali non direi, usatela con un paziente diabetico e poi venitelo a raccontare …
Se proprio dovessi spezzare una lancia a favore, la spiego col placebo, da intendersi non come “baggianate” ma come “potere della nostra mente di guarire il nostro corpo”.

Intervengo a caso a  mano a mano che leggo
Io sono una scettica di base, non ho fedi o religioni, non ho mai certezze, quando ascolto due campane mi pare che in ogni campana abbia la sua parte di ragione
Detto questo ... io ho "sentito" che per il mio cane c'era qualcosa che non andava
Lui stava benissimo, niente che potesse far pensare a nulla...eppure io , ad un certo punto, ogni sera lo salutavo in maniera diversa... non so come spiegare... due baci in più, una specie di struggimento che non avevo mai avuto prima, lo salutavo come se dovessimo separarci per chissà  quanto
Non è  passato molto tempo e lui una mattina, in cinque minuti se ne è  andato
Non chiedetemi una ragione perché  non me la sono data quando , a posteri, mi è  venuto in mente " come" lo salutavo la sera

Riguardo l'energia: con i cavalli è  facilmente dimostrabile
Sapendola modulare io riesco a far partire un cavallo al galoppo o fermarli al passo senza l'uso di attrezzi
I miei allievi no
Alcuni stanno imparando a sapere di averla e di poterla usare
Altre volte non riesco nemmeno ad avere relazione con loro perché loro ( i cavalli) sono riluttanti nei miei confronti e sono giorni in cui magari sono di cattivo umore ( per esprimerci in linguaggio umano..  forse è  energia poco positiva.. non so)
I cavalli sono ottimi intenditori di energie , o chiamatele come volete, positive, negative, minacciose o pacifiche

Io ancora non so se chiamarla energia, anche se sicuramente qualcosa esiste. Lavoro in libertà da terra a mia volta e mi chiedo come una semplice azione fisica molto discreta possa avere così tanto effetto sulla cavalla, non devo fare molto. Lei, dopo essersi minimamente sfogata, sta in circolo. Va anche detto che il nostro stato emotivo è ben percepiti dai cavalli, tutti sanno che capiscono quando abbiamo paura, perché non dovrebbero percepire altre emozioni? Però ecco, questo è possibile quando sono vicina a lei e non diversamente.

Mi fa piacere vedere che questo thread è ben vivo e (per ora...) senza litigate.

Due piccoli commenti, in attesa di avere tempo per qualcosa di più sostanzioso.

1. Gli UFO esistono. Così come i "fenomeni paranormali". Molto semplicemente e anche banalmente perché è normale trovarsi di fronte a fenomeni ai quali non siamo in grado di offrire spiegazioni sulla base delle nostre conoscenza attuali (in particolare, scientifiche). Però dall'altro canto non è stato mai provato che un UFO fosse un "disco volante con omini verdi sopra", né che qualche fenomeno paranormale mostri l'esistenza di qualche pezzo della scienza di tipo nuovo

2. La comprensione di fenomeni anomali può essere difficile. Anche perché a volte c'è dietro chi mente, consapevolmente (e, spesso, guarda caso, dalle menzogne riceve un tornaconto). Oppure uno "mente" senza sapere di mentire. Uno degli esempi più eclatanti riguarda proprio i cavalli: mi riferisco al caso di "clever Hans(*)". E, notare, la scoperta di cosa stesse davvero succedendo, non è venuta dagli esperti scientifici ma dall'ostinazione di uno psicologo. Ricordo anche l'operato importantissimo di Randi, smascheratore di una pletora di imbroglioni (consiglio vivamente la lettura della pagina dedicata a lui sulla wiki inglese, che mostra come sia tortuosa la strada che porta a smascherare gli imbroglioni)

(*)
https://vivere-il-cavallo.forumattivo.com/t141-cavalli-e-scienza-clever-hans

Trovo particolarmente interessante il discorso dell' energia/percezione delle emozioni o come vogliamo chiamarla.
Premesso che i cavalli, in quanto prede, sono estremamente sensibili ai nostri, anche minimi, segnali corporei ho notato che, spesso, quando io pensavo di "non fare niente" in realtà, inconsapevolmente, qualcosa facevo. Semplifico e banalizzo per farmi capire: io penso "galoppo" e la cavalla parte al galoppo, penso "alt" e lei si ferma, ovviamente non c'è nulla di magico o telepatico in questo ma sicuramente, nel momento in cui io penso "galoppo" il mio corpo dà impercettibili segnali o fa micro movimenti che la cavalla capisce e percepisce benissimo. Quello che accadeva con clever Hans praticamente.

Milla, concordo ed infatti ogni stato emotivo o cambiamento od alterazione dello stesso ha grandi ripercussioni, ad esempio, nel lavoro a terra
Quanta percezione di "energia" o atteggiamenti del corpo c'è negli animali? Nel caso dei cavalli nelle prede?
A me vengono sempre in mente i documentari dove vedi le zebre che pascolano tranquille mentre un gruppo di leoni passa loro accanto in un momento in cui non sono interessati alla caccia
Caspita! Non alzano nemmeno la testa dall'erba
Percepiscono energia? Leggono il corpo?

La comunicazione è "portata" per il 7 % dal verbale , per il 38% dal para-verbale e per il 55% dal non-verbale. Questo tra gli umani, tra i cavalli probabilmente il 7% scende a 0% dato che il contenuto di ciò che diciamo al cavallo ( ma anche al cane/gatto ecc) probabilmente non "arriva" nulla.
Detto ciò, abbiamo credo tutti sperimentato in prima persona come il nostro cavallo spesso ci legga nella mente, questo perchè ci legge nella nostra totalità, anche energetica. Il gatto si poggia dove sentiamo dolore.. mai capitato? e come lo sa? è evidente che hanno accesso ad informazioni cui noi non accediamo.
Ma se ci sono per loro, magari le possiamo imparare a distinguere ed utilizzare anche noi, o no?

nefferit ha scritto:
...
entanglement
...

Tanto ti dovevo (NB: l'immagine non l'ho cercata, mi è arrivata via fb):