Doppia longia e redini lunghe

Dopo il fermo imposto dal Covid, finalmente i proprietari possono di nuovo recarsi in maneggio per curare i propri cavalli.
Si può montare, non si può montare, si può montare in campo, no, solo in passeggiata. ..un pò di confusione c'è,  in certe regioni certe cose sono ammesse, in altre no....

Comunque,  dopo questo fermo, a meno che i gestori del centro non si siano accupati di far muovere regolarmente il cavallo mantenendo la muscolatura al top, io non monterei subito.....un pò di lavoro alla doppia longia, un pò di redini lunghe e ci si rimette in carreggiata.

Mi è capitato sotto mano questo video del 2009...un bel pomeriggio trascorso con il mio caro amico, il M.llo Giuliano Silvi, e un giovane Prince...



Era appunto il 2009, ancora non sapevo quanto mi sarebbero stati utili tutti i suoi preziosi consigli nel futuro....di li a poco infatti , iniziò l'avventura del Progetto Save The Working Horse: km e km a piedi a redini lunghe e tanti tanti tanti scarponcini consumati...

Il mio per fortuna è stato ginnasticato regolarmente e mercoledì l'ho ritrovato, dopo 2 mesi, in forma strepitosa. Non abbiamo fatto nulla, ho solo goduto della sua compagnia che per due mesi ho praticamente sognato di notte, ma appena tornerò in maneggio riprenderò il lavoro alle redini lunghe. Potrei montare ma nonostante lui sia stato tenuto in allenamento vorrei riprendere comunque con gradualità quindi lavoro a terra per un pochino in modo da riprendere anche la relazione
E poi il lavoro a redini lunghe lo adoro come adoro tutto il lavoro a terra.
Bel video Micky!! Quanti anni ha ora Prince?

Prince è nato nel 2003, ora siamo a quota 17....come passa veloce il tempo

Nel video si vede un lavoro di base alla doppia longia, nessun carrucolamento, attacco basso e diretto. L'ideale per un giovane cavallo.

Il bello della doppia longia è che ti godi tutto il bello del movimento del cavallo e lo vedi cambiare. Quando si monta, si "sente", ma non si vede.
Alla doppia longia Prince ha acquistato equilibrio e quindi leggerezza, ha imparato a galoppare corto corto, partire al galoppo da passo, da fermo e dai passi indietro.

Anche il lavoro alle redini lunghe e nei pochi momenti "a pied", è a livello base: attacco basso e diretto, che consente di controllare bene il posteriore, stare poco sulla pista, eseguire molte figure, effettuare transizioni.

Poi ovviamente siamo andati avanti: attacco diretto ma alto, molto più "a pied", esercizi complessi, imparare ad andare dritto.....e infine si arriva all'erice e al tronco....ecco, con il tronco attaccato, si possono fare tanti bei giochini...

Molto interessante, grazie!
Quanto lavoro io alle redini lunghe attacco più alto invece, chiedendo sempre transizioni figure e andature riunite. E mi posiziono al posteriore, all'altezza del chiappone per intenderci.
Mi piace Prince

Artax ha scritto:Molto interessante, grazie!
Quanto lavoro io alle redini lunghe attacco più alto invece,  chiedendo sempre transizioni figure e andature riunite. E mi posiziono al posteriore,  all'altezza del chiappone per intenderci.
Mi piace Prince

Si, l'attacco alto e diretto, è lo step successivo, così come il posizionarsi alla coscia come fai tu (travail a pied).
Con i puledri generalmente si inizia attaccando basso e stando dietro (travail a longue renes) perché in questo modo le redini fanno un "corridoio" ed è possibile avere il controllo sia del treno anteriore che di quello posteriore e si evita che il cavallo si giri su se stesso.
C'è ancora uno step, "travail en main", che io uso poco e niente, poiché visto che sono alta un metro e una banana, lo trovo scomodo (ci si posiziona all'altezza della regione delle cinghie) e poi non è funzionale al lavoro agricolo. L'ho visto praticare sovente da chi prepara cavalli in alta scuola.

Riassumendo, in base alla nostra posizione il lavoro a redini lunghe si distingue in: longue renes, a pied, en main.
Si sceglie cosa fare in base all'addestramento del cavallo e agli obiettivi da raggiungere.
Questo quando "si gioca", quando invece si lavora veramente....beh, li dipende da dove si lavora, il terreno, le pendenze, gli spazi, l'attrezzo attaccato al cavallo...

Esattamente Micky!
Il travail en main lo vedo usare anche io ma per quanto mi riguarda mi limito al travail a pied.
Lasciamo stare le altezze ah ah ah, non dico che la groppa mi copra del tutto ma ci manca davvero poco