Trotter e purosangue
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Trotter e purosangue
Approfitto della presenza di Nyna sul forum per domandarle come si fa ad insegnare a galoppare ad un trottatore convertito a sella.
Ci sono tecniche particolari?
Lo stesso discorso vale per qualche psi che ha difficoltà a prendere il galoppo per presa di equilibrio, cosa suggerisci?
Ci sono tecniche particolari?
Lo stesso discorso vale per qualche psi che ha difficoltà a prendere il galoppo per presa di equilibrio, cosa suggerisci?
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Trotter e purosangue
Ehhhhhh bella domanda
Partiamo dal presupposto che per quanto uno li possa addestrare bene, per loro galoppare sarà sempre difficile. Sono selezionati troppo bene. La loro morfologia è fatta per trottare.
Prima cisa bisogna capire se il cavallo ha corso tanto o meno. Se ha avuto una lunga carriera nel trotto, io non ci perderei nemmeno tempo. Se hanno corso poco o nulla, allora ci si può lavorare. Bisogna prima di tutto lavorarlo tantissimo al passo. I trottatori fanno pochissimo passo in ippodromo e bisogna insegnarglielo. Di solito hanno un passo affrettato e tendono ad ambiare se si sentono sotto pressione. Dopo di che alternare passo e trotto. Pochi tempi di trotto, moooooolto molto piano, cercando di evitare la tipica posizione da corsa con il collo rovesciato.
Una volta che hanno imparato a lavorare al passo bene e al trotto piano, si può cominciare a chiedere il galoppo. Meglio in un angolo del campo, e meglio dal passo. Si può provare a chiedere anche dal trotto ma stando bene attenti che il cavallo non cominci ad allungare il trotto, perché non partirà mai in quel modo. Non importa come chiediamo il trotto, va benissimo per perdita di equilibrio, la cisa più importante è non intervenire una volta che il cavallo parte. Accarezzarlo per tutto il tempo che mantiene il galoppo, che possono essere anche solo due tempi, e quando riprenderà il trotto, perché lo farà, rimetterlo il prima possibile al passo ma non accarezzarlo in quel momento.
Deve capire che il divieto di galoppare non esiste più, e che anzi, lo si gratifica quando lo fa.
Ci vuole tempo, tanto. E soprattutto tantissima pazienza. Ci possono volere mesi.
Soprattutto non bisogna incaponirsi a cercare di farli galoppare come un qualunque altro cavallo. Bisogna trovare il modo di farli stare comodi in un andatura che per loro non è naturale.
Partiamo dal presupposto che per quanto uno li possa addestrare bene, per loro galoppare sarà sempre difficile. Sono selezionati troppo bene. La loro morfologia è fatta per trottare.
Prima cisa bisogna capire se il cavallo ha corso tanto o meno. Se ha avuto una lunga carriera nel trotto, io non ci perderei nemmeno tempo. Se hanno corso poco o nulla, allora ci si può lavorare. Bisogna prima di tutto lavorarlo tantissimo al passo. I trottatori fanno pochissimo passo in ippodromo e bisogna insegnarglielo. Di solito hanno un passo affrettato e tendono ad ambiare se si sentono sotto pressione. Dopo di che alternare passo e trotto. Pochi tempi di trotto, moooooolto molto piano, cercando di evitare la tipica posizione da corsa con il collo rovesciato.
Una volta che hanno imparato a lavorare al passo bene e al trotto piano, si può cominciare a chiedere il galoppo. Meglio in un angolo del campo, e meglio dal passo. Si può provare a chiedere anche dal trotto ma stando bene attenti che il cavallo non cominci ad allungare il trotto, perché non partirà mai in quel modo. Non importa come chiediamo il trotto, va benissimo per perdita di equilibrio, la cisa più importante è non intervenire una volta che il cavallo parte. Accarezzarlo per tutto il tempo che mantiene il galoppo, che possono essere anche solo due tempi, e quando riprenderà il trotto, perché lo farà, rimetterlo il prima possibile al passo ma non accarezzarlo in quel momento.
Deve capire che il divieto di galoppare non esiste più, e che anzi, lo si gratifica quando lo fa.
Ci vuole tempo, tanto. E soprattutto tantissima pazienza. Ci possono volere mesi.
Soprattutto non bisogna incaponirsi a cercare di farli galoppare come un qualunque altro cavallo. Bisogna trovare il modo di farli stare comodi in un andatura che per loro non è naturale.
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Trotter e purosangue
Molto interessante Nyna.
Direi però che è un lavoro da professionisti o no?
Direi però che è un lavoro da professionisti o no?
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Trotter e purosangue
Dipende cosa intendi per professionista..
Comunque non penso, chiunque sappia montare bene può farlo. Oppure devi essere seguito da qualcuno che ti dice cosa fare. Ma no, non è così difficile come sembra
Comunque non penso, chiunque sappia montare bene può farlo. Oppure devi essere seguito da qualcuno che ti dice cosa fare. Ma no, non è così difficile come sembra
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Trotter e purosangue
Per quanto riguarda il purosangue invece la maniera che trovo più semplice sono i passi indietro.
Passo (o trotto), alta, tre passi indietro e subito galoppo. Dopo pochi tempi di galoppo di nuovo alt, passi indietro e galoppo! Un galoppo bello in avanti ecco
Di solito bastano poche ripetizioni e il cavallo diventa super reattivo e si mette da solo in equilibrio per partire al galoppo dopo l alt.
Passo (o trotto), alta, tre passi indietro e subito galoppo. Dopo pochi tempi di galoppo di nuovo alt, passi indietro e galoppo! Un galoppo bello in avanti ecco
Di solito bastano poche ripetizioni e il cavallo diventa super reattivo e si mette da solo in equilibrio per partire al galoppo dopo l alt.
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Trotter e purosangue
Grazie Nyna, io passo regolarmente tutte i tuoi consigli agli interessati.
Per istinto io lavorerei facendo fare poche falcate di galoppo per evitare che il cavallo si scaldi e poi lo rimetterei al trotto o al passo o addirittura farei piede a terra per premiarlo, non mi pare una buona idea farlo galoppare a lungo perché se poi si eccita troppo magari tocca litigarci e viene fuori un pasticcio.
Con la mia (che spesso si scaldava troppo al galoppo ) ho fatto così ed ho risolto.
Sbaglio?
Per istinto io lavorerei facendo fare poche falcate di galoppo per evitare che il cavallo si scaldi e poi lo rimetterei al trotto o al passo o addirittura farei piede a terra per premiarlo, non mi pare una buona idea farlo galoppare a lungo perché se poi si eccita troppo magari tocca litigarci e viene fuori un pasticcio.
Con la mia (che spesso si scaldava troppo al galoppo ) ho fatto così ed ho risolto.
Sbaglio?
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Trotter e purosangue
No no. Non ho detto "a lungo" , ho detto "bello in avanti"
Il cavallo con questo tipo di lavoro si scalderà comunque, è questo che lo farà partire in equilibrio, si gonfierà e sarà in trepidazione per partire.. infatti bisogna smettere appena il cavallo ha recepito. Fare altro, un po di trotto, per esempio, rilassarlo e riprovare. Mano a mano si dovrebbe fare la richiesta sempre meno accentuata, fino ad arrivare a non fare i passi indietro e partire dall'alt.
Il cavallo con questo tipo di lavoro si scalderà comunque, è questo che lo farà partire in equilibrio, si gonfierà e sarà in trepidazione per partire.. infatti bisogna smettere appena il cavallo ha recepito. Fare altro, un po di trotto, per esempio, rilassarlo e riprovare. Mano a mano si dovrebbe fare la richiesta sempre meno accentuata, fino ad arrivare a non fare i passi indietro e partire dall'alt.
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Trotter e purosangue
ciao
io ho avuto qualche cavallo da trotto: tutti puledri che nn facevano i tempi, il mio problema principale era che inevitabilmente dopo un po tutti trafalcavano.
se uno non ha velleita sono eccezionali: non si muovono sotto la sella : stai seduto praticamente senza sentire nessuna oscillazione e lo tengono molto piu a lungo di un qualsiasi galoppo.
se uno vuole saltare molto basso: 80-90 cm sono anche li l ideale perche galoppando di trafalco arrivano sempre giusti.
per passeggiate li trovo ideali.
per farli rompere al galoppo...a meglio per farli trafalcare io usavo sempre il metodo del ballino di cui ho gia parlato.
ho avuto invece un trottatore montato francese: potenza strabiliante. saltatore infinito.
pero la mia esperienza si limita ad uno solo
ciao franco
io ho avuto qualche cavallo da trotto: tutti puledri che nn facevano i tempi, il mio problema principale era che inevitabilmente dopo un po tutti trafalcavano.
se uno non ha velleita sono eccezionali: non si muovono sotto la sella : stai seduto praticamente senza sentire nessuna oscillazione e lo tengono molto piu a lungo di un qualsiasi galoppo.
se uno vuole saltare molto basso: 80-90 cm sono anche li l ideale perche galoppando di trafalco arrivano sempre giusti.
per passeggiate li trovo ideali.
per farli rompere al galoppo...a meglio per farli trafalcare io usavo sempre il metodo del ballino di cui ho gia parlato.
ho avuto invece un trottatore montato francese: potenza strabiliante. saltatore infinito.
pero la mia esperienza si limita ad uno solo
ciao franco
franco sarti- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 09.01.20
Re: Trotter e purosangue
Mi colpite al cuore. Con il trotter Alì V vinsi il campionato invernale regionale piemontese 1977-78 al Caprilli di Pinerolo.
Un amico possedeva questo trottatore di altezza 1,60 circa che veniva montato dal figlio. Era un binomio vincente sulle 120- 130. Un giorno il ragazzo venne chiamato alle armi e benché anche il padre montasse mancava qualcuno che lo portasse in gara. Così mi venne chiesto di montarlo e di fare eventualmente qualche uscita. Ne facemmo una sola che andò molto bene. Questo nostro amico ( Giacomo, deceduto un mese fa) mi chiese se me la sentivo di partecipare al campionato piemontese. Essendo io minorenne occorreva il benestare del genitore. Chiedemmo così a mio padre che acconsentì ad una condizione. “Se si fa male il cavallo sono affari tuoi, se si fa male mio figlio sono affari miei” Lì per lì rimasi spiazzato, ma effettivamente trattandosi di un cavallo di un discreto valore e di un soggetto nevrile, preferì puntualizzare. Non solo fortunatamente non successe nulla, ma nelle quattro giornate del campionato facemmo tre primi e un secondo. Alla terza giornata il campionato era nostro. Il cavallo era infermabile, ma occorreva stargli bene assieme. Un cavallo che non amava il lavoro in piano, si indispettiva, galoppava e saltava ( non 80-90 cm, bei salti) . Non trafalcava quasi mai perché prendeva di suo un galoppo piuttosto sull’andare e, ovviamente non bisognava contrastarlo. Essendo piccolino in questo modo passava bene ostacoli anche impegnativi. Era svelto e facemmo delle belle tagliate e girate strette. Tra l’altro ero il concorrente più giovane, molti altri erano militari e professionisti. Sinceramente non avrei scommesso nemmeno un centesimo su me stesso, anche se un po’ ci credevo. Un bellissimo ricordo. Giacomo e la moglie mi accolsero a casa loro come un figlio. Il giorno prima della gara mangiavo e dormivo da loro per essere pronti e alzarci all’alba e partire per Pinerolo. Pochi oggi affiderebbero un cavallo così ad un ragazzo, grazie Giacomo.
Un amico possedeva questo trottatore di altezza 1,60 circa che veniva montato dal figlio. Era un binomio vincente sulle 120- 130. Un giorno il ragazzo venne chiamato alle armi e benché anche il padre montasse mancava qualcuno che lo portasse in gara. Così mi venne chiesto di montarlo e di fare eventualmente qualche uscita. Ne facemmo una sola che andò molto bene. Questo nostro amico ( Giacomo, deceduto un mese fa) mi chiese se me la sentivo di partecipare al campionato piemontese. Essendo io minorenne occorreva il benestare del genitore. Chiedemmo così a mio padre che acconsentì ad una condizione. “Se si fa male il cavallo sono affari tuoi, se si fa male mio figlio sono affari miei” Lì per lì rimasi spiazzato, ma effettivamente trattandosi di un cavallo di un discreto valore e di un soggetto nevrile, preferì puntualizzare. Non solo fortunatamente non successe nulla, ma nelle quattro giornate del campionato facemmo tre primi e un secondo. Alla terza giornata il campionato era nostro. Il cavallo era infermabile, ma occorreva stargli bene assieme. Un cavallo che non amava il lavoro in piano, si indispettiva, galoppava e saltava ( non 80-90 cm, bei salti) . Non trafalcava quasi mai perché prendeva di suo un galoppo piuttosto sull’andare e, ovviamente non bisognava contrastarlo. Essendo piccolino in questo modo passava bene ostacoli anche impegnativi. Era svelto e facemmo delle belle tagliate e girate strette. Tra l’altro ero il concorrente più giovane, molti altri erano militari e professionisti. Sinceramente non avrei scommesso nemmeno un centesimo su me stesso, anche se un po’ ci credevo. Un bellissimo ricordo. Giacomo e la moglie mi accolsero a casa loro come un figlio. Il giorno prima della gara mangiavo e dormivo da loro per essere pronti e alzarci all’alba e partire per Pinerolo. Pochi oggi affiderebbero un cavallo così ad un ragazzo, grazie Giacomo.
Re: Trotter e purosangue
hai mai montato un trottatore montato?
mi piacerebbe sentire la tua esperienza.
ciao franco
mi piacerebbe sentire la tua esperienza.
ciao franco
franco sarti- Messaggi : 142
Data d'iscrizione : 09.01.20
Re: Trotter e purosangue
Nyna scusa non mi sono spiegata.
Intendevo che, secondo me, per evitare che il cavallo si scaldi troppo al galoppo e ti porti via, sarebbe meglio fargli fare solo poche falcate di galoppo e poi fare altro e magari aumentare piano piano il tempo dedicato al galoppo.
Intendevo che, secondo me, per evitare che il cavallo si scaldi troppo al galoppo e ti porti via, sarebbe meglio fargli fare solo poche falcate di galoppo e poi fare altro e magari aumentare piano piano il tempo dedicato al galoppo.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Trotter e purosangue
franco sarti ha scritto:hai mai montato un trottatore montato?
mi piacerebbe sentire la tua esperienza.
ciao franco
Ciao se ti riferisci a me l'unico trottatore che ho montato è quello di cui ne ho parlato e qualche altro, ma mai ho provato montare un trottatore al trotto allungato in pista( penso tu intenda dire questo). Credo non sia facile !
Re: Trotter e purosangue
Si milla è quello che intendevo anche io.
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Trotter e purosangue
gi. Che bel racconto
_________________
Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.” (Jim Morrison)
blues- Messaggi : 2226
Data d'iscrizione : 11.07.19
Località : Dego (SV) - Loc. Carpezzo
Re: Trotter e purosangue
Un po' nostalgico, ma vero! Scusatemi se mi sono lasciato andare, ma per me è stata anche una strana coincidenza. Il fatto che si parli in questo forum e in questo preciso periodo di cavalli trottatori e, proprio ora che quest'uomo è appena mancato...... sono cose fanno pensare! Tornando al piccolo trottatore era un cavallo unico, e non solo per me !
Re: Trotter e purosangue
Perché scusarti?
È bello percepire l'emozione
C'è sempre , tra tanti, un cavallo che ci ha particolarmente catturato il cuore e mi dispiace che questa persona non ci sia più
Sarà onorato di occupare un posto così profondo nelle tue emozioni🧡
È bello percepire l'emozione
C'è sempre , tra tanti, un cavallo che ci ha particolarmente catturato il cuore e mi dispiace che questa persona non ci sia più
Sarà onorato di occupare un posto così profondo nelle tue emozioni🧡
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Sorridi anche se il tuo sorriso è triste, perché più triste di un sorriso triste c’è la tristezza di non saper sorridere.” (Jim Morrison)
blues- Messaggi : 2226
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