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Non sapevo in quale sezione aprire questo topic, eventualmente spostate pure.
Chiacchierando con Madamen mi è venuta l'idea di chiedervi quali caratteristiche deve avere, secondo voi, un bravo istruttore.
Chiacchierando con Madamen mi è venuta l'idea di chiedervi quali caratteristiche deve avere, secondo voi, un bravo istruttore.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Istruttori
ciao! bella idea! Premetto che ho avuto pochi istruttori avendo imparato un po' alla c...
PERO' due o tre belle persone mi sono capitate e da loro ho assorbito come una spugna.
Persone vere, e vere appassionate di cavalli, capaci di rendere facile e comprensibile le cose per ciascuno anche se ciascuno è diverso.
Empatiche il giusto, per saper spronare senza "far violenza", sempre POSITIVE, saper trarre il buono da ogni cosa e da lì costruire quel di più.
Comunque alla base PERSONE FORMATE bene, non solo sulla tecnica, ma anche sulla gestione, la fisiologia e la psicologia del cavallo e del cavaliere.
PERO' due o tre belle persone mi sono capitate e da loro ho assorbito come una spugna.
Persone vere, e vere appassionate di cavalli, capaci di rendere facile e comprensibile le cose per ciascuno anche se ciascuno è diverso.
Empatiche il giusto, per saper spronare senza "far violenza", sempre POSITIVE, saper trarre il buono da ogni cosa e da lì costruire quel di più.
Comunque alla base PERSONE FORMATE bene, non solo sulla tecnica, ma anche sulla gestione, la fisiologia e la psicologia del cavallo e del cavaliere.
nefferit- Messaggi : 660
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Re: Istruttori
Ok quindi persone POSITIVE e PREPARATE a tutto tondo, aggiungo io persone che NON SBRAITANO, educate e che abbiano INTUITO per capire la psicologia dell'allievo, cosa, secondo me, fondamentale.
Altri requisiti?
Admin: Ho spostato, su suggerimento di Miky Estancia. Ho anche cancellato un tuo post doppione di questo
Altri requisiti?
Admin: Ho spostato, su suggerimento di Miky Estancia. Ho anche cancellato un tuo post doppione di questo
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Istruttori
Io sono molto esigente in fatto di istruttori.
Non tollero le persone che urlano o quelli che vogliono forzarti a fare una cosa.
Trovo inutili quelli che si piazzano a centro campo, e tra uno sguardo al telefonino e uno al panorama, starnazzano "talloni bassi" e "mani ferme", ma non si capisce a chi è rivolta la correzione.
Sono anche intollerante a quelli che, durante la lezione, appoggiati in posa macho sexy alla staccionata, chiacchierano con le ippomamme.
Sono poi particolarmente allergica a quelli che cercano di farti credere che gli asini volano.
Insomma, quando cerco qualcuno che mi insegni una cosa nuova, è un casino
Devo dire però, che essendo così difficile, la selezione dura, mi ha portato ad avere a che fare con ottimi professionisti.
Di quelli che non perdono tempo in chiacchiere e vanno dritti al punto.
Da ogni professionista con cui ho avuto il piacere di lavorare, ho apprezzato ed imparato cose che, una volta trovatami ad essere io quella che insegna, ho cercato di riproporre con gli allievi.
Ecco una lista di queste cose:
- per poter lavorare bene, e per far si che gli allievi imparino presto, bene e serenamente, un buon istruttore deve avere a disposizione degli ottimi cavalli, addestrati in modo impeccabile.
- i cavalli da scuola, vanno "registrati " al bisogno, dall'istruttore, per mantenere l'addestramento impeccabile.
- le lezioni devono svolgersi in un clima sereno, quindi niente urli.
- porre obiettivi personalizzati in base a chi ci sta davanti: ognuno impara e reagisce a modo suo.
- non dare sempre risposte pre confezionate: gli allievi devono essere stimolati all'osservazione e al ragionamento.
- è bene avere una formazione molto varia, non limitarsi ad un settore, perché sovente, si può far effettuare all'allievo, qualche sessione di un'altra disciplina, per farlo migliorare nella sua (ad esempio il volteggio per imparare le andature sedute e migliorare l'equilibrio; oppure le redini lunghe per imparare ad usare le mani).
- dare lezioni sia di pratica che di teoria. La teoria, possibilmente al tavolo, perché quando l'allievo ha il cavallo in mano, ha già tante cose a cui pensare.
- abbinare cavallo/allievo in base ai relativi caratteri, al lavoro da fare e agli obiettivi da raggiungere.
- aprire occhi e orecchie: a volte per l'allievo è un giorno NO...facciamo in modo che la lezione sia comunque positiva.
- concludere SEMPRE una sessione di lavoroin modo positivo.
Non tollero le persone che urlano o quelli che vogliono forzarti a fare una cosa.
Trovo inutili quelli che si piazzano a centro campo, e tra uno sguardo al telefonino e uno al panorama, starnazzano "talloni bassi" e "mani ferme", ma non si capisce a chi è rivolta la correzione.
Sono anche intollerante a quelli che, durante la lezione, appoggiati in posa macho sexy alla staccionata, chiacchierano con le ippomamme.
Sono poi particolarmente allergica a quelli che cercano di farti credere che gli asini volano.
Insomma, quando cerco qualcuno che mi insegni una cosa nuova, è un casino
Devo dire però, che essendo così difficile, la selezione dura, mi ha portato ad avere a che fare con ottimi professionisti.
Di quelli che non perdono tempo in chiacchiere e vanno dritti al punto.
Da ogni professionista con cui ho avuto il piacere di lavorare, ho apprezzato ed imparato cose che, una volta trovatami ad essere io quella che insegna, ho cercato di riproporre con gli allievi.
Ecco una lista di queste cose:
- per poter lavorare bene, e per far si che gli allievi imparino presto, bene e serenamente, un buon istruttore deve avere a disposizione degli ottimi cavalli, addestrati in modo impeccabile.
- i cavalli da scuola, vanno "registrati " al bisogno, dall'istruttore, per mantenere l'addestramento impeccabile.
- le lezioni devono svolgersi in un clima sereno, quindi niente urli.
- porre obiettivi personalizzati in base a chi ci sta davanti: ognuno impara e reagisce a modo suo.
- non dare sempre risposte pre confezionate: gli allievi devono essere stimolati all'osservazione e al ragionamento.
- è bene avere una formazione molto varia, non limitarsi ad un settore, perché sovente, si può far effettuare all'allievo, qualche sessione di un'altra disciplina, per farlo migliorare nella sua (ad esempio il volteggio per imparare le andature sedute e migliorare l'equilibrio; oppure le redini lunghe per imparare ad usare le mani).
- dare lezioni sia di pratica che di teoria. La teoria, possibilmente al tavolo, perché quando l'allievo ha il cavallo in mano, ha già tante cose a cui pensare.
- abbinare cavallo/allievo in base ai relativi caratteri, al lavoro da fare e agli obiettivi da raggiungere.
- aprire occhi e orecchie: a volte per l'allievo è un giorno NO...facciamo in modo che la lezione sia comunque positiva.
- concludere SEMPRE una sessione di lavoroin modo positivo.
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Istruttori
eh, sì Michy decisamente un elenco ben fatto ...
dove sono ora posso dire che molti punti vengono rispettati, forse manca solo un po' di teoria al tavolo.. quella la facciamo tra "vecchie" le ragazze giovani un po' ascoltano ma in realtà si vede che non è ancora arrivato il tempo dei libri. Pian piano comunque con l'esempio si semina... e con gli occhi si raccoglie! ;-)
Se posso aggiungere una riflessione.. mi sembra che questo modo di intendere "l'istruttore" sia diffuso tra chi non è collegato a federazioni e simili. Mentre purtroppo le scuole pony e simili che ho potuto vedere poco trasmettono. Non so se sia il metodo standardizzato di generare istruttori, se siano i "programmi didattici" o cosa. Ovviamente ci sono le eccezioni (e per fortuna).
dove sono ora posso dire che molti punti vengono rispettati, forse manca solo un po' di teoria al tavolo.. quella la facciamo tra "vecchie" le ragazze giovani un po' ascoltano ma in realtà si vede che non è ancora arrivato il tempo dei libri. Pian piano comunque con l'esempio si semina... e con gli occhi si raccoglie! ;-)
Se posso aggiungere una riflessione.. mi sembra che questo modo di intendere "l'istruttore" sia diffuso tra chi non è collegato a federazioni e simili. Mentre purtroppo le scuole pony e simili che ho potuto vedere poco trasmettono. Non so se sia il metodo standardizzato di generare istruttori, se siano i "programmi didattici" o cosa. Ovviamente ci sono le eccezioni (e per fortuna).
nefferit- Messaggi : 660
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Re: Istruttori
Miky Estancia ha scritto:
...
Ecco una lista di queste cose [aggiunta mia: numero per comodità]:
1- per poter lavorare bene, e per far si che gli allievi imparino presto, bene e serenamente, un buon istruttore deve avere a disposizione degli ottimi cavalli, addestrati in modo impeccabile.
2- i cavalli da scuola, vanno "registrati " al bisogno, dall'istruttore, per mantenere l'addestramento impeccabile.
3- le lezioni devono svolgersi in un clima sereno, quindi niente urli.
4- porre obiettivi personalizzati in base a chi ci sta davanti: ognuno impara e reagisce a modo suo.
5- non dare sempre risposte pre confezionate: gli allievi devono essere stimolati all'osservazione e al ragionamento.
6- è bene avere una formazione molto varia, non limitarsi ad un settore, perché sovente, si può far effettuare all'allievo, qualche sessione di un'altra disciplina, per farlo migliorare nella sua (ad esempio il volteggio per imparare le andature sedute e migliorare l'equilibrio; oppure le redini lunghe per imparare ad usare le mani).
7- dare lezioni sia di pratica che di teoria. La teoria, possibilmente al tavolo, perché quando l'allievo ha il cavallo in mano, ha già tante cose a cui pensare.
8- abbinare cavallo/allievo in base ai relativi caratteri, al lavoro da fare e agli obiettivi da raggiungere.
9- aprire occhi e orecchie: a volte per l'allievo è un giorno NO...facciamo in modo che la lezione sia comunque positiva.
10- concludere SEMPRE una sessione di lavoro in modo positivo.
Toh, dando i numeri ho realizzato che è un decalogo. Era intenzionale?
Scendendo nel concreto. Da noi ci sono due istruttori che si occupano (grosso modo) uno dei "privati" e l'altro della "scuola".
OK ai punti 1-5 (sul punto 4, visto che normalmente le lezioni si svolgono a piccoli gruppi, si cerca di accorparli per omogeneità di preparazione, e si media sugli obiettivi, visto che non sono tutti identici). Offriamo anche la possibilità di lezioni individuali (scuola e privati), ma è poco sfruttata.
Punto 6, alla preparazione FISE (discipline olimpiche), si somma esperienza da cavallari sgarrupati in giovane età. Ma, con l'eccezione di una breve parentesi in horseball, non c'è alle spalle la pratica di una disciplina diversa (che so, volteggio, endurance...).
Punti 8, 9 e 10: direi sostanzialmente di sì.
Punto 7, è una eterna battaglia fra me e loro. Si fa teoria "organizzata" solo nelle settimane verdi. Una volta abbiamo fatto un corso di equitazione di base, che prevedeva anche lezioni teoriche (con tanto di "dispensine"). Ma non ci sentono un granché
Soprattutto a livello di scuola si insiste molto sulla cura del cavallo e sulla attenzione per il cavallo.
Da noi si parte subito ad andare a cavallo, secondo noi uno viene per questo (sto parlando dei principianti, naturalmente). Difficilmente ha una idea "concreta" di cosa voglia dire andare a cavallo. Poi impara ad occuparsi del quattrogambe.
Noticina banale: non esiste una classifica lineare sulla base della quale individuare l'istruttore "migliore". Un conto è saper insegnare a battere la sella, altro è dare buone dritte per affrontare una C140. Quello che importa è che ci siano molti buoni istruttori di base.
_________________
Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati
https://www.scuderialabellaria.it/, pagina web
https://www.facebook.com/ASD.Scuderia.La.Bellaria/, pagina facebook
https://www.instagram.com/scuderialabellaria/, pagina instagram
Re: Istruttori
Per le lezioni teoriche da noi avevamo pensato di organizzare un ciclo di apericene invitando di volta in volta un veterinario, un maniscalco, un istruttore parelli ecc.che tenesse una lezione; visto che noi siamo, per la stragrande maggioranza, tutti adulti, pensavamo che la formula cibo+lezione potesse essere attraente.
Vederemo se avrà successo.
Vederemo se avrà successo.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Istruttori
bello! anche sul vicentino c'erano serate simili... purtroppo non sono mai riuscita ad andare .. ma l'idea era veramente furba!
nefferit- Messaggi : 660
Data d'iscrizione : 29.07.19
Località : Verona
Re: Istruttori
Potrebbe essere un'idea che potrei provare a scopiazzare, se riesco a convincere i renitentiMilla ha scritto:Per le lezioni teoriche da noi avevamo pensato di organizzare un ciclo di apericene invitando di volta in volta un veterinario, un maniscalco, un istruttore parelli ecc.che tenesse una lezione; visto che noi siamo, per la stragrande maggioranza, tutti adulti, pensavamo che la formula cibo+lezione potesse essere attraente.
Vederemo se avrà successo.
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Re: Istruttori
Un'altra cosa mi è venuta in mente pensando alle mie esperienze, il fatto che un bravo istruttore dovrebbe mirare a rendere l'allievo indipendente mentre quasi tutti lavorano per tenersi l'allievo a vita.
Mi spiego: ho raccontato tante volte di quando facevo lezione con la Capa (curriculum ottimo, blasonatissima, qualificatissima ecc.ecc.ecc.) e di come lei ci "dirigesse" in tutto. Lei decideva come e quanto allenarci, il tipo di lavoro da fare con il cavallo, addirittura le imboccature da usare, durante le lezioni eravamo "telecomandati": metti gamba interna, arretra l'esterna, peso di qua, mani di là, più redine interna, ora l'esterna...insomma da un lato io ascoltavo l'istruttrice invece del mio cavallo e, dall'altro, non riuscivo a capire il nesso di causalità tra le mie azioni e le reazioni del cavallo.
Bice adottò con me la tecnica del "laissez faire" , interveniva il meno possibile e mi spingeva a sperimentare, d'altra parte sul cavallo c'ero io quindi chi, meglio di me, poteva sentire cosa succedeva sotto la sella.
In questo modo ho imparato a concentrarmi tantissimo sul cavallo e a provare varie soluzioni: la cavalla (esempio a caso eh) tendeva ad affrettare ed allora io provavo a capire cosa l'induceva ad affrettare e cosa potevo fare io per rimediare e mi lasciava provare tutte le soluzioni che mi venivano in mente finchè la cavalla non mi dava la risposta richiesta.
Piano piano così io ho aumentato tantissimo la fiducia in me e nella cavalla e ci siamo costruite un linguaggio comune che ci permette di comunicare alla perfezione.
Mi spiego: ho raccontato tante volte di quando facevo lezione con la Capa (curriculum ottimo, blasonatissima, qualificatissima ecc.ecc.ecc.) e di come lei ci "dirigesse" in tutto. Lei decideva come e quanto allenarci, il tipo di lavoro da fare con il cavallo, addirittura le imboccature da usare, durante le lezioni eravamo "telecomandati": metti gamba interna, arretra l'esterna, peso di qua, mani di là, più redine interna, ora l'esterna...insomma da un lato io ascoltavo l'istruttrice invece del mio cavallo e, dall'altro, non riuscivo a capire il nesso di causalità tra le mie azioni e le reazioni del cavallo.
Bice adottò con me la tecnica del "laissez faire" , interveniva il meno possibile e mi spingeva a sperimentare, d'altra parte sul cavallo c'ero io quindi chi, meglio di me, poteva sentire cosa succedeva sotto la sella.
In questo modo ho imparato a concentrarmi tantissimo sul cavallo e a provare varie soluzioni: la cavalla (esempio a caso eh) tendeva ad affrettare ed allora io provavo a capire cosa l'induceva ad affrettare e cosa potevo fare io per rimediare e mi lasciava provare tutte le soluzioni che mi venivano in mente finchè la cavalla non mi dava la risposta richiesta.
Piano piano così io ho aumentato tantissimo la fiducia in me e nella cavalla e ci siamo costruite un linguaggio comune che ci permette di comunicare alla perfezione.
Milla- Messaggi : 1997
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Re: Istruttori
Apericena e teoria....può essere una cosa ottima
Quando facciamo gli stages, iniziamo sempre con la teoria, che dividiamo in 4 step; 2 al giorno: uno dopo colazione, e uno dopo pranzo. Finita la teoria, si va in campo a mettere in pratica con i cavalli, quanto appreso al tavolo.
Praticamente, i nostri stages hanno un che di festino gastronomico....tra quel che cucino io e quello che portano gli stagisti, si sta parecchio allegri specialmente quando gli allievi sono dei vignaioli
Quello che milla ha sperimentato e chiama "provare varie soluzioni", io lo chiamo "non dare risposte pre confezionate": siccome non mi interessano gli allievi a vita, li stimolo a cercare da soli, risposte alle loro domande; devono diventare indipendenti e capire da soli il cavallo, senza che ci sia sempre qualcun altro a dirgli cosa fare. Ovviamente, li lascio sperimentare se ciò non reca danno al cavallo o a loro.
Quando facciamo gli stages, iniziamo sempre con la teoria, che dividiamo in 4 step; 2 al giorno: uno dopo colazione, e uno dopo pranzo. Finita la teoria, si va in campo a mettere in pratica con i cavalli, quanto appreso al tavolo.
Praticamente, i nostri stages hanno un che di festino gastronomico....tra quel che cucino io e quello che portano gli stagisti, si sta parecchio allegri specialmente quando gli allievi sono dei vignaioli
Quello che milla ha sperimentato e chiama "provare varie soluzioni", io lo chiamo "non dare risposte pre confezionate": siccome non mi interessano gli allievi a vita, li stimolo a cercare da soli, risposte alle loro domande; devono diventare indipendenti e capire da soli il cavallo, senza che ci sia sempre qualcun altro a dirgli cosa fare. Ovviamente, li lascio sperimentare se ciò non reca danno al cavallo o a loro.
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Istruttori
hobbes1950 ha scritto:
1. Toh, dando i numeri ho realizzato che è un decalogo. Era intenzionale?
2. Punto 6, alla preparazione FISE (discipline olimpiche), si somma esperienza da cavallari sgarrupati in giovane età. Ma, con l'eccezione di una breve parentesi in horseball, non c'è alle spalle la pratica di una disciplina diversa (che so, volteggio, endurance...).
3. Da noi si parte subito ad andare a cavallo, secondo noi uno viene per questo (sto parlando dei principianti, naturalmente). Difficilmente ha una idea "concreta" di cosa voglia dire andare a cavallo. Poi impara ad occuparsi del quattrogambe.
4. Noticina banale: non esiste una classifica lineare sulla base della quale individuare l'istruttore "migliore". Un conto è saper insegnare a battere la sella, altro è dare buone dritte per affrontare una C140. Quello che importa è che ci siano molti buoni istruttori di base.
Per comodità, anche io ho dato i numeri
1. Non me ne ero accorta, quindi no, non era intenzionale
2. Per noi è differente perché facciamo cose diverse. Rieducazione, doma e addestramento per lavoro in piano, passeggiata, gimkana, monta da lavoro, lavoro agricolo, spettacolo...
Il fatto di fare spettacoli ha influito tantissimo sulla nostra preparazione: monta classica e monta da lavoro, volteggio, garrocha, attacchi, LiL, Redini Lunghe...ho persino imparato un pò di flamenco e line dance .
E ci viene normale utilizzare tutto ciò che abbiamo appreso, per aiutare gli allievi nel loro percorso di apprendimento. Ad esempio, quando insegno a chiedere il Deplace (spostare le anche del cavallo facendo rimanere fermi gli anteriori), ho notato che se faccio fare un Grape wine (un passo di Line dance) all'allievo, impara subito, si muove sciolto e non pasticcia con movimenti alla "gatto Silvestro"
3. Da noi invece, vengono per mille motivi diversi. Quindi si lavora su cose diverse. Li metto subito sul cavallo, se vengono a fare volteggio o volteggio posturale, o se vengono con il loro cavallo per migliorare qualcosa. Guardo come montano, come si muove il cavallo...poi in genere li faccio scendere e si lavora per rimuovere i difetti e sulla messa in equilibrio. A volte, so già come montano e partiamo direttamente dalla messa in equilibrio da terra (maya e Ambiciosa ne sanno quslcosa), e si monta a lavoro fatto.
4. Santissime parole! Un Istruttore che insegni un abc come si deve, vale tanto oro quanto pesa. Purtroppo vedo molta fretta in giro: persone che a mala pena stanno in sella, ma già vogliono imparare il piaffer, vogliono saltare, correre dietro ai vitelli....
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Istruttori
Miky Estancia ha scritto:
Ad esempio, quando insegno a chiedere il Deplace (spostare le anche del cavallo facendo rimanere fermi gli anteriori), ho notato che se faccio fare un Grape wine (un passo di Line dance) all'allievo, impara subito, si muove sciolto e non pasticcia con movimenti alla "gatto Silvestro"
EHHHH???? -... spiega, spiega... ( io sono una ballerina di line-dance...) lo insegni da terra? tipo mimo equestre? ...
nefferit- Messaggi : 660
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Re: Istruttori
nefferit ha scritto:Miky Estancia ha scritto:
Ad esempio, quando insegno a chiedere il Deplace (spostare le anche del cavallo facendo rimanere fermi gli anteriori), ho notato che se faccio fare un Grape wine (un passo di Line dance) all'allievo, impara subito, si muove sciolto e non pasticcia con movimenti alla "gatto Silvestro"
EHHHH???? -... spiega, spiega... ( io sono una ballerina di line-dance...) lo insegni da terra? tipo mimo equestre? ...
Il deplace, è una delle prime figure che insegno nel Lavoro in Libertà.
Si fa a terra, con il cavallo in capezza e longhina (che poi verranno tolti e, appunto, il movimento andrà eseguito con il cavallo libero).
Il conduttore sta di fronte al cavallo. Ad esempio, per far spostare le anche del cavallo, alla sinistra del conduttore (quindi alla destra del cavallo), il conduttore si muove con un grape wine a destra, lungo una circonferenza immaginaria, che ha come fulcro gli anteriori del cavallo (che devono stare fermi).
Solitamente le persone, nel richiede il deplace, fanno quattro errori:
1. Mentre si spostano alla loro destra (o sinistra, il deplace si fa da entrambi i lati), avanzano verso il cavallo guardandolo in faccia. Il cavallo allora arretra e gli anteriori si spostano, e non è più un deplace, ma una schifezzzz;
2. Mentre si spostano alla loro destra, indietreggiano e gli guardano gli anteriori. Il cavallo avanza verso di loro e abbiamo di nuovo una schifezzzz;
3. Mentre si spostano, vanno troppo lentamente, si pestano i piedi da soli, si muovono rigidi. Il cavallo non li caga neanche di striscio e fa un pisolino.
4. Si spostano troppo velocemente, a scatti, andando avanti e indietro, agitando il frustino come direttori d'orchestra. Il cavallo si innervosisce, a volte indietreggia, poi avanza, insomma...produce un'altra schifezzz.
Insegnando alle persone a fare un grape wine sulla circonferenza immaginaria, per loro è più facile assumere la postura corretta, e ottenere velocemente un bel deplace
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Istruttori
Miki, vengo da te, imparo il Grape wine e poi sposto Ze! che bello quando si trova un escamotage per facilitare il compito dell'allievo e come descrivi bene l'atteggiamento del cavallo a seconda degli errori che commettiamo.
Io, ad esempio, ODIO il lavoro alla corda. Zenit lavora alla corda in modo impeccabile però, ovviamente, devi essere precisa nelle richieste che presuppongono tempismo, postura del corpo e gestione appropriata del frustone e della corda. Non so quante volte Maury si è messo con me per insegnarmi questo importante lavoro correttamente ma io puntualmente sbaglio qualcosa. Intanto ci metto troppa energia mentre bisogna sempre essere neutri, faccio fatica a star ferma e far girare il cavallo (mi viene proprio da muovermi con lui), non sono capace di far schioccare il frustone (più di una volta ho preso a scudisciate il povero Maury) o mi sono aggrovigliata il frustone alla corda: una roba penosa. Naturalmente Zenit in questi casi mi guarda con compassione o mi fa il dito medio Va meglio in tondino (perchè sono senza corda) ma per lavorare decentemente si deve muove il cavallo non solo in cerchio e quindi il rettangolo è indispensabile. Insomma Miki sono un disastro.
Io, ad esempio, ODIO il lavoro alla corda. Zenit lavora alla corda in modo impeccabile però, ovviamente, devi essere precisa nelle richieste che presuppongono tempismo, postura del corpo e gestione appropriata del frustone e della corda. Non so quante volte Maury si è messo con me per insegnarmi questo importante lavoro correttamente ma io puntualmente sbaglio qualcosa. Intanto ci metto troppa energia mentre bisogna sempre essere neutri, faccio fatica a star ferma e far girare il cavallo (mi viene proprio da muovermi con lui), non sono capace di far schioccare il frustone (più di una volta ho preso a scudisciate il povero Maury) o mi sono aggrovigliata il frustone alla corda: una roba penosa. Naturalmente Zenit in questi casi mi guarda con compassione o mi fa il dito medio Va meglio in tondino (perchè sono senza corda) ma per lavorare decentemente si deve muove il cavallo non solo in cerchio e quindi il rettangolo è indispensabile. Insomma Miki sono un disastro.
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Re: Istruttori
Cinzia, no problem!
Intanto è già buono essere consapevoli dei propri errori, che non è da tutti.
Poi ci sono tanti escamotage. ...
In tondino, se si ha la tendenza a muoversi troppo, basta portarsi una sedia e sedersi.
Che fa tanto bene anche al cavallo, che così impara a muoversi realmente a comando vocale. E intanto tu ti riposi
Per far schioccare il frustone, ci va uno scatto del polso, o in alternativa, tieni la frusta non in mano ma nell'incavo del gomito
La cosa più "difficile", è lavorare sulla propria energia. Non è così immediato gestirla nel modo giusto per ottenere delle belle transizioni. Può aiutare molto, in questo caso, esercitarsi con il Lavoro in Libertà: è una ottima palestra per imparare "acceso/spento" e dosarne l'intensità, specialmente se si fa pratica con cavalli diversi.
È molto importante il fattore energia, soprattutto se si ha a che fare con interi e stalloni
Intanto è già buono essere consapevoli dei propri errori, che non è da tutti.
Poi ci sono tanti escamotage. ...
In tondino, se si ha la tendenza a muoversi troppo, basta portarsi una sedia e sedersi.
Che fa tanto bene anche al cavallo, che così impara a muoversi realmente a comando vocale. E intanto tu ti riposi
Per far schioccare il frustone, ci va uno scatto del polso, o in alternativa, tieni la frusta non in mano ma nell'incavo del gomito
La cosa più "difficile", è lavorare sulla propria energia. Non è così immediato gestirla nel modo giusto per ottenere delle belle transizioni. Può aiutare molto, in questo caso, esercitarsi con il Lavoro in Libertà: è una ottima palestra per imparare "acceso/spento" e dosarne l'intensità, specialmente se si fa pratica con cavalli diversi.
È molto importante il fattore energia, soprattutto se si ha a che fare con interi e stalloni
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Miky Estancia- Messaggi : 972
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Re: Istruttori
bello! grazie della spiegazione! efficace direi!
sull'energia.. assolutamente concorde.
sull'energia.. assolutamente concorde.
nefferit- Messaggi : 660
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Re: Istruttori
Dimenticavo: per aiutarti a star ferma quando lo giri in campo alla corda, alternando circoli e dritture, puoi aiutarti con degli hula hop piazzati a terra o altri riferimenti del genere (l'importante è che non ci inciampi dentro ): entri nell'hula hop e stai ferma li, come se ti avessero inchiodato i piedi sul posto; giri solo su te stessa in modo da accompagnare il posteriore del cavallo, con la tua spalla esterna.
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Re: Istruttori
nefferit ha scritto:bello! grazie della spiegazione! efficace direi!
sull'energia.. assolutamente concorde.
Prego
È più facile da farsi che descriverlo
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Re: Istruttori
OT: io con Diamante non posso stare ferma al centro, perché lei ha capito al millimetro la lunghezza della frusta e sa che oltre a una certa distanza per quanto io voglia dimenarmi la frusta non arriva.
Quindi se tengo la corda corta lei lavora perfettamente, se mi allontano per star ferma al centro inizia a rallentare ma la distanza "da frusta" le fa fare un circolo troppo stretto e non va bene fisicamente...quindi mi tocca camminare in circolo mentre lei gira.
ho provato anche a andare al centro e correre a correggere quando rallenta ma non funziona, é troppo furba
N.B. il gioco del circolo Parelli ovviamente lo fa benissimo, finché sa che lo stick ci arriva
Quindi se tengo la corda corta lei lavora perfettamente, se mi allontano per star ferma al centro inizia a rallentare ma la distanza "da frusta" le fa fare un circolo troppo stretto e non va bene fisicamente...quindi mi tocca camminare in circolo mentre lei gira.
ho provato anche a andare al centro e correre a correggere quando rallenta ma non funziona, é troppo furba
N.B. il gioco del circolo Parelli ovviamente lo fa benissimo, finché sa che lo stick ci arriva
SilvyCH- Messaggi : 27
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Re: Istruttori
SilvyCH .. accade perchè non è la frusta/stik che motiva il cavallo ad andare.. ma la tua energia.
La frusta serve per il lavoro alla corda, ma non è solo per far aumentare l'andatura, serve per toccare e chiedere impegno di una parte (piede) piuttosto che un'altra, un tocco in zona garrese fa allontanare dal conducente... io la uso così. Ma l'andatura è determinata dalla mia energia.. dalla mia richiesta.
Per questo lavoro sia alla longia con imboccatura e frusta, e qui mi muovo mantenendo il cavallo in circolo, sia in pseudo-libertà.. tondino 20mt., senza nulla.. qui sto ferma il più possibile lavorando sulle andature con l'energia.
Il primo serve a lei per far ginnastica.. il secondo a me per ricordarmi costantemente che è la presenza del conducente/cavaliere a far muovere il cavallo.
Correre, sbracciarsi.. serve a poco.. in natura il leader muove si e no l'orecchio e fa spostare il branco.
Te lo dico per esperienza diretta.. la mia cavalla non solo non faceva un circolo a pagarla.. ma mi paraculava bellamente.. oggi gira alle tre andature con longia lunga.. certo abbiamo fatto un po' di lavoro eh? ma la primissima cosa è la consapevolezza del proprio ruolo e della propria energia.
La frusta serve per il lavoro alla corda, ma non è solo per far aumentare l'andatura, serve per toccare e chiedere impegno di una parte (piede) piuttosto che un'altra, un tocco in zona garrese fa allontanare dal conducente... io la uso così. Ma l'andatura è determinata dalla mia energia.. dalla mia richiesta.
Per questo lavoro sia alla longia con imboccatura e frusta, e qui mi muovo mantenendo il cavallo in circolo, sia in pseudo-libertà.. tondino 20mt., senza nulla.. qui sto ferma il più possibile lavorando sulle andature con l'energia.
Il primo serve a lei per far ginnastica.. il secondo a me per ricordarmi costantemente che è la presenza del conducente/cavaliere a far muovere il cavallo.
Correre, sbracciarsi.. serve a poco.. in natura il leader muove si e no l'orecchio e fa spostare il branco.
Te lo dico per esperienza diretta.. la mia cavalla non solo non faceva un circolo a pagarla.. ma mi paraculava bellamente.. oggi gira alle tre andature con longia lunga.. certo abbiamo fatto un po' di lavoro eh? ma la primissima cosa è la consapevolezza del proprio ruolo e della propria energia.
nefferit- Messaggi : 660
Data d'iscrizione : 29.07.19
Località : Verona
Re: Istruttori
Perfettamente d'accordo con nefferit, è una questione di energia, e sono dei gran paraculi
Poi devono anche imparare a girare a comando vocale, che non sempre uno ha le batterie cariche...
Dopo il quarto puledro girato in tondino in una mattinata, ho deciso che devono imparare a girare alle tre andature con me seduta al centro, energia o non energia.
Imparano, imparano...basta essere coerenti e fermi: jamais laisser rien passer
Poi devono anche imparare a girare a comando vocale, che non sempre uno ha le batterie cariche...
Dopo il quarto puledro girato in tondino in una mattinata, ho deciso che devono imparare a girare alle tre andature con me seduta al centro, energia o non energia.
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Comtois & Chihuahua
Miky Estancia- Messaggi : 972
Data d'iscrizione : 11.07.19
Età : 55
Re: Istruttori
Sì avete ragione.... lei sente benissimo la mia energia, tanto che quando la aumento mi gira il culo e fa la finta doppietta poi le prende seriamente e per un po' lavora bene.
Penso che il problema sia che é femmina
È super collaborativa in tutto, ma girare alla corda evidentemente la annoia parecchio
Penso che il problema sia che é femmina
È super collaborativa in tutto, ma girare alla corda evidentemente la annoia parecchio
SilvyCH- Messaggi : 27
Data d'iscrizione : 23.08.19
Re: Istruttori
No, il problema non è che è femmina, lo fa pure il mio che è maschio trattasi di paraculaggine equina cronica
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Cilla- Messaggi : 718
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