La pandemia ha colpito l'attività sportiva

Sono stati illustrati, in una conferenza congiunta CONI-ISTAT i dati generali più recenti relativi alla pratica sportiva.

E' stato messo in evidenza come vi sia stato un calo notevole nel numero di tesserati: un milione e settecentomila tesserati in meno nel 2020 rispetto al 2019.

Non vedo, nell'articolo, indicate le discipline che più hanno sofferto. Penso che questi dati siano comunque disponibili, magari basterebbe trovare la relazione (che sarà corposa, immagino). Non mi pare che l'equitazione sia stata colpita, anzi ha dimostrato una notevole vitalità e una espansione significativa. Per ragioni piuttosto ovvie, che penso tutti conosciamo: attività all'aperto, e vincoli anche severi per la pratica sportiva di discipline molto diffuse.

https://www.coni.it/it/news/19487-la-pandemia-da-covid-19-costa-all%E2%80%99italia-un-milione-e-760-tesserati,-ma-non-cancella-la-voglia-di-fare-sport.html

Anche secondo me l’equitazione va controcorrente. Non saprei peró dove sia possibile trovare i numeri.

Nella mia personalissima esperienza nel 2020 e 2021 c'è stato un boom di frequenza l, soprattutto centri estivi dei bambini e attività per i ragazzi. Quest'anno quasi tutti i miei clienti lamentano un calo dell'attività, vuoi il fatto che quest'anno siamo più liberi e quindi magari la gente preferisce fare un vacanza "vera" e - soprattutto - le crescenti spese svuotano le tasche delle famiglie che tagliano i costi delle attività extra. Moltissimi cavalli di proprietà sono stati dati in mezza/terzo di fida per alleggerire le spese e si partecipa molto meno alle gare

Stessa sensazione mia, e anche identiche considerazioni. Da noi non è capitato che cavalli di proprietà vengano dati in fida, ma non siamo un campione statistico significativo

Ci si potrebbe trasferire in Cina...

https://www.cavallomagazine.it/cultura-equestre/ragazzi-che-numeri

"Al di là dei centri equestri, nel paese si conterebbero 3,67 milioni di cavalli. Di questi oltre 100mila sarebbero utilizzati per scopi ludici e turistici. Circa 30 milioni di cavalieri e amazzoni – occasionali e non – contribuirebbero a un movimento di denaro pari a quasi 9 milioni di euro all’anno."