Il posto giusto
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blues
Miky Estancia
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Il posto giusto
Leggendo i post di Elly e le risposte di altri utenti, è più che evidente che ognuno ha la sua idea di "posto giusto".
Che sia per uno stage più o meno lungo, per una breve vacanza, per migliorare la disciplina praticata, o per fare passeggiate, ognuno ha le sue idee ed esigenze...che variano anche in base al proprio carattere.
Voi cosa cercate e perché?
Che sia per uno stage più o meno lungo, per una breve vacanza, per migliorare la disciplina praticata, o per fare passeggiate, ognuno ha le sue idee ed esigenze...che variano anche in base al proprio carattere.
Voi cosa cercate e perché?
Miky Estancia- Messaggi : 972
Data d'iscrizione : 11.07.19
Età : 55
Re: Il posto giusto
Che bella domanda!
Prima di cercare un posto giusto per noi occorre in primis , secondo me, una onesta indagine in noi stessi
Chi siamo? Cosa vogliamo? Cosa è più nelle nostre corde e giusto per la nostra indole?
Darsi risposte oneste non è facile
Dobbiamo valutare nostri deficit e punti di forza
Insomma... ci vuole onestà, dopodiché tutto diventa più facile riguardo le scelte
Prima di cercare un posto giusto per noi occorre in primis , secondo me, una onesta indagine in noi stessi
Chi siamo? Cosa vogliamo? Cosa è più nelle nostre corde e giusto per la nostra indole?
Darsi risposte oneste non è facile
Dobbiamo valutare nostri deficit e punti di forza
Insomma... ci vuole onestà, dopodiché tutto diventa più facile riguardo le scelte
blues- Messaggi : 2226
Data d'iscrizione : 11.07.19
Località : Dego (SV) - Loc. Carpezzo
Re: Il posto giusto
Sono d'accordo con te blues.
Non sempre è facile essere sinceri con se stessi.
Ho visto questa cosa molte molte volte.
La delusione è garantita, sia se ci sopravvaluta, sia se ci si sottovaluta.
Ad esempio con gli stages.
Persone che non conoscono l'abc e si iscrivono a stages che richiedono un certo livello.
Se si è alla A, non si può pretendere che in due giorni di full immersion, l'istruttore ti porti alla Z.
E non è colpa dell'istruttore : semplicemente, non si era pronti per quel livello.
Conosco un paio di personaggini così: sempre alla ricerca dello stage miracoloso che li renda dei super cavalieri. Tornano a casa dopo ogni stage, con la testa piena di paroloni e concetti che credono di aver capito ma che comunque, non sanno/riescono ad applicare. E tra una caduta e l'altra, si danno arie da esperti e cercano di insegnare il verbo a tutti i malcapitati che arrivano a tiro.
Non sempre è facile essere sinceri con se stessi.
Ho visto questa cosa molte molte volte.
La delusione è garantita, sia se ci sopravvaluta, sia se ci si sottovaluta.
Ad esempio con gli stages.
Persone che non conoscono l'abc e si iscrivono a stages che richiedono un certo livello.
Se si è alla A, non si può pretendere che in due giorni di full immersion, l'istruttore ti porti alla Z.
E non è colpa dell'istruttore : semplicemente, non si era pronti per quel livello.
Conosco un paio di personaggini così: sempre alla ricerca dello stage miracoloso che li renda dei super cavalieri. Tornano a casa dopo ogni stage, con la testa piena di paroloni e concetti che credono di aver capito ma che comunque, non sanno/riescono ad applicare. E tra una caduta e l'altra, si danno arie da esperti e cercano di insegnare il verbo a tutti i malcapitati che arrivano a tiro.
Miky Estancia- Messaggi : 972
Data d'iscrizione : 11.07.19
Età : 55
Re: Il posto giusto
Il fatto è che la gente non capisce che le cose "semplici" sono le più difficili e senza partire dalle cose semplici non si va avanti
Come si dice
Senza la base scordatevi l'altezza
Come si dice
Senza la base scordatevi l'altezza
blues- Messaggi : 2226
Data d'iscrizione : 11.07.19
Località : Dego (SV) - Loc. Carpezzo
Re: Il posto giusto
Bella domanda!
Come sapete io sono un amatore, l' agonismo è l'ultima cosa che mi interessa, adoro il lavoro in piano, mi piace imparare e migliorare per puro piacere personale.
In più l' equitazione è il mio momento di "libertà" in giornate fatte di impegni (lavoro, casa, figli, marito ecc.) quindi per me è fondamentale un posto dove la mia cavalla stia bene ma dove anche io possa trascorrere delle ore serene con una compagnia piacevole.
Visto che lavoro a contatto con le persone nel mio tempo libero preferisco posti poco affollati e familiari.
Come sapete io sono un amatore, l' agonismo è l'ultima cosa che mi interessa, adoro il lavoro in piano, mi piace imparare e migliorare per puro piacere personale.
In più l' equitazione è il mio momento di "libertà" in giornate fatte di impegni (lavoro, casa, figli, marito ecc.) quindi per me è fondamentale un posto dove la mia cavalla stia bene ma dove anche io possa trascorrere delle ore serene con una compagnia piacevole.
Visto che lavoro a contatto con le persone nel mio tempo libero preferisco posti poco affollati e familiari.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Il posto giusto
Non ho un particolare interesse nel "posto giusto", almeno per due motivi. Uno è il disinteresse per l'equitazione praticata, l'altro è che non ho scelta
Però qualche posto l'ho girato, e forse l'esperienza più bella per me è stata quando ci siamo trovati ad avere praticamente un maneggio a disposizione solo per noi e la nostra (oddio, nostra, meglio dire di mio figlio) istruttrice. Un posto sgradevole è stato quello in cui il "capo" ci aveva accolto con tante belle parole, poi abbiamo capito che la realtà non aveva nulla a che fare con le parole. Insomma, sono un pochino "orso" e non mi interessa la "cortesia di bocca", ma i fatti concreti.
Cambiando prospettiva, il maneggio che ben conosco direi che non ha una "personalità" molto caratterizzata. Convivono (spero non infelicemente) persone che spaziano da un agonismo molto sentito a persone che hanno grosso modo gli stessi desideri appena espressi qui da Milla
Però qualche posto l'ho girato, e forse l'esperienza più bella per me è stata quando ci siamo trovati ad avere praticamente un maneggio a disposizione solo per noi e la nostra (oddio, nostra, meglio dire di mio figlio) istruttrice. Un posto sgradevole è stato quello in cui il "capo" ci aveva accolto con tante belle parole, poi abbiamo capito che la realtà non aveva nulla a che fare con le parole. Insomma, sono un pochino "orso" e non mi interessa la "cortesia di bocca", ma i fatti concreti.
Cambiando prospettiva, il maneggio che ben conosco direi che non ha una "personalità" molto caratterizzata. Convivono (spero non infelicemente) persone che spaziano da un agonismo molto sentito a persone che hanno grosso modo gli stessi desideri appena espressi qui da Milla
Re: Il posto giusto
Mi ricordo il primo stage che ho fatto da Jean Francois Pignon.
Siamo arrivati il giorno prima e dopo esserci sistemati in albergo, ci siamo messi alla ricerca del luogo dove si teneva lo stage.
Casa di Jean Francois precisamente.
Nessun cartello, nessuna indicazione.
Dopo un bel pò che giravamo, ci infiliamo in una strada sterrata. Paddok. Con cavalli grigi dentro.
Dopo un pò la strada finisce e troviamo un uomo in jeans, scarpe da ginnastica e maglietta zozza che traffica, inginocchiato a terra, con dei tubi dell'acqua, da agganciare alle beverine.
Ci presentiamo: noi siamo gli unici stagisti italiani dello stage del giorno dopo, e lui è Jean Francois Pignon, che si fa i lavori da solo, non ha paura di sporcarsi le mani e ci ringrazia per essere venuti da così lontano.
Eravamo nel posto giusto, con la persona giusta.
Siamo arrivati il giorno prima e dopo esserci sistemati in albergo, ci siamo messi alla ricerca del luogo dove si teneva lo stage.
Casa di Jean Francois precisamente.
Nessun cartello, nessuna indicazione.
Dopo un bel pò che giravamo, ci infiliamo in una strada sterrata. Paddok. Con cavalli grigi dentro.
Dopo un pò la strada finisce e troviamo un uomo in jeans, scarpe da ginnastica e maglietta zozza che traffica, inginocchiato a terra, con dei tubi dell'acqua, da agganciare alle beverine.
Ci presentiamo: noi siamo gli unici stagisti italiani dello stage del giorno dopo, e lui è Jean Francois Pignon, che si fa i lavori da solo, non ha paura di sporcarsi le mani e ci ringrazia per essere venuti da così lontano.
Eravamo nel posto giusto, con la persona giusta.
Miky Estancia- Messaggi : 972
Data d'iscrizione : 11.07.19
Età : 55
Re: Il posto giusto
Eh si miky!!!!
blues- Messaggi : 2226
Data d'iscrizione : 11.07.19
Località : Dego (SV) - Loc. Carpezzo
Re: Il posto giusto
Il posto giusto per me è quello dove i cavalli sono al primo posto in quanto a benessere. Tutto qui. Poi se il gestore è acido o antipatico, se non c'è un bravo istruttore o dei bei campi per lavorare non m'importa.
M'interessa che chi gestisce il posto sia un uomo/donna di cavalli. Che sappia di alimentazione, di benessere del cavallo, e un minimo anche di cure di emergenza (se c'è da fare un endovena che la sappia fare, o una fasciatura, o una flebo)
E trovare posti così è difficile
M'interessa che chi gestisce il posto sia un uomo/donna di cavalli. Che sappia di alimentazione, di benessere del cavallo, e un minimo anche di cure di emergenza (se c'è da fare un endovena che la sappia fare, o una fasciatura, o una flebo)
E trovare posti così è difficile
nyna- Messaggi : 120
Data d'iscrizione : 01.10.19
Re: Il posto giusto
Concordo con nyna!
Old duck- invitatore folle
- Messaggi : 303
Data d'iscrizione : 11.07.19
Età : 65
Re: Il posto giusto
Un altro posto giusto: le gradinate di fronte all'arena spettacoli di Equid'espaces, a La Roche sur Foron, parecchi anni fa.
Era pomeriggio e stavamo assistendo alle prove. Vedo arrivare ed accomodarsi la troupe Jehol con Benjamin Cannelle.
Li seguivo già da diversi anni ed ho sempre apprezzato moltissimo il loro lavoro. Vado a salutarli, facciamo 4 parole, che si trasformano in quasi un'ora di "lezione" su come lavorare i Trait Comtois. Poteva dirmi di andare a fare uno dei suoi corsi, e invece mi ha regalato consigli preziosissimi che mi sono serviti moltissimo....ancora oggi, a distanza di anni, in certe situazioni, mi viene in mente quella giornata e una sua frase in particolare : "il ne faut pas avoir peur de les plier".
Posto giusto e persona giusta.
Era pomeriggio e stavamo assistendo alle prove. Vedo arrivare ed accomodarsi la troupe Jehol con Benjamin Cannelle.
Li seguivo già da diversi anni ed ho sempre apprezzato moltissimo il loro lavoro. Vado a salutarli, facciamo 4 parole, che si trasformano in quasi un'ora di "lezione" su come lavorare i Trait Comtois. Poteva dirmi di andare a fare uno dei suoi corsi, e invece mi ha regalato consigli preziosissimi che mi sono serviti moltissimo....ancora oggi, a distanza di anni, in certe situazioni, mi viene in mente quella giornata e una sua frase in particolare : "il ne faut pas avoir peur de les plier".
Posto giusto e persona giusta.
Miky Estancia- Messaggi : 972
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