Eutanasia
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Eutanasia
Credo che tutti voi abbiate letto dell'incidente occorso ad un cavallo durante la prova di cross del concorso completo, al di là delle inevitabili polemiche sui social credo che se è stata presa la decisione di abbatterlo veramente non ci fossero alternative.
Da noi in scuderia c'è un cavallo anziano, credo sui 27 anni, che non viene più montato da moltissimo tempo e che ha una serie di patologie degenerative alle gambe; non so esattamente di cosa si tratti ma gli anteriori sono completamente deformati, il cavallo è magrissimo e non riesce più nemmeno ad uscire dal box. I proprietari hanno fatto e stanno facendo di tutto e di più per lui ma qualcuno dei vet ha cominciato a ventilare l'ipotesi dell'eutanasia.
Questa situazione mi ha fatto riflettere, fino a che punto è giusto insistere e qual è il punto in cui si entra nell'accanimento terapeutico? Io ho sempre pensato che il criterio discriminante fosse il dolore: finchè l'animale non ha dolore e vive la sua vita da vecchietto con più o meno acciacchi per me va bene, se il dolore può essere controllato con i farmaci permettendo all'animale una vita dignitosa ok, ma quando il dolore diventa continuo e poco o per nulla controllabile per me è ora di dire basta. MA non sempre è facile capire se un animale ha dolore, in caso di colica per esempio è evidente, ma ci sono mille altre situazioni in cui la presenza di dolore non è detto sia immediatamente evidente, specialmente ad un profano.
Non ho risposte ma semplicemente volevo condividere con voi queste riflessioni.
Da noi in scuderia c'è un cavallo anziano, credo sui 27 anni, che non viene più montato da moltissimo tempo e che ha una serie di patologie degenerative alle gambe; non so esattamente di cosa si tratti ma gli anteriori sono completamente deformati, il cavallo è magrissimo e non riesce più nemmeno ad uscire dal box. I proprietari hanno fatto e stanno facendo di tutto e di più per lui ma qualcuno dei vet ha cominciato a ventilare l'ipotesi dell'eutanasia.
Questa situazione mi ha fatto riflettere, fino a che punto è giusto insistere e qual è il punto in cui si entra nell'accanimento terapeutico? Io ho sempre pensato che il criterio discriminante fosse il dolore: finchè l'animale non ha dolore e vive la sua vita da vecchietto con più o meno acciacchi per me va bene, se il dolore può essere controllato con i farmaci permettendo all'animale una vita dignitosa ok, ma quando il dolore diventa continuo e poco o per nulla controllabile per me è ora di dire basta. MA non sempre è facile capire se un animale ha dolore, in caso di colica per esempio è evidente, ma ci sono mille altre situazioni in cui la presenza di dolore non è detto sia immediatamente evidente, specialmente ad un profano.
Non ho risposte ma semplicemente volevo condividere con voi queste riflessioni.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
Re: Eutanasia
Sono d’accordo con te.
Finché la vita di un cavallo è dignitosa, bene … Altrimenti … Occorre valutare decisioni molto difficili.
Ho notato tuttavia che in alcuni paesi come Uk, o Norvegia (questo sulla base di profili Instagram che seguo) talvolta la decisione viene presa sulla base di patologie che sono destinate a peggiorare ma che in quel momento ancora non compromettono la qualità di vita, come a voler prevenire sofferenze. Ecco, questo un po’ mi lascia perplessa.
Finché la vita di un cavallo è dignitosa, bene … Altrimenti … Occorre valutare decisioni molto difficili.
Ho notato tuttavia che in alcuni paesi come Uk, o Norvegia (questo sulla base di profili Instagram che seguo) talvolta la decisione viene presa sulla base di patologie che sono destinate a peggiorare ma che in quel momento ancora non compromettono la qualità di vita, come a voler prevenire sofferenze. Ecco, questo un po’ mi lascia perplessa.
_Adele_- Messaggi : 1021
Data d'iscrizione : 29.07.19
Età : 33
Re: Eutanasia
Due brevi annotazioni.
Una, sull'eutanasia umana: ho firmato per il referendum (che si farà, ormai è stato raggiunto ampiamente il numero di firme necessarie). Sono sempre stato un sostenitore di questa opportunità, così come del testamento biologico.
L'altra, sugli animali non umani. Mi è già capitato di dover prendere decisioni in merito (gatto, due cani di cui uno di mio padre) e le ho prese tutte sentendomi ampiamente la coscienza a posto. Per ora mai per un cavallo, ma in maneggio è stata già praticata più volte, ovviamente sulla base del consenso del proprietario. Ancora oggi, come ho scritto in altro luogo del forum. Sono sempre decisioni difficili, ma in tutti i casi non farlo avrebbe rappresentato a mio parere un accanimento immotivato.
Una, sull'eutanasia umana: ho firmato per il referendum (che si farà, ormai è stato raggiunto ampiamente il numero di firme necessarie). Sono sempre stato un sostenitore di questa opportunità, così come del testamento biologico.
L'altra, sugli animali non umani. Mi è già capitato di dover prendere decisioni in merito (gatto, due cani di cui uno di mio padre) e le ho prese tutte sentendomi ampiamente la coscienza a posto. Per ora mai per un cavallo, ma in maneggio è stata già praticata più volte, ovviamente sulla base del consenso del proprietario. Ancora oggi, come ho scritto in altro luogo del forum. Sono sempre decisioni difficili, ma in tutti i casi non farlo avrebbe rappresentato a mio parere un accanimento immotivato.
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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati
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Re: Eutanasia
Assolutamente d'accordo con Hobbes, sia per iquadrupedi che per i bipedi.
Milla- Messaggi : 1997
Data d'iscrizione : 11.07.19
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