Olimpiadi

Milla ha scritto:
...
Cilla il cavaliere irlandese è stato molto criticato perchè il suo cavallo ha mostrato dei problemi durante il percorso culminati in una caduta, per fortuna senza conseguenze gravi per il binomio. Molti hanno detto che, visto che il cavallo non era in forma, avrebbe dovuto ritirarsi ma il suo ritiro avrebbe comportato il ritiro di tutta la squadra a causa della modifica del regolamento, infatti mentre prima le squadre erano composte da 4 atleti (per cui il ritiro di uno non comprometteva la partecipazione di tutta la squadra), il nuovo regolamento prevede che le squadre siano formate da 3 cavalieri, per cui, se uno è fuori, è fuori tutta la squadra.

Direi un'ottima sintesi sintetica.

Aggiungerei un link all'interessante articolo di Pietro Borgia in "Equestrian Insights", di cui apprezzo in particolare la sottolineatura e disanima del "conflitto tra il benessere del cavallo, da un lato, e le esigenze dello sport, dall’altro(*)":
https://www.equestrianinsights.it/un-sistema-che-non-risparmia-nessuno-confessioni-di-un-cavaliere-fallito/


(*) che noia che non si possa selezionare una porzione di testo da quel sito. Almeno così credono... Basta Ctrl+U

Si parla di quello che è successo alle Olimpiadi nel Pentathlon e delle proposte di abolizione dell'equitazione dalle suddette.

Qui il post de Il Post su fb, contenente anche il link all'articolo:
https://www.facebook.com/ilpost/posts/4653392378026513

Devo dire che la discussione su fb mi sembra molto moderata, mi sarei aspettato toni più accesi.

Nell'articolo mi lascia perplessa la terza condizione indicata da una tale Hélène Roche(*), presentata come etologa (grassetto mio):
Per Hélène Roche, «per migliorare le condizioni di vita dei cavalli destinati allo sport equestre, si deve partire da criteri che mettano al centro proprio il cavallo». Roche ha spiegato che dovrebbero essere soddisfatte tre principali condizioni: permettere all’animale di entrare in contatto con i suoi simili, assicurargli libertà di movimento e quella di mangiare fibre a piacimento
Forse intende dire che un cavallo deve avere fieno a sua disposizione, "a suo piacimento"? Sarà la sintesi o la traduzione, di primo acchitto mi è sembrata buffa come affermazione, visto che erba o fieno sono i suoi nutrienti principali

(*) https://www.heleneroche.fr/db/documents/pdf/cv-helene-roche2018.pdf

Cilla ha scritto:https://www.uipmworld.org/news/uipm-introduces-new-measures-urgently-improve-horse-welfare-modern-pentathlon

Almeno non tutto il male viene per nuocere

Ieri non ho avuto tempo, ma stamattina ho curiosato. Come è normale e direi anche giusto, si tratta per il momento più che altro di dichiarazioni di intenti. Mi piace il fatto che il "capo" della UIPM si faccia istruire dal "capo" della FEI  

Come era già evidente, e come risalta anche da questo link, gli atleti del pentathlon moderno non sono molto esperti in equitazione. Ragione per cui, a mio modesto parere, può avere senso abbassare gli ostacoli (a Tokyo era una 120).

Resta però il nodo del dover fare la gara con un cavallo sconosciuto: proprio perché non specializzati in salto ostacoli, risulta ancora più difficile per gli atleti "capire" in una ventina di minuti il cavallo che gli è toccato in sorte. Non saprei come fare, però, perché gareggiare con un cavallo di proprietà, col quale formare un binomio, significherebbe un aggravio di costi considerevole per gli atleti, probabilmente non sopportabile da molti di loro

bon, tolta l'equitazione dal pentathlon