Smart working

L'idea di scrivere questo post mi è venuta mentre limavo la mia rubrichetta "Cavalli e dintorni", ospitata su un giornale distribuito mensilmente in modo gratuito: l'inchiostro fresco. Questo sarà l'ultimo numero a stampa, dopodiché il giornale passerà completamente in rete: https://www.inchiostrofresco.it/wp/

Vista l'occasione, mi è sembrato il caso di fare alcune semplici (sempliciotte?) considerazioni su equitazione e smart working.

C'è tutta la parte amministrativo/contabile che non differisce dal solito lavoro d'ufficio, quello che si presta a essere fatto da remoto, con pigiama addosso e figli che schiamazzano per tutta la casa. Per questa parte lo smart working è pienamente fattibile. Ricordo anche che alcune azioni possono essere compiute usando la rete, senza doversi alzare dal divano: tesseramento e iscrizioni ai concorsi, ma anche formazione a distanza e vario materiale multimediale di istruzione, approfondimento, etc

Ma poi c'è l'hard working: dar da bere, da mangiare e pulire.
Per questo, più che di smart working penso si possa parlare di automatizzazione. Per esempio, per bere, le beverine (sia quelle con linguetta che il cavallo deve azionare, sia quelle con galleggiante) rappresentano un compito (lavorativo) quasi completamente automatizzato. Resta la pulizia e il controllo, ma il grosso del lavoro non richiede la presenza di qualcuno.
Posso ricordare l'idea di stalla attiva, che venne discussa sul verdino. Ma mi fermo qui, mi piacerebbe leggere altre idee, punti di vista, etc.

E andare a cavallo si può fare in smart working?

hobbes1950 ha scritto:E andare a cavallo si può fare in smart working?

Certo


e lo puoi fare in pigiama e senza continuare a dire ai figli "Non passare dietro al cavallo che potrebbe calciare!"

OK, programmi di simulazione. Che voi sappiate ce ne sono che funzionano, che siano davvero utili?

I simulatori possono essere un validissimo aiuto propedeutico alla pratica.
In altri ambiti già li utilizzano parecchio, vedi scuole di volo (https://www.pilotkingdom.com/blog/come-noleggiare-ore-al-simulatore-di-volo)
Potrebbero usarli anche le scuole guida le prime volte per prendere un' attimo di confidenza.
Attenzione che stò parlando di simulatori professionali quindi con costi non proprio alla portata di tutti (https://www.arc-team.it/) non il programma scaricato dalla rete .
Si parla molto in questi ultimi tempi di realtà aumentata ed in parte un simulatore ne fa parte.
Nei prossimi anni troveremo simulatori che imiteranno quasi al 90/95% i reali comportamenti, variabili e imprevisti compresi.

Nel mondo dell' equitazione la tecnica è importante, a volte essere quasi "autistici" aiuta il binomio a creare situazioni al top.
Il simulatore può aiutare ad affinare i meccanismi, i metodi, le azioni soprattutto per chi deve fare molto allenamento, magari a cavalo/cavalli infortunati.
Il cavallo però è un essere senziente, dotato di un cervello proprio che, a differenza del simulatore ci mette spesso di suo, a volte correggendoci, a volte ostacolandoci.
Quindi dal mio punto di vista, si, il simulatore può essere utile.
Ma non basta il simulatore, ci vogliono le chiappe sulla sella, qualche caduta e umiltà per andar a cavallo.

In più aggiungo che non va bene per tutto, una passeggiata di un paio d'ore nel bosco non puoi simularla, devi viverla

Io l'ho provato ma (perlomeno per il lavoro in piano) proprio non ci siamo, ma neanche lontanamente.

Milla ha scritto:Io l'ho provato ma (perlomeno per il lavoro in piano) proprio non ci siamo, ma neanche lontanamente.

Nella sensazione dell'andatura o nella risposta agli aiuti? o entrambe? mi incuriosisce molto.

Entrambe.
Le andature sono assolutamente uniformi, quindi ti mancano completamente tutte le differenze tra un cavallo e l'altro e le variazioni nelle andature dello stesso cavallo (es. uno scarto, un inciampo, un aumento, rallentamento ecc. è impossibile che le andature siano sempre perfettamente uguali).
Circa gli aiuti sei pur sempre su un aggeggio meccanico quindi ad aiuto di intensità X corrisponde sempre la risposta Y mentre nella realtà non è così, ma manco per sogno!
Per i cambi di galoppo non te ne accorgi nemmeno ed ancora meno per gli spostamenti laterali ed il lavoro su due piste dove proprio non avverti lo spostamento della groppa che invece a sella si percepisce benissimo.
Forse va bene per impostare un allievo, perfezionare l'assetto anche se poi, nella realtà, se non sei preparato ad un cavallo "vivo" al primo movimento di un orecchio ti trovi col sedere per terra.
Il limite insuperabile di questi "cosi" è che nell'equitazione il "mezzo" è dotato di volontà propria.

Ma questi simulatori non credo che siano gratis. Sapete qualcosa dei costi, di che tipo di contratto fanno?