Cadere è NORMALE?

Quante volte ho sentito questa frase... cadere è normale! se vai a cavallo per forza cadi.
Ma è così?
Io non sono d'accordo.. certo c'è la possibilità che accada, dato che il cavallo è un animale non un mezzo meccanico.. se cadi da una bicicletta, tanto più potresti farlo da un essere senziente.

Tuttavia il fatto che in certe scuole di equitazione gli allievi cadano frequentemente ( e li ho visti perciò lo dico) mi fa pensare ancora una volta che sto metodo di insegnamento non sia dei più brillanti.. abbiamo cavalieri senza equilibrio ai quali vengono richiesti esercizi dove sono richieste capacità non ancora sviluppate...

mah? voi cosa ne dite?

Sì e no.

Ovvio che si cade. Però...
Che ci siano caso ben diversi di frequenza nelle cadute, anche indipendentemente dall'istruttore è più che evidente
Dipende dal cavallo, dal cavaliere e dal binomio.
Non ho difficoltà a credere che dipenda anche dall'istruttore, o dal suo metodo, se vogliamo dire

Nel posto dove ho cominciato io praticamente ad ogni lezione qualcuno di noi volava per terra, ci dicevano che era normale e anche a noi alla fine lo sembrava data la frequenza delle cadute.
Solo anni dopo ho capito che il motivo di tutte quelle cadute era che ci facevano fare cose per cui non eravamo pronti : es.galoppare dopo pochissime lezioni, idem con i salti.
L' istruttrice mi spiegò che era praticamente costretta a fare così perché gli allievi volevano galoppare e saltare subito, se avesse fatto le cose con calma, aspettando che gli allievi avessero equilibrio ed un assetto corretto, molti se ne sarebbero andati.

Cadere sarà anche normale, ma non cadere, per me, è meglio.
Avere buoni cavalli da scuola, saper creare il giusto binomio, e non chiedere cose che l'allievo non è ancora in grado di fare.

Se gli allievi hanno fretta, beh, vadano a farsi male altrove.

Milla ha scritto:
L' istruttrice mi spiegò che era praticamente costretta a fare così perché gli allievi volevano galoppare e saltare subito, se avesse fatto le cose con calma, aspettando che gli allievi avessero equilibrio ed un assetto corretto, molti se ne sarebbero andati.

meno male che non faceva l'esaminatore di guida!

Racconto un aneddoto.

Anni fa ci contatta il perito di una assicurazione per via di un infortunio subito da una bambina nel nostro maneggio. Ci da il nome di questa bambina e fissa un appuntamento per il giorno dopo.
Effettivamente questa bambina era stata una nostra allieva. Se ne era andata via da un po', mi pare qualche mese, e combinazione proprio l'ultima lezione, al termine era caduta. Ma una caduta da niente, diciamo che era scivolata a terra. Aveva piagnucolato un po' ma era finita lì. Tanto è vero che ci domandavamo se ci volessero marciare sopra.

Vabbè, arriva il perito che comincia a leggere le carte e viene fuori subito che la bambina era caduta in un altro maneggio (abbiamo poi saputo che si era fatta effettivamente male). Erano venuti da noi per sbaglio, perché aveva ancora la tessera FISE nostra (e magari aggiungiamo che hanno fatto male il loro lavoro). Bene per noi. Ovviamente ci siamo sentiti sollevati a non aver niente da fare.

Perché racconto questo? Perché la madre era precisamente una di quelle che insistono perché il figlio galoppi. Mio figlio valutava che non fosse pronta e, nonostante la sua giovane età non le aveva dato retta. Laonde per cui era andata in un altro maneggio. E, guarda un po', la bimba era caduta malamente, galoppando.

Per carità, è solo un aneddoto...

hobbes1950 ha scritto:

Per carità, è solo un aneddoto...

.....che la dice lunga sulla fretta, sul volere tutto e subito.
A volte, gli ippogenitori mettono troppa pressione...

perchè non mettete su gli ippogenitori a galoppare e a rompersi qualche osso?

a casa mia mia mamma avrebbe detto "mare de sucara" .. ovvero madre di zucchina praticamente inutile.

Io ho una frequenza di cadute bassissima
Non voglio e faccio qualunque cosa per non fare cadere gli allievi
È ovvio che più fai e più rischi che questo avvenga e per più fai intendo ad esempio incominciare a saltare dove la possibilità di caduta aumenta in maniera esponenziale
Quando imparavo io ero sempre in terra e nessuno si preoccupava di tutelarci o motivarci una caduta.
C'era l'insana convinzione che "tante cadute, tanto onore"... ed ancora oggi trovo a volte questa convinzione
La caduta non è mai una bella esperienza e deve essere , secondo me, evitata il più possibile cercando di non fare bruciare le tappe ad allievi che non sono pronti per una determinata esperienza
Poi si cade comunque anche nelle maniere più imprevedibili
Una mia allieva è caduta mentre era già pronta per scendere perché un uccello ha proiettato un ombra sulla sabbia che ha fatto scartare il cavallo fermo
Per dire... cadere è già fin troppo facile, fare in modo che possibilmente non accada mi sembra il minimo

Sui genitori concordo
Vagli ad esempio a far capire che se una cosa non riesce al passo tantomeno riuscirà al trotto o al galoppo
Oppure fagli capire che il modo più difficile e più istruttivo è lavorare al passo
O che non serve fare duecento giri di campo di seguito al trotto' magari anche ad un trotto vomitevole, per dire di saper montare ma è chiedere ed ottenere quando facciamo una richiesta e saper mettere i piedi del cavallo esattamente dove vogliamo noi e come vogliamo noi....
Però è questo che i genitori vogliono... poter dire " mio figlio fa....!!!"

propongo lezioni di equitazione a PORTE CHIUSE! ippogenitori liberi di fare gli adulti senza figli per quell'ora, ora e mezza!

Lo so, lo so, i regolamenti impongono la presenza dell'adulto responsabile del minore...
però li si potrebbe impegnare i formativi tornei di bocce a bordo campo.. tanto la sabbia c'è!

Io lascio andare via i genitori solo quando sono certa di conoscerli bene e quando ci sono altri adulti presenti
Di alcuni non mi sono mai fidata ed ho sempre preteso la presenza
Si sa mai che se succedesse , diononvoglia, qualcosa mi venissero a dire" chissà cosa gli ha fatto fare"

Bell'argomento!
Concordo con quello che sostenete un po' tutti, la troppa fretta fa fare errori grossolani. E concordo anche sul fatto (purtroppo) che troppi (sia allievi che genitori) prendano come fine ultimo delle lezioni.. il Galoppare!! Sembra che ci sia solo questa parola... Imparare a gestire, "guidare", figuriamoci fermare, un cavallo è tutto noioso al confronto del Galoppare ..
E anch'io come dice Miky, se vogliono galoppare e cadere, che vadano a cadere da un'altra parte
E lo dice una che tanti anni fa, alla quinta lezione venne portata per boschi a galoppare, cadde e si ruppe la testa su una pietra, resto' svenuta per un paio d'ore (e non esistevano i cellulari, parlo del Neozoico)
Io ci potevo restare secca, non è successo, ma di sicuro non succederà ai miei allievi.
Tra l'altro bisogna pensare che ad ogni caduta può essere che la persona, anche se non si fa male, potrebbe abbandonare l'equitazione..
Quindi prudenza e progressione nel lavoro obbligatori, oltre che cavalli adatti ad ogni allievo

Ho affiancato per un po' l'istruttrice del maneggio e chi viene a cavallo spesso non capisce che la fretta è cattiva consigliera. Noi preferivamo scontentare qualcuno o qualche genitore e perdere qualche cliente che rischiare. Lavoravamo prevalentemente con pony e bambini all'inizio. La gente non si rende conto di quanto può essere più pericoloso un pony esuberante del cavallo da scuola perfetto. Li vedevano così bassi e non si rendevano conto che l'altezza non era sinonimo di affidabilità.
Quando poi arrivano quelli con la visuale del cavallo paragonato ad un mezzo, eravamo a posto.
Il cavallo ha mente ed emozioni proprie e gli imprevisti ci possono essere anche per quello più affidabile. Si può cadere specialmente all'inizio e chi è lì con noi se ci spinge a fare qualcosa in meno è proprio per perservarci dalla caduta.
Se penso a me le cadute che ho fatto sono state le più stupide in assoluto, due in particolare: la prima ho sottovalutato il cavallo che avevo sotto e disattenzione e la seconda un imprevisto e troppa fiducia per il cavallo che avevo.

In caso di caduta mi son dovuta mettere alla prova con quegli stessi genitori ansiosi della prestazione del figliolo
Quando accade io resto ferma ed attenta per valutare che tipo di caduta sia
Se la caduta non è allarmante mi avvicino con calma a "raccattare" il caduto... lo faccio per non mettere in allarme, per togliere peso emotivo all'evento
Una volta con una bimba caduta classicamente... lei voleva andare a festa, il cavallo è andato a sinistra.. si sono separati e la bimba è caduta di chiappa... mentre mi avvicino con calma vengo superata dalla mamma urlante che la raggiunge, la solleva, la sorregge, le tasta la schiena
Arrivo anche io e le dico che la bambina è caduta di sedere come dimostrava la sabbia sui pantaloni... ma niente, continuava a dire che aveva battuto la schiena, l'ha sorretta sino fuori dal campo ed ha voluto ghiaccio da mettere tra le scapole
Quel che voglio dire con questo racconto è che le cadute,quelle "buone", non vanno drammatizzate
Se anche il bambino non è dolorante o spaventato ma vede un adulto dar di matto si preoccupa pensando che chissà cosa gli è successo
Se la caduta è "buona" e si riesce a renderla razionale motivando il perché è accaduta, un allievo riesce a superarla.. se intorno si svolge uno psicodramma invece è facile che la caduta generi uno stato di ansia che rende difficile il montare

Blues, parole sante!

Personalmente monto a cavallo e in testa ho mille "preoccupazioni" il mio assetto, i suoi movimenti, le richieste le risposte ecc...
ma di cadere proprio non ci penso.
PERO' .. prima di montare valuto la cavalla girandola alla longia, facendo ginnasticare lei e riscaldare me.. se ha bisogno di fare qualche salto lo fa alla longia, qualche giro "matto" ci sta.. l'accompagno anche nel galoppo pancia a terra, poi la riprendo. Qualche giro di lavoro e poi monto. Ovviamente posso farlo perchè il cavallo è mio, perchè sono maggiorenne, perchè ... ecc..
E anche in sella.. le richieste devono essere adeguate, al suo stato mentale/fisico ed al mio. se sono scoordinata, distratta, rigida.. come facciamo? idem per lei.
quindi il mio stato mentale è più SE capita la caduta (e non QUANDO)

concordo con blues, valutare l'entità del "danno" e agire senza allarmi inutili che generano solo più ansia e sfiducia nel cavallo, che magari ha fatto esattamente quanto richiesto, solo che il cavaliere non era adeguatamente preparato.

blues ha scritto:
Una volta con una bimba caduta classicamente... lei voleva andare a festa, il cavallo è  andato a sinistra.. si sono separati e la bimba è  caduta di chiappa... mentre mi avvicino con calma vengo superata dalla mamma urlante che la raggiunge, la solleva, la sorregge, le tasta la schiena
Arrivo anche io e le dico che la bambina è  caduta di sedere come dimostrava la sabbia sui pantaloni... ma niente, continuava a dire che aveva battuto la schiena, l'ha sorretta sino fuori dal campo ed ha voluto ghiaccio da mettere tra le scapole

La parte più difficile è gestire i genitori il più delle volte. Se pensava avesse sbattuto la schiena un ideona poi muoverla subito.Meno male che non c'era danno

ma oltre alla preparazione adeguata del cavaliere, avete anche voi come me la sensazione che conti tanto la sua forma mentis del momento, l'umore e la determinazione (o rilassamento) del giorno)?

io mi rendo conto di avere momenti in cui sarei in grado di fare fronte senza problemi a situazioni anche decisamente problematiche, a imprevisti, e altri momenti in cui sono molle e non pronto, molto indifeso di fronte a situazioni difficili improvvise. ci sono uscite in cui potrei fare tutto, non temo niente, e altre in cui bisogna che sia tutto semplice e tranquillo perchè non ho grinta, reattività. e se si verifica un evento che va oltre la mia reattività del giorno, potrei rischiare di trovarmi nei guai. ma oramai sono in ballo, e devo ballare

Pippokid ha scritto:ma oltre alla preparazione adeguata del cavaliere, avete anche voi come me la sensazione che conti tanto la sua forma mentis del momento, l'umore e la determinazione (o rilassamento) del giorno)?

SI!!! Assolutamente concorde.

ecco perchè montare in un posto dove la caduta è una "delle cose DA FARE" non mi piace come idea di partenza.

Spiego.. se penso che potrei cadere, mi irrigidisco, mi distraggo, la mia mente non sta più con il mio corpo.. e questo fa quello che non dovrebbe fare. Aumentando esponenzialmente le probabilità che io cada e che cada anche malamente.

Non dico di fare SUPERMAN, però un certo grado di sicurezza montando lo si deve avere, anche perchè un cavallo montato da un cavaliere insicuro sarà sicuramente più portato a far da se'.. e spesso questo vuol dire liberarsi prima di tutto dal fardello ippotrasportato.

Poi ci stanno i giorni difficili e allora magari accettare che si può lavorare anche da terra, sulla confidenza, sulla conduzione a mano sugli ostacoli, nel superamento di reciproche paure o tensioni, lavoro alla longia, a redini lunghe.. insomma tenendo i piedi per terra, magari si esorcizza quel timore.

Si pippokid... conta
Infatti ho abituato gli allievi a dirmi come si sentono prima di montare, se ne hanno voglia o no, se hanno qualche problema di cui vogliono parlare prima...
Mi fanno tenerezza quando a volte mi chiamano al centro del campo e mi confessano le loro paure o ansie per un esercizio o per l'atteggiamento del loro cavallo
Io VOGLIO che me ne parlino e gli ho insegnato, spero, che avere timori od ansie non vuol dire essere"deboli" ma semplicemente consapevoli e che mai se ne devono vergognare
A me non interessano cavalieri supereroi

blues ha scritto:Si pippokid... conta
Io VOGLIO che me ne parlino e gli ho insegnato, spero, che avere timori od ansie non vuol dire essere"deboli" ma semplicemente consapevoli e che mai se ne devono vergognare

che bello! se anche i genitori crescessero i figli così ci sarebbero molti meno discussioni a bordo campo ( tutti i campi!) .. mi riferisco a quel tipo di genitore che PRETENDE che il figlio sia ORO OLIMPICO alla prima uscita.

Cadere penso sia giusto far passare che è “normale” ... Cioè che vada tenuto in conto e che non per forza implichi infortuni seri ... Ma che non diventi una scusa per lanciare allievi non pronti in esercizi troppi difficili. Che non accada troppo spesso. Io lo dico sinceramente, avrei una discreta paura a montare nel mio ex maneggio. I cavalli sono sclerati lì, poco da fare. Ho visto tante cadute proprio perché un cavallo che vede solo box e campo prima o poi sbrocca. I paddock? Non ci sono perché mancano gli spazi. Per me un cavallo non sereno moltiplica i rischi di questo sport e non c’è scusa che tenga.

dal dizionarIo google..
NORMALE
aggettivo
Conforme alla consuetudine e alla generalità, regolare, usuale, abituale.

Sempre più penso che ritenere NORMALE cadere sia oltremodo pericoloso.
che possa capitare ok,
del resto può capitare che si cada dalla bicicletta, che si faccia un incidente in auto ... ma non lo ritengo NORMALE

Se si passa all'idea che prima o poi tutti si cade, sembra quasi bello quando accade... e si spengono i recettori del pericolo, dell'allerta. anche nel vedere cose che sono potenzialmente rischiose.
Vedi i genitori che pretendono di vedere i loro figli galoppare.. del resto: tutto normale.
Magari non li lasciano a casa da soli due ore, ma metterli su un cavallo h160*500 kg TUTTO NORMALE! Ma lo vedo solo io che sti neuroni funzionano ad intermittenza?

È vero solo che montando prima o poi è facile che accada... in questo caso si può dire impropriamente "normale"
Dice il motto" chi va al mulino si infarina"