Non ho fiducia nel mio cavallo

L' ho acquistato a 5 anni appena compiuti ora ne ha 9, era domato, ma in condizione e lavoro ce l'ho messo io... Di lavoro ne aveva fatto ben poco penso, è un cavallo importato del Belgio perciò so poco del suo passato.
L' idea che mi sono fatta io è che finché non gli si chiede quel qualcosa in più il cavallo è buonissimo, quando si prova ad uscire dalla sua comfort zone non accetta di buon grado, ed essendo un cavallo forte mi sfinisce ottenendo praticamente il nulla in estate accade meno perché patisce il caldo credo, la sua natura caratteriale credo sia proprio quella invernale... Non sono le due sgroppe che mi hanno fatto perdere fiducia e proprio il suo atteggiamento che cambia

Capito.
Beh se ci lavori da 4 anni direi che è difficile che cambi qualcosa.
Molti cavalli fanno difese quando si cerca di chiedere quel qualcosa in più ma, se per te è un ostacolo per andare avanti magari per qualche amatore che si trova ad un livello inferiore invece il cavallo potrebbe essere l'ideale.
Poi non dimentichiamo che si parla sempre di "binomio", non tutti i cavalli vanno bene per tutti ed è più saggio "interrompere la relazione" piuttosto che intestardirsi.
Tienici informati, fa piacere a tutti qui.

Io sono di opinione diversa! Lavorare il cavallo da quattro anni e non ottenere cambiamenti non significa per forza che le cose non possono cambiare....
Se si ripetono sempre gli stessi "errori" e nessuno da fuori ci fa notare che facciamo qualcosa di sbagliato....faremo sempre bene! ma non è così che funziona! proprio perchè ogni cavallo è a sé.
venivi da un cavallo.....che era tutto un altro genere, anche a livello caratteriale, forse il metodo usato per uno non è corretto per l'altro. con questo non voglio dire che tu non sei brava, anzi, hai solo bisogno di vedere il tuo cavallo da un punto di vista diverso! Invece di andare in maneggio già demoralizzata aspettandoti le sue stupidaggini, prova a capire perché se gli chiedi di più lui cambia atteggiamento: è una questione di fatica fisica o di fatica mentale? ha comunque solo 9 anni..e se è ,a sangue caldo, in fondo è ancora piccolo! Forse ha bisogno di approcciarsi alle fatica in modo più graduale....
In mp se vuoi potrei darti un contatto per consigli

Anna76 ha scritto:Io sono di opinione diversa! Lavorare il cavallo da quattro anni e non ottenere cambiamenti non significa per forza che le cose non possono cambiare....
Se si ripetono sempre gli stessi "errori" e nessuno da fuori ci fa notare che facciamo qualcosa di sbagliato....faremo sempre bene! ma non è così che funziona! proprio perchè ogni cavallo è a sé.
venivi da un cavallo.....che era tutto un altro genere, anche a livello caratteriale, forse il metodo usato per uno non è corretto per l'altro. con questo non voglio dire che tu non sei brava, anzi, hai solo bisogno di vedere il tuo cavallo da un punto di vista diverso! Invece di andare in maneggio già demoralizzata aspettandoti le sue stupidaggini, prova a capire perché se gli chiedi di più lui cambia atteggiamento: è una questione di fatica fisica o di fatica mentale? ha comunque solo 9 anni..e se è ,a sangue caldo, in fondo è ancora piccolo! Forse ha bisogno di approcciarsi alle fatica in modo più graduale....
In mp se vuoi potrei darti un contatto per consigli

Ciao Anna! Grazie per il contributo si volentieri se puoi lasciarmelo

Nell' ultimo anno siamo stati seguiti da un buon istruttore, ma negli ultimi mesi causa covid e impegni suoi lavorativi non è più potuto essere presente... A parte la parentesi Indy nella mia esperienza equestre ci sono stati molti altri cavalli, giovani, esperti... insomma un po' di tutto! Quindi non era proprio un paragone tra i 2 cavalli, ma come ho affrontato la situazione, con Indy a mente pulita ed erano 4 anni che non ci saltavo, con whisky se è la giornata in cui fa il prepotentello perdo sicurezza anche su un esercizio di croci...

Sono d'accordo con Anna e in più mi permetto di dire che se Elisa non ha problemi da terra non vuole dire che non ne avrebbe nel lavorare da terra. Se il suo, come quello di molti, lavoro da terra si limita a spostare il cavallo a mano da un posto all'altro e farlo girare alla corda, non gli sta chiedendo niente di che, per cui difficilmente le si metterà contro. Detto ciò, se il rapportarsi con lui è una fonte di stress più che di piacere e senti che ormai ha già investito anche troppo tempo, denaro ed energie per lavorare con lui, la scelta di cederlo ad un altro cavaliere caratterialmente più adatto e prenderti un cavallo che ti piaccia di più non ha nulla di disdicevole

Cilla ha scritto:Sono d'accordo con Anna e in più mi permetto di dire che se Elisa non ha problemi da terra non vuole dire che non ne avrebbe nel lavorare da terra. Se il suo, come quello di molti, lavoro da terra si limita a spostare il cavallo a mano da un posto all'altro e farlo girare alla corda, non gli sta chiedendo niente di che, per cui difficilmente le si metterà contro. Detto ciò, se il rapportarsi con lui è una fonte di stress più che di piacere e senti che ormai ha già investito anche troppo tempo, denaro ed energie per lavorare con lui, la scelta di cederlo ad un altro cavaliere caratterialmente più adatto e prenderti un cavallo che ti piaccia di più non ha nulla di disdicevole

Ecco qui volevo fare una precisazione che mi ero dimenticata di fare, premettendo che non seguo il metodo parelli perché non lo conosco, ma il nostro lavoro da terra non si limita assolutamente alla sgasata! Ci siamo dilettati con la doppia longe, e provato alcuni inredinamenti, lavorato su comandi vocali, distensione..con le dovute tempistiche ovviamente... Il cavallo aveva/ha delle rimostranze quando è sotto pressione si ribella senza andare troppo per il sottile ma probabilmente sentendomi meno "vulnerabile" riesco a gestire meglio la situazione, al contrario che in sella

Ah ecco, allora sei già un'amazzone evoluta ma ci sono molte altre cose che potresti fare da terra. Il mio sotto pressione diventava veramente pericoloso, da terra abbiamo imparato lui che anche se va sotto pressione non gli succede nulla e non è il caso di difendersi (calciava addosso, da sella buttava giù e calciava....per dire) io a gestire meglio le pressioni e a leggere meglio le sue risposte. Nemmeno io sono parellista, ho cercato di prendere cosa c'è di buono nel metodo, che poi è il solito meccanismo pressione/rilascio e una certa schematicità che rende facile imparare se uno non è personalmente dotato, come me.
Comunque io credo che tu nel tuo cuore una decisione l'abbia già presa, facci sapere come va.

P.s. lieta che Indy sia tornato e stia bene

Buongiorno
Chiedo : esattamente quando e comincio cavallo manifestazil suo disappunto da montato? E nel lavoro a terra accetta richieste anche più impegnative?
È un cavallo pigro? È volenteroso? Ansioso?
Sono tante le cose da osservare e tante le cose che si possono "provare" per renderlo più disponibile
Per l'età non c'è problema
A me è capitato di lavorare su un cavallo di 20 anni che da 10 era diventato ingestibile sia a terra,che in sella
Non ci credevo nemmeno io ma è successo che è tornato il cavallino buono e disponibile di prima di quei 10 anni
Cosa lo avesse reso così non lo sappiamo e mai lo sapremo però il risultato c'è stato

Buongiorno blues,
Mi scuso per il ritardo nella risposta,
Tendenzialmente è abbastanza pigro, si fa fatica a mantenerlo concentrato soprattutto se si parla di lavoro in piano, sul salto invece è molto rispettoso e disponibile. Una volta un veterinario mi disse che è un cavallo introverso, e che probabilmente sfoga la sua ansia a livello gastrico, in quest'ultimo anno non ha manifestato sintomi in quel senso, ma non mi sento nemmeno di escluderlo aprioristicamente...
Da terra lo descriverei come un cavallo molto socievole e che ama il contatto umano, sicuramente nel suo passato però qualche macchietta c'è, non ama, per esempio se una persona sta molto vicina al salto che dobbiamo svolgere, e io da sella in quel caso percepisco benissimo la sua preoccupazione.
A terra per quelle che sono le mie capacità, lo trovo forse anche più semplice da gestire, ma comunque se una cosa non gli sta a genio non è il tipo che subisce in silenzio..

Spero di aver risposto alla tue domande, anche se forse ho divagato un po'

I cavalli "pigri" sono un disastro.
Personalmente preferisco quelli con eccesso di zelo, però con i cavalli pigri di solito adotto la tattica del non fargli credere che si stia stancando
Credo che sicuramente tu abbia provato a catturare la sua attenzione proponendo sempre esercizi diversi e non ripetitivi
Sessioni brevi di esercizio
Se la vicinanza di qualcuno accanto al salto ge era appre Simone si può intuire il perché del suo comportamento corretto e disponibile
Forse è proprio l'ansia che annulla la sua pigrizia
Non ho capito se a terra fai un vero w proprio lavoro o se parli di gestione di routine

Il timore, se qualcuno da terra è troppo vicino all'ostacolo, farebbe pensare ad un cavallo sbarrato o qualcosa del genere.
I miei istruttori hanno sempre sostenuto che è meglio un cavallo troppo avanti di un cavallo pigro che sono quelli che fanno le difese peggiori (smontonate, impennate ecc.) ed in effetti direi che non hanno torto.
Elisa però tu dici che il cavallo sul salto è volenteroso e rispettoso quindi il tuo problema è solo nel lavoro in piano?