preparazione di un cavallo da trekking

si dice sempre che il cavallo è un atleta, che va mosso e ginnasticato spesso, ecc ecc...
ma nello specifico un cavallo da passeggiata trekkinf di che allenamento ha bisogno?
al maneggio c è una ragazza che si occupa delle passeggiate e trekking, ha una cavalla siciliana giovane che va da per tutto... in campo praticamente non la monta quasi mai, quando escono spesso galoppano fuori..... (e siamo in montagna) diciamo che la sua media di passeggiate da 1 ora o al massimo 3, sono di tre volte al massimo x settimana (ma non sempre dipende dai turisti).... questo per capire la situazione....
lei quando per dire c è in programma di trekking da due giorni più impegnativi lascia la cavalla a riposo una settimana prima(vive al paddock) perché dice che si deve riposare....

io invece mi chiedo nob6sarebbe meglio invece un allenamento più intenso x fare appunto allenamento? un po quando noi abbiamo in previsione una gara di salto, quella settimana li lavoriamo di più (anche senza salti)....

Io non mi intendo di allenamento volto a preparare cavalli per trekking ma posso immaginare che una ginnastica in campo sia indispensabile anche per avere un cavallo agile ed elastico fuori, che sia al riparo da contratture date da rigidità.
Un lavoro in campo o in campagna giornaliero, non intenso ma che lo tenga giorno per giorno attivo, decontratto e rinforzato. Pure 20 minuti ben fatti per dire, tanto se poi vive in paddock e fa vita fuori già si muove di suo.
Mi ricordo ad esempio una ragazza rispondere ad U che le stava insegnando il disimpegno del posteriore " ma tanto a me non serve, noi facciamo solo trekking". Mi ricordo anche la risposta di U " non è che in passeggiata i percorsi sono sempre tutti dritti e larghi, se ti capita di dover spostare il sedere del cavallo per qualsiasi motivo e magari ti trovi sul ciglio di un fosso,che fai? Preferisci cadere di sotto?"
Anche per questi motivi pratici io trovo utile lavorare in campo, sia per prepararlo fisicamente che per aiutarlo ad acquisire competenze che poi fuori possono tornare utili.
E poi non è che un cavallo che fa solo trekking non debba essere considerato un atleta a tutti gli effetti. Il peso del Cavaliere lo porta eccome, si fa pure salite e discese con la zavorra per 2 o 3 ore. Forse dovrebbe essere preparato muscolarmente come o meglio di un cavallo destinato ad attività agonistiche. Per rispetto della sua salute e della sua psiche.

Il disimpegno del posteriore serve eccome, e anche i passi laterali ...proprio ieri mi sono avvicinata a una vigna per cogliere l'uva (il padrone dell'uva lo sa eh!) Allora, i miei cavalli da passeggiata lavorano di solito 2 volte a settimana montati (fuori perché per ora non ho campo) e una alla corda, sono mediamente allenati, diciamo che con questo ritmo reggono benissimo giri di 3/4 ore ma anche la giornata intera. Considera che i trekking noi li facciamo praticamente tutti al passo. Le uscite di allenamento "normali" le facciamo alle tre andature, cercando di variare i percorsi. Il mio preferito è un anello che prevede 4 km di pianura (passo e trotto), 2,5 km di salita abbastanza dolce (passo trotto e galoppo), 1 km di discesa (, rigorosamente passo) e 2,5 di pianura (passo. Non si insegna MAI a un cavallo da passeggiata che si torna a casa in andatura, pena ritrovarsi in stalla ventre a terra ) durata totale circa 1 ora e mezza/2 ore con pausa merenda per gli equini. Trovo più importante che il cavallo sia abituato al tipo di terreno su cui dovrà andare, ho visto cavalli abituati ad andare in pianura in grossa difficoltà su percorsi montani con dislivelli. Trovo comunque utile lavorare in campo più che altro a livello addestrativo, a un cavallo da passeggiata si chiede oltre alla.preparazione fisica anche la preparazione mentale, per ottenere la quale li si espone al maggior numero di situazioni possibili. Devono idealmente essere pronti a passare nel fuoco senza fare storie, la cosa si costruisce in campo e si affina fuori. Sul lasciare fermo il cavallo una settimana prima di un trekking non sono d'accordo, però se un cavallo allenato sta fermo a paddock una settimana e poi fa una giornata di trekking non succede niente a meno che non sia un percorso eccezionalmente duro o che il cavallo non abbia problemi.

Sulla preparazione per un trek incidono sempre molti fattori.
Fondamentale è la conoscenza del proprio cavallo e dei propri mezzi.
I miei cavalli stanno su un grande paddock tutto il giorno, hanno cibo ed acqua quando vogliono, ma, se restano fermi per qualche tempo escono con più voglia,
quindi potrebbe essere che la ragazza abbia il cavallo allenato e lo "carichi emotivamente" lasciandolo ad annoiarsi.
Ma il cavallo è allenato quindi non corre pericoli.

Il rettangolo invece a casa non c'è l'ho.
Questo non vuol dire che non faccio campo, alcune uscite sono dedicate esclusivamente agli esercizi.
Li svolgo in campagna, su qualche bel prato, arbusti o alberi come riferimento, mano dx, mano sx, passo trotto e galoppo.
Ma considero l' addestramento un lavoro costante, indipendente dall' ambiente e dalla situazione, quindi cerco di avere il cavallo "a posto"
sia quando sono in passeggiata, sia quando eseguo esercizi.