Perché non stiamo parlando di cavalli?

Se avete notato, anche su fb, si parla poco di cavalli come solitamente se ne parla
Nessuno ha tanta voglia di discutere di assetto, spalle in dentro od in fuori... tranne qualche irriducibile che su fb organizza dirette tutti i giorni per continuare ad " insegnare"
Mi fa sorridere perché i corsi come uditori di solito costano una fucilata ed ora sono gratis
Operazione di marketing più che di passione a mio avviso ma sicuramente utile a mantenere alta l'attenzione
Io credo che questa situazione abbia affossato certe nostre presunte priorità e ci abbia costretto ad essere più introspettivi e "sostanziali"
Quel che accade appesantisce l'animo di chiunque e rende le giornate " un nemico" da vincere giorno per giorno
Questo silenzio "equestre" non credo che dipenda dal non poter frequentare le scuderie... penso che abbia radici intime e profonde
Personalmente risento moltissimo di tutto questo , evidentemente a livello inconscio
Sento tutto questo malessere intorno, il senso di precarietà che, per ora, fa sembrare molte cose futili , superflue, accantonabili

Beh, è come se fossimo nel bel mezzo di un terremoto. Con la differenza che sta facendo tremare il mondo intero.

Tutto è incerto, dalla salute alla sopravvivenza economica, alle relazioni sociali. 

Tra l'altro, dal nostro punto di vista la "riapertura" significherà un aumento enorme del rischio di contagiarsi. In questo mese i rischi erano praticamente azzerati: sono venuti meno di una decina di fornitori, tutti a debita distanza. Un veterinario è venuto un paio di volte, di cui la seconda per vaccini e un controllo abbastanza semplice: nessun contatto ravvicinato. Perfino i vermifughi che ci sono stati consegnati da un corriere sono rimasti lì dove li ha lasciati per qualche giorno! Mio figlio è andato a far la spesa 5 volte (e una in farmacia) e forse il rischio maggiore l'ha corso quando è andato a donare il sangue. Io ho avuto un paio di amorosi abbracci con i "nostri" cassonetti della spazzatura che distano quasi un km dal maneggio. E basta, direi.
L'unico vantaggio (e non è poco) è che nel frattempo forse la sanità si sarà un po' decongestionata, e qualcosa di più si sa su questo virus, anche dal punto di vista delle terapie di "cura" o quanto meno di contrasto. Aspettando Godot, nel frattempo

personalmente ...anche se sono una persona tranquilla, abbastanza razionale, ( questo per dire che non mi sono fatta prendere da isteria per la paura di ammalarmi ....), per quanto io mi senta calma ho notato che le prime due settimane di isolamento non riuscivo a leggere, attività che mi piace "praticare" la sera prima di dormire....
Credo che in realtà il mio cervello, lavorasse per i fatti suoi, dati, immagini sensazioni.....e non riuscisse quindi a concentrasi su altro! Adesso che mi sono imposta di non seguire più di una trasmissione al giorno sul tema virus...e forse avendo anche un pò metabolizzato questa situazione...ho ripreso le mie amate letture.

Questa del leggere è capitata anche a me
È solo da pochi giorni che ho ripreso
Non vorrei che stesse per arrivarci addosso la rassegnazione all'inevitabile
Sarebbe un errore

credo sia abbastanza normale. Viviamo come sospesi, leggendo le notizie come se fosse un bollettino di guerra. Abbiamo cambiato radicalmente le nostre abitudini di vita e abbiamo dovuto rinunciare alla vicinanza sociale. Inoltre moltissimi di noi stanno attraversando un momento molto difficile economicamente per non parlare della preoccupazione per i nostri cari. La priorità è diventata proteggerci e proteggere per quanto possibile chi amiamo. Aggiungiamoci pure la preoccupazione del tutto legittima di non poter gestire personalmente i nostri cavalli anche se diamo piena fiducia a chi se ne sta occupando attualmente. Personalmente faccio molta fatica a relazionarmi qui sul forum anche se mi rendo conto che il contatto virtuale con gli utenti che sono in gran parte anche amici e che conosco da tanto tempo potrebbe effettivamente essere di qualche aiuto. Cerchiamo di resistere sperando che tutto torni il più presto possibile alla normalità. Un abbraccio grande a tutti voi

Old duck ha scritto:...
Viviamo come sospesi
...

Proprio così. Anche se si lavora, ma sembra di essere in un "altro mondo", aspettando che ritorni quello solito cui siamo abituati

Pure io sto sperimentando queste sensazioni. Addirittura mi sono resa conto che negli ultimi giorni non guardo più televisione né notizie, ho una sorta di rifiuto alle notizie, mi sono come chiusa in una bolla. Ho difficoltà a concentrarmi per cui riesco a leggere ma solo cose molto leggere e comunque mi trovo spesso a tornare indietro di qualche riga perché ho perso il filo del discorso. L'unica cosa che mi dà un po' di pace è far andare le mani, strappare le erbacce, fare le pulizie... però mi stanco in fretta. Probabilmente sto perdendo l'allenamento.

Speriamo che ci sia una graduale riapertura (ovviamente a seguito di un miglioramento della situazione contagi) che ci dia un po' di respiro

Sono contenta, nello scontento, di non essere la sola a sentirmi "sospesa" " in una bolla" in " un altro mondo"

Mah, come raccontavo per noi le cose non sono poi cambiate tantissimo.
Apparteniamo a una delle categorie che devono lavorare quindi la nostra routine quotidiana non è cambiata ma la preoccupazione è tanta, non temo di ammalarmi ma mi mette molta paura l'incertezza economica, la città vive di turismo e quello riprenderà chissà quando!
In questo clima parlare di cavalli mi suona un po' strano, forse perchè appartengono alla vita "di prima".

È una situazione surreale, sembra di vivere in uno di quei film fantacatastrofici che ho sempre accuratamente evitato di guardare.
Da una parte c'è questa sensazione di irrealta', con le strade deserte, il silenzio, code maschere e guanti per andare a fare la spesa, l'impossibilità di vedere genitori e amici, il timore che Tony, che esce per lavorare, si becchi il virus (possibilità remota, ma c'è ). Dall'altra, apprezzo il silenzio, le strade sgombre, le videochiamate, il fare progetti con Tony e i nostri collaboratori, sul dopo virus....sento nelle persone la voglia di reagire e combattere paura del contagio e incertezza economica.

Proprio questa mattina ho sentito una mia cara amica che ha raccolto iscritti per fare uno dei nostri stages, appena ci verrà concessa la libertà. .....

Ecco, esatto Micky, c'è proprio un doppio volto di questo periodo, da un lato quella situazione di "irrealtà" che descrivi, che in una città turistica è estremamente evidente, e dall'altro ci sono aspetti positivi.
Una mattina, mentre facevo la strada che percorro tutte le mattine per andare al lavoro, mi sono accorta che nel giardino dell'Orto botanico che costeggia la strada cinguettavano gli uccellini. Non mi ero mai accorta che ci fossero!
Oppure la solidarietà tra le persone, per esempio nel mio condominio ci siamo organizzati e, quando uno di noi va a fare la spesa, la fa anche per gli altri (siamo solo in 8 eh), idem per procurarsi i farmaci o altri generi di prima necessità, spesso qualcuno di noi si trova qualche piccolo omaggio gastronomico davanti alla porta di casa.
I miei figli si sono organizzati a seguire le lezioni online, quello più grande dà ripetizioni via skype e, non potendo allenarsi su strada, ha montato la bici sui rulli, hanno imparato a cucinare molto bene e, spesso la sera ci sfidiamo a qualche gioco da tavolo, a ping pong o a biliardino, insomma si riscopre anche il piacere di stare a casa insieme.
In maneggio stanno facendo un sacco di lavori di manutenzione...insomma la vita continua.

Pasqua. Da quando sono nata, l'ho sempre passata in famiglia, con i miei genitori.
Quest'anno, no, come è successo a tanti altri.
E  questo fa pensare. Che le persone te le devi godere finche possono esserci. Attimi persi che non torneranno più.

Altre cose che fanno pensare: oggi ho aperto Facebook e ho notato un sacco di post contro e pro i vari politici, ricerche su chi c'era al governo nel tal momento, su chi ha votato o meno per il mes e via discorrendo....fermo restando che io non ne salvo mezzo di nessuno schieramento, tutta sta manfrina da asilo marietta mi sconcerta....tutta sta gente che sta li a puntare il dito a dx e sx a lodare e infamare....ma lo sanno che ci sono un casino di famiglie che hanno finito i soldi e mangiano un piatto di pasta all'olio grazie alla colletta alimentare? Lo sanno che molte persone hanno perso/perderanno il lavoro? Riescono a capire che alla gente che ha fame, non gliene può fregar di meno dei bei discorsi, delle promesse  non supportate dai fatti, dei litigi dei politici che dovrebbero rappresentarci?

Nota positiva della giornata: nessun punz punz musicale e i cani sono stati tranquilli tutto il giorno poiché non ci sono stati i consueti passeggiamenti pasquali di famiglie in visita dai vicini, per vedere i cavalli

Anche io per la prima volta nella vita ho trascorso la pasqua in solitudine
Mi è pesata di più la solitudine di mia mamma
Sono tanti i momenti che mi stanno facendo riflettere in questo periodo ed ora più che mai sono
predisposta a mettere le cose in una prospettiva di priorità diverse
Mi sto ripromettendo di mantenere questa rinnovata visione del mondo, dei valori, del giusto peso anche in futuro
Lato positivo ( o negativo?) ho scoperto tanti volti dietro le maschere di sempre
Gente che credevo in un modo rivelarsi l'esatto opposto.. gente che mi piaceva che ora aborro.e viceversa.. insomma è stato un bello sbattimento di faccia contro il muro di questa difficile situazione