fisioterapista.. come quando e perché....

Se vuoi aprire una discussione ad hoc fai pure.
In estrema sintesi, per me le ragioni principali del successo sono due:
- capacità affabulatorie (tipo Wanna Marchi) congiunte con faccia tosta(*) q.b.
- insufficiente attenzione "olistica" per il paziente da parte di troppi medici (o veterinari)

(*) stamattina su una "pagina locale" di facebook leggo una pubblicità di un tale le cui iniziali sono A.B. che presenta sotto l'egida di "A.B. Academy" una conferenza. Basterebbe questo per squalificare chiunque. Non riporto i suoi titoli perché fanno ridere. Anzi, no, li metto: "Diploma nazionale CSEN Insegnante discipline Olistiche & Bionaturali"

Io aggiungerei, sperando appunto di non essere troppo fuori argomento (per questo parlavo di una eventuale altra discussione) che non è tanto la scarsa attenzione “olistica” del veterinario medio, ma la scelta di certe terapie antiquate e dolorose, oltre che inutili, che induce la gente a chiamare i cosiddetti stregoni. Nel 2020 ancora c’è chi usa vescicanti e focature e pure qualcuno che ne sostiene l’utilità ...... Il problema vero? Io ho una cavalla che certi soggetti avrebbero murato in box con vescicante circa un anno fa. Ho scelto una via diversa e terapie più rispettose ed evolute. Ma i costi ... Lievitano. E la gente vuole spendere poco, ma solo riposo non va bene, perché sembra che il veterinario non faccia nulla. Così il veterinario propone un vescicante che con 30 euro ce la si cava e pare di fare qualcosa. Poi se non funziona eeeh beh allora la colpa è della categoria e gli approcci alternativi diventano la via preferenziale.

Non so se sia chiara la mia riflessione, spero di sì ... Se no mi spiegherò meglio!

Posso spostare questi ultimi due commenti, se vuoi aprire una nuova discussione.

hobbes1950 ha scritto:

Fimke V. ha scritto:La mia cavalla è stata trattata dal Dr. Polettini
...

Polettini seguiva i cavalli di un paio di socie che avevamo "ereditato" dalla precedente gestione.
Un giorno ero presente a una sua visita, e lo sento dire a una di queste due socie di poggiare la mano sulla schiena del cavallo per "sentire le vibrazioni" (o qualcosa di simile).

Non lo conoscevo come veterinario, ma da allora ho deciso che non avrei mai fatto ricorso a lui. E non si più è visto nel nostro maneggio da quando ho detto a una di queste socie che la sua (della socia) presenza non era più gradita (specifico ancora: non per via del veterinario cui facevano ricorso). Come immaginato, ci hanno lasciato entrambe. Da allora, nessuno nel nostro maneggio ha fatto ricorso a lui

Doveva venire per un altro cavallo, io mi sono inserita all'ultimo perchè ne ero curiosa e perchè volevo sapere cosa avesse realmente la mia cavalla visto che veterinari ed ortopedici non hanno trovato niente, ma qualcosa c'è e forse lui lo aveva anche individuato (fondamentalmente la mia intenzione erano le staminali pensando ad un problema tendineo, del resto ne ero all'oscuro)....se le sue terapie funzionino o meno non lo so per certo. Il resto me lo tengo per me, io sono molto medicina tradizionale, magari poi sbaglio per carità

come è finita fimkie? l ha visitata poi?

Il trattamento fatto alla schiena con ozono e sangue ha dato buoni risultati, poi mi ha parlato di probabile sindrome di Cushing quando sarà vecchia e consigliato varie cure preventive per il sistema immunitario ecc anche per le ragadi ma su quello ho lasciato perdere.

Mi permetto di intervenire perchè questo argomento mi interessa professionalmente, per cui faccio alcune considerazioni, in attesa dei vostri commenti.1) E'parzialmente vero che da parte del vet non sempre c'è un approccio "olistico", ma è più serio evitare approcci non conosciuti che lanciarsi nel vuoto per seguire la moda. 2)le capacità affabulatorie, come anche macchinari scintillanti con tante lucine, servono sempre, ma alla lunga sono i risultati che parlano.3)le pratiche di fisioterapia(tutte) e le medicine non convenzionali possono funzionare molto bene, esattamente come la medicina tradizionale, è il professionista che fa la differenza e sa quando applicare l'una o l'altra, ma ripeto, difendo chi, non avendo competenze in medicine alternative non le pratica e non le consiglia. Buona giornata a tutti

Marcovet59 ha scritto:Mi permetto di intervenire perchè questo argomento mi interessa professionalmente, per cui faccio alcune considerazioni, in attesa dei vostri commenti.1) E'parzialmente vero che da parte del vet non sempre c'è un approccio "olistico", ma è più serio evitare approcci non conosciuti che lanciarsi nel vuoto per seguire la moda. 2)le capacità affabulatorie, come anche macchinari scintillanti con tante lucine, servono sempre, ma alla lunga sono i risultati che parlano.3)le pratiche di fisioterapia(tutte) e le medicine non convenzionali possono funzionare molto bene, esattamente come la medicina tradizionale, è il professionista che fa la differenza e sa quando applicare l'una o l'altra, ma ripeto, difendo chi, non avendo competenze in medicine alternative non le pratica e non le consiglia. Buona giornata a tutti

Ecco qui il mio commento.
Sul punto 1), e il termine "olistico". Una locuzione per me sostanzialmente equivalente è "una visione d'insieme". Vado dal medico per un problema al piede e me ne esco con la raccomandazione di fare esami al fegato. Come mai? Perché il medico non si è limitato a guardarmi il piede, ma mi ha "guardato tutto" ed ha colto dei segnali ("segni") per cui ritiene che possa avere problemi al fegato più gravi o più urgenti che non quella sciocchezzuola al piede che mi preoccupava.
Idem per i cavalli, con l'aggiunta che qui abbiamo non solo da "guardare" tutto il cavallo, ma anche il proprietario, il binomio. Anche qui, viene il veterinario per un problema al piede e il risultato è che il veterinario chiama il mio medico e gli suggerisce di valutare se non sia il caso di imbottirmi di xanax.
Detto questo, la "medicina alternativa" abitualmente si impossessa di questo termine per darsi maggior credito presso i potenziali clienti. Al punto che, quando leggo "approccio olistico" o similari, drizzo le antenne e mi dico: dove è la fuffa?

Sul punto 2), non sono così ottimista. Se uno è bravo ad abbindolare il prossimo, magari riesce anche a trasformare insuccessi in successi. La medicina è molto, molto complicata, e per questo offre mille angoli poco illuminati da poter sfruttare.
Piccola divagazione, a proposito di lucine. Una volta è venuto da noi un maniscalco con un furgone che sembrava un'astronave. Non era per noi, non oso pensare quanto siano costate alla nostra socia quelle lucine. Se ben ricordo, aveva un assistente (o due?) il cui compito era fondamentalmente far vedere che aveva un assistente

Infine, il punto 3). Se ho ben compreso, mi sa che qui potremmo essere in disaccordo. Un disaccordo non componibile. Per essere chiaro, faccio l'esempio forse più classico. L'omeopatia è fuffa. Il massimo che può offrire è un effetto placebo (magari anche e soprattutto sul proprietario). Non vedo quale apporto possa dare alla medicina. Ecco in sintesi come la penso

Io non posso che condividere l'opinione di Hobbes: se una terapia non ha un'efficacia provata scientificamente (studi in doppio cieco pubblicati su riviste scientifiche SERIE ecc.) è aria fritta, o l'efficacia è provata o non lo è, tertium non datur.

Se a qualcuno interessasse ho conosciuto un bravissimo fisioterapista per cavalli che ha trattato con ottimi risultati la mia cavalla.
Collabora con diversi veterinari e tratta regolarmente i cavalli di diversi cavalieri di livello es. Roman e Bicocchi.
Si sposta senza problemi intutta Italia e, cosa non irrilevante, è una persona piacevolissima, molto competente, educata ed onesta.
Se dovesse servirvi vi posso passare il contatto in mp.