Mascalcia e benessere animale

Oggi si parla molto di benessere animale.
Ognuno ha le sue idee, sul come si deve agire, per far stare al meglio i cavalli.
Doma, addestramento, gestione quotidiana, alimentazione, cura, cura del piede, ecc. Ci sono molte scuole di pensiero, e non sempre è possibile avere tutto al top.
Non sempre è facile scegliere.
È molto facile, per chi non sa, travisare fatti e immagini.....e magari, folgorati da un attacco di animalismo acuto, far partire una segnalazione o una denuncia, che in realtà è una bufala.
Abbiamo trattato questo argomento, durante i corsi seguiti dalle Giacche Verdi di Cercenasco, per la tutela di ambiente ed animali. I corsi si tenevano la sera, nella bellissima cornice della Cavallerizza Caprilli a Pinerolo, e io e mio marito Tony abbiamo illustrato l'argomento con una presentazione PowerPoint.

Chi, in divisa, si ritrova a raccogliere segnalazioni, o si trova personalmente di fronte ai fatti, deve avere in mano gli strumenti conoscitivi adatti, per distinguere un vero "maltrattamento ", da una bufala.
Ci sono situazioni che traggono facilmente in inganno.
Per noi, era fondamentale, partire dall'inizio: perché si ferra; in seguito, andare ad analizzare i diversi tipi di "maltrattamento", i casi ingannevoli, i problemi derivanti da una gestione animalista estrema.

Io credo che sia sempre il solito problema: conoscere e far funzionare i neuroni.
Spesso le persone parlano di cose che non conoscono: vedono un cavallo magari in un campo, pensano che sia abbandonato e parte la segnalazione, recentemente ad un conoscente hanno fatto una segnalazione perchè il suo cane andava tranquillamente in giro da solo in campagna, le persone spesso non si fermano a riflettere.

Ormai dilaga la voglia di salvare il mondo
A volte, almeno per i cavalli, molti prendono grosse cantonate
Esempio: se qualcuno vedesse oggi il mio cavallo Cotoletta brucare in un prato mi andrebbe a denunciare subito
È magro da paura, con qualche ferita, tutto tremolante e malfermo
Vagli a spiegare che è ammalato e che per tenerlo in vita mi costa come varenne, che mangia il triplo di un cavallo normale, che assume ogni tipo di integratore per i quali devi venderti un rene e la milza, che dorme su una lettiera di truciolo finissimo o che per reperire un farmaco dobbiamo espatriare....la denuncia intanto partirebbe perché... poverinooooo
Quindi prima di denunciare bisogna conoscere ma questa dovrebbe essere una regola generale

Prima diapositiva della presentazione PowerPoint:



Molto sinteticamente:
● si ferra per necessità. Se il cavallo lavora, l'unghia si consuma e quindi va protetta;
● la storia ci racconta che grandi eserciti con cavalli scalzi, hanno dovuto obbligatoriamente fermarsi, poiché i cavalli avevano finito il piede;
● oggi, la maggior parte dei cavalli non lavora con i ritmi e nelle condizioni di un tempo;
● per i motivi citati nel punto precedente, oggi è possibile in alcuni casi, utilizzare il cavallo scalzo.

Seconda diapositiva:



● in passato, il maniscalco lavorava nella sua bottega, coadiuvato da aiutanti e garzoni. Oggi i maniscalchi lavorano da soli, la loro officina sta tutta su un furgone e si recano al domicilio del cliente.
● le attrezzature si sono dovute adeguare al cambiamento: forge e incudini più piccole e facilmente trasportabili; metodi di contenzione gestibili da una/due persone (portarsi dietro una gabbia non è comodo).
● mentre in passato era d'obbligo forgiare a mano, ora l'industria mette a disposizione dei maniscalchi, ferri di tutti i tipi e misure, chiodi per ogni tipo di ferro, di ottima qualità. Resine, solette, ferri di plastica o gomma.
● oggi, grazie all'ottima qualità dei materiali, è possibile eseguire una buona ferratura anche a freddo. Il che è molto positivo, in quanto la selezione odierna, ha creato molti cavalli dai piedi delicati, che mal sopportano una ferratura a caldo.
● oggi maniscalchi e veterinari collaborano. Lastre ed ecografie sono di grande aiuto al maniscalco, per decidere la ferratura migliore.

Terza diapositiva:



...di buona ferratura, non è mai morto nessun cavallo....

Miky Estancia ha scritto:
...
● la storia ci racconta che grandi eserciti con cavalli scalzi, hanno dovuto obbligatoriamente fermarsi, poiché i cavalli avevano finito il piede;
...

A me non serve neanche la storia, nel senso che non mi servono documenti scritti che dicano, raccontino, testimoniino...
Mi basta guardare esemplari di vecchie ferrature (neanche vecchissime, mi accontento che siano pre-industriali) e penso a quanta fatica fosse necessaria per poter avere i ferri e i chiodi. E mi domando, retoricamente, per quale motivo spandessero così tanto sudore inutilmente

Quarta diapositiva :



Si comincia ad entrare nel vivo della discussione. ....

hobbes1950 ha scritto:

Miky Estancia ha scritto:
...
● la storia ci racconta che grandi eserciti con cavalli scalzi, hanno dovuto obbligatoriamente fermarsi, poiché i cavalli avevano finito il piede;
...

A me non serve neanche la storia, nel senso che non mi servono documenti scritti che dicano, raccontino, testimoniino...
Mi basta guardare esemplari di vecchie ferrature (neanche vecchissime, mi accontento che siano pre-industriali) e penso a quanta fatica fosse necessaria per poter avere i ferri e i chiodi. E mi domando, retoricamente, per quale motivo spandessero così tanto sudore inutilmente

Tu sei una persona intelligente, purtroppo invece, gli animalisti estremisti non lo sono. O magari lo sarebbero, se non si facessero accecare dall'estremismo.
Di fatto, esistono, e dall'alto della loro supponenza, denunciano e segnalano, mettendo in difficoltà, con le loro bufale, gli enti preposti ai controlli.

Quinta e sesta diapositiva :



Un bel paddok, cavalli liberi giorno e notte, capannina, fieno sempre a disposizione e beverine automatiche. La situazione idilliaca.
Peccato che il clima impazzito, abbia regalato un mese di piogge continue, e nonostante tutti gli sforzi fatti dal proprietario di paddok e cavalli, il fondo alla fine abbia ceduto, trasformandosi in un pantano.
Non è possibile pulire e non ci sono box.

È giusto far partire una segnalazione per maltrattamento?



Il proprietario, per limitare i danni, utilizza il catrame vegetale, e ha chiamato il maniscalco per ferrare i cavalli. Il maniscalco riscontra che l'unghia, grazie alle cure ricevute, non ha subito danni; la ferratura tiene.

È giusto far partire una segnalazione per maltrattamento?

Per l'animalista estremista, si. Lui vede cavalli sporchi, abbandonati, trascurati, in un paddok lurido, fangoso e puzzolente. Cavalli con lo sguardo triste e depresso che chiedono aiuto quando si avvicina al recinto.

Arrivano i controlli e trovano: cavalli sporchi e belli in carne, col pelo lucido sotto la crosta di fango, alloggiati in un paddok lurido, fangoso e puzzolente, fornito di beverine pulite, capannina chiusa su tre lati con fondo asciutto e rotoballa di ottimo fieno sempre a disposizione. I piedi sono stati pareggiati e ferrati di recente e i cavalli si avvicinano curiosi e sereni alla staccionata.

Quindi? È lecito multare o sequestrare dei cavalli perché piove ininterrottamente da un mese?

No, non è lecito però credo che chi tiene i cavalli liberi dovrebbe mettere in preventivo eventuali situazioni estreme e creare zone idonee ... magari delle piattaforme che possano restare asciutte e poi che siano i cavalli a scegliere
Io di questa situazione, se si prolungasse per mesi, non sarei contenta per il mio cavallo anche se grasso e coi piedi a posto

Infatti, la capannina col fondo asciutto, c' è, ma i cavalli amano gironzolare per il paddok.
A volte, per quanto le si studi tutte, capita l'imprevisto.
L'importante è che, chi ticeve le segnalazioni, sappia distinguere un maltrattamento vero, da una situazione di emergenza.

Allora se la capanna c'è ed i cavalli scelgono in maniera alternativa diventa assurdo pensare a maltrattamenti o trascuratezza
Qui nevicava da giorni, Golia, cavallo del mio compagno, stava fuori nel box con recinto
Gli altri stavano dentro e lui teneva dentro il fieno e stava con tutto il corpo fuori
Aveva i ghiaccioli pendenti nella criniera che pareva un tetto del Trentino

Settima diapositiva:



Oggi va di moda il barefoot e la gestione natural.
Ognuno ha la sua versione di questo modo di gestire il cavallo.
Alcuni pensano che basti buttare nel prato il cavallo sferrato e ricordarsene ogni sei mesi.
Del resto, in natura mica ci sono i pareggiatori....

Oppure, il padrone di questo cavallo, ha avuto gravi problemi che gli hanno impedito di prendersi cura di lui.

O magari, il cavallo è talmente infame a farsi maneggiare i piedi, che il padrone non riesce a trovare nessun maniscalco/pareggiatore che voglia rischiare la pelle.

Può anche essere che il proprietario della bestia, sappia poco o nulla di come si gestisce un cavallo, e lo abbia preso salvandolo da macellazione imminente, e lo abbia collocato in un prato a fare il tosaerba.

Potrebbe anche essere il cavallo di uno che non paga la pensione al maneggio da mesi.

Insomma, le ipotesi sono tante, ma i piedi, sono lunghi. ...quale che sia la vera storia, il cavallo necessita di un buon pareggio.

Direi proprio che è ora ... anzi l'ora è già scaduta.... ma ho visto di peggio eh!

Ottava e nona diapositiva :




Anche qui, come per il caso esposto sopra, le ipotesi sono tante.
Ma i piedi vanno messi a posto comunque.

Queste foto in particolare, generarono un bel dibattito durante il corso, poiché diversi partecipanti, si ricordavano di aver visto diversi cavalli in condizioni simili a quelli presentati in foto, durante dei raduni e delle manifestazioni....alle quali erano presenti dei veterinari addetti ai controlli....

Stra complimenti Micky ottimo lavoro di divulgazione, continua così

Milla ha scritto:Stra complimenti Micky ottimo lavoro di divulgazione, continua così

Grazie Milla, ti lovvo e ti cuoricino
E il bello deve ancora venire: siamo solo a metà presentazione

Decima e undicesima diapositiva: ovvero, quando l'animalista estremista pensa che il maniscalco sia un incapace a ferrare, e il proprietario un imbecille che non se ne accorge, perché i piedi sono diversi....




Eh si, ci sono anche cavalli fatti così....e le lastre parlano chiaro.



La gestione del cavallo,  in questi casi, è delicatissima. Alimentazione, lavoro e ferrature, sempre sotto stretto controllo veterinario.

Dodicesima diapositiva: quando l'animalista estremista fa partire una segnalazione, pensando che al cavallo i topi abbiano rosicchiato i piedi....

Tredicesima e quattordicesima diapositiva:



Il pareggio va eseguito in tempi ben precisi...



...e si fa quel che si può.

Quindicesima, sedicesima e diciassettesima diapositiva: laminite e sindrome di Cushing.

Purtroppo, la diagnosi corretta è arrivata in ritardo. Nonostante il proprietario, i veterinari e il maniscalco si siano dati parecchio da fare, il cavallo non ce l'ha fatta.



Si vedono chiaramente sulla suola, i segni che anticipano lo sfondamento della stessa, a causa della rotazione della terza falange.



E anche le lastre, parlano chiaro.

Miky mi chiedevo se l'animalista estremista sia in grado di " vedere " le problematiche di un piede a parte quelli che non vengono pareggiati da decenni o quelli " rosicchiati dai topi"

ossignore che rotazione e che cushing!!
Spesso è proprio il cushing che porta a laminiti e quindi, se non si aiuta con farmaci, alimentazione e ferratura correttiva, al disastro della foto... correggimi se sbaglio