Libri di Addestramento del cavallo sportivo

Non so se conoscete questa pagina fb, c'è anche un blog, sono di una ragazza Daniela Schmidt che ha scritto un libro (La scala di addestramento) ed ora è uscito il secondo sul lavoro a corda.
Io seguo il blog e la pagina fb, sulla pagina non mi esprimo perchè chiunque può scrivere quello che vuole, ma il blog non è male, ci sono anche dei video, alcuni con il cavallo montato e lei che illustra quello che fa, altri invece in cui lei affronta vari argomenti (es.le imboccature, le redini di ritorno ecc.) e questi ultimi li trovo discutibili. Sia come contenuto (argomento esposto in modo poco approfondito e disorganico) che proprio come presentazione (registrati in auto, con tanti rumori di sottofondo) e quindi ne ho ricavato un'impressione un po' di...scarsa cura, sciatteria quasi.
Per avere un'idea del "pulpito" ho dato un'occhiata alla banca dati Fise e ho trovato risultati pochi e modesti, è vero che il palmares ricco non è necessariamente indice di capacità didattiche però...uhm
Voi conoscete il blog ed i libri di cui parlo? Opinioni?

Sì, avevo visto la pagina fb, direi che ha fatto bastantemente propaganda per non passare inosservata.

Sulla qualità della sua didattica non mi esprimo (non ho letto nulla e poi "non me ne intendo").

Il curriculum è invece veramente modesto, e mi lascia molto perplesso che una persona la quale ha effettuato l'UNICO percorso netto della sua carriera (per lo meno, dal 2006, ovvero fino a quando risale la banca dati FISE) in una LB80 si proponga per insegnare ad altri.

Potremmo invitarla a esporre le sua considerazioni

Fioravante idem in dressage, ha solo pochi risultati in riprese di livello E.
Però, essendo straniera, forse ha gareggiato all'estero.

Conosco la pagina e non mi dispiace per i post che pubblica...
I libri mi piacerebbe comprarli onestamente, per pura curiosità e ossessione che ho io per i libri di equitazione ... Sinceramente non sono mai andata a guardare la banca dati fise... In genere non vado mai a controllare per farmi una opinione su una persona che non conosco direttamente..

A me piace farmi un'idea delle competenze di chi scrive (come ben sa il nostro amato Admin chi ha fatto studi scientifici è particolarmente "fissato" sulle fonti) e, in questo campo, l' "autorevolezza" non può che essere data dai titoli e/o risultati agonistici...tranne le famose eccezioni tipo Oliveira

Appunto.... Proprio perché oliveira era assolutamente fuori dal mondo agonistico.. A lui non interessava minimamente scendere in campo gara..
Ma come tanti altri del classicismo...neppure Senofonte credo abbia mai partecipato ad una gara di dressage, eppure è stato il primo a scrivere la base del rapporto uomo-cavallo e su doma e addestramento... E non solo la base...

Per questo io non giudico dai titoli... Ho fatto montare il mio Trotter da una persona con il primo grado di salto ostacoli e non è manco riuscito a farlo trottare..
Sirio ha sbattuto a terra il mio ex maestro di equitazione classica.....

Guardo cosa fa effettivamente una persona in quel momento...anche perché andare a leggere e guardare ciò che uno ha fatto o no, mi creerebbe automaticamente dei pregiudizi..

Tipo anche di me non c'è assolutamente niente in banca dati fise, non ho manco mai preso il brevetto..
Eppure non mi sembra di essere completamente agli inizi..

Non credo che all' epoca di Senofonte si facesse dressage
Ovviamente è una battuta.

Milla, guarda che se cerchi nella banca dati trovi i risultati di Senofonte! La FEI ha completato recentemente la digitalizzazione dei vecchi risultati agonistici.

Ricordi questo famoso strillo di copertina dell'epoca, riportato su tutti i libri di storia dell'equitazione? Lo si trovava scritto a caratteri cubitali sulle pergamene affisse alle edicole:
E Diomede vince!!! Al secondo posto si piazza Antiloco, davanti a Menelao!.
Era l'ordine d'arrivo della gara di corsa coi carri, una fra le competizioni nei giochi funebri celebratisi per onorare la morte di Patroclo.
Bene, se guardi il dbase FEI la trovi. Giuro

Per contro ci sono persone che hanno raccolto risultati agonistici ma che non sono affatto idonee all'insegnamento e magari non sanno nemmeno troppa teoria
Agonismo, risultati e sapere o non sapere non si accordano sempre

Blues questo è vero, non è detto che un bravo cavaliere sia anche un bravo istruttore, l' ho provato personalmente con la Capa.
Purtroppo chi non ha esperienza fa fatica a valutare la competenza di un istruttore, non si sa bene cosa guardare (ovviamente si guarda cosa è come insegna MA questo si può valutare quando si ha un minimo di esperienza, chi è alle prime armi spesso sperimenta la competenza /incompetenza sulla propria pelle )

Ah, ho giusto ordinato il libro di Daniela Schmidt, "La scala di addestramento"

Poi mi dirai cosa ne pensi. In realtà quello che scrive è giusto, non ho letto cose sbagliate, in quello che pubblica sui social io ho trovato qualche piccolo errore di sintassi (è straniera credo, quindi, per carità, scrive anche troppo bene in italiano però se si facesse riguardare i testi sarebbe indice di cura e attenzione) ma più che altro mi pare che, stringi stringi, meni parecchio il can per l'aia, non so se mi sono spiegata, è una mia impressione eh, ma c'è qualcosa che non mi convince fino in fondo.

Io mi sono iscritta al suo corso online....corso che sta facendo e sarà disponibile online a vita...
E mi è molto utile,ho letto anche i suoi libri...a me piace perché alla fine è diretta e semplice...trasmette passione...e tutto sommato non è distante da quello che mi dice da sempre la mia istruttrice..e quello che a mia volta cerco di trasmettere ai bimbi...

Mi hanno prestato il libro della Schmidt "Il lavoro alla corda".
A parte qualche errorino, facciamo finta che siano dei refusi, ed un lessico a volte un pelo discutibile (stivali "da cavallo" invece di stivali da equitazione, redini "girate" e fissate con il sottogola invece di redini avvolte, per "il fissaggio" delle redini invece che per fissare le redini ecc.ecc.ecc.) che comunque per me risulta fastidioso, a pag 23 leggo il GOUGE aghhhhhh orrore, e non una volta sola ma almeno 4 volte!
Allora mi domando, delle due l'una:
O si tratta di un refuso, possibilissimo, e allora l'autrice non ha prestato attenzione quando ha corretto le bozze (cosa già abbastanza grave come sa chiunque abbia dovuto scrivere una tesi di laurea, che viene letta e riletta fino allo sfinimento proprio per non incappare in errori e sviste).
Oppure l'autrice non sa che la redine (la redine appunto quindi non IL Gogue ma LA Gogue) si chiama Gogue, dal nome appunto del suo "inventore" come ha scritto fino alla nausea il Colonnello.
Ho chiuso il libro e l'ho restituito perchè, francamente, mi sento presa in giro da una persona che pubblica senza neppure prendersi la briga di controllare ciò che scrive, se tanto mi dà tanto...

Non ho visto i libri, ma ho visto qualche video e non mi dispiace in sella, per la corda invece no. .. anche io sono dell'idea che i risultati agonistici sono indicativi fino ad un certo punto.

Lasciamo pure da parte i risultati agonistici ed i titoli accademici ma perlomeno informarsi sul nome esatto di una redine, oltretutto arcinota, mi sembra il minimo. Tutta questa cosa mi sembra indice di una gran sciatteria e superficialità.

Milla ha scritto:Lasciamo pure da parte i risultati agonistici ed i titoli accademici ma perlomeno informarsi sul nome esatto di una redine, oltretutto arcinota, mi sembra il minimo. Tutta questa cosa mi sembra indice di una gran sciatteria e superficialità.

Sono perfettamente d'accordo tralasciando titoli e robe varie un minimo bisogna informarsi almeno sulle cose più conosciute e una cosa ovvia direi

Milla ha scritto:Mi hanno prestato il libro della Schmidt "Il lavoro alla corda".
A parte qualche errorino, facciamo finta che siano dei refusi, ed un lessico a volte un pelo discutibile (stivali "da cavallo" invece di stivali da equitazione, redini "girate" e fissate con il sottogola invece di redini avvolte, per "il fissaggio" delle redini invece che per fissare le redini ecc.ecc.ecc.) che comunque per me risulta fastidioso, a pag 23 leggo il GOUGE aghhhhhh orrore, e non una volta sola ma almeno 4 volte!
Allora mi domando, delle due l'una:
O si tratta di un refuso, possibilissimo, e allora l'autrice non ha prestato attenzione quando ha corretto le bozze (cosa già abbastanza grave come sa chiunque abbia dovuto scrivere una tesi di laurea, che viene letta e riletta fino allo sfinimento proprio per non incappare in errori e sviste).
Oppure l'autrice non sa che la redine (la redine appunto quindi non IL Gogue ma LA Gogue) si chiama Gogue, dal nome appunto del suo "inventore" come ha scritto fino alla nausea il Colonnello.
Ho chiuso il libro e l'ho restituito perchè, francamente, mi sento presa in giro da una persona che pubblica senza neppure prendersi la briga di controllare ciò che scrive, se tanto mi dà tanto...  

Io ho preso il libro e ho avuto la tua stessa reazione sono rimasta veramente scioccata e mi sono sentita anche un po' presa in giro per il linguaggio volgare e sbagliato da un libro di equitazione mi aspettavo un linguaggio più informato e professionale credo che l'autrice avrebbe dovuto un minimo informarsi e fare attenzione a ciò che ha scritto perché fa veramente una cattiva impressione

Linguaggio volgare no, sciatto e poco curato assolutamente sì.
La stessa cosa si percepisce dai suoi video: vuoi fare un video su un argomento X? Perfetto, allora ti prepari la lezione, meglio se corredata da tabelle, foto, video ecc. ti siedi alla scrivania in un ambiente tranquillo e via.
Invece no, fa video mentre è in auto, con un bambino che piange, rumori in sottofondo...insomma secondo me dà un'immagine assolutamente non professionale.

Milla ha scritto:Linguaggio volgare no, sciatto e poco curato assolutamente sì.
La stessa cosa si percepisce dai suoi video: vuoi fare un video su un argomento X? Perfetto, allora ti prepari la lezione, meglio se corredata da tabelle, foto, video ecc. ti siedi alla scrivania in un ambiente tranquillo e via.
Invece no, fa video mentre è in auto, con un bambino che piange, rumori in sottofondo...insomma secondo me dà un'immagine assolutamente non professionale.

Sì intendevo sciatto non mi veniva la parola comunque si non è per niente professionale dovrebbe organizzarsi meglio lezioni luogo e tutto non la trovo per niente seria e professionale non la vorrei come istruttrice