Servono le "quote azzurre"?

Ieri ho pubblicato nel thread della nostra scuderia un excerpt della comunicazione relativa al progetto "Next Generation Team" elaborato dalla Regione Piemonte.

Naturalmente l'ho fatto per mostrare che siamo bravi
Però nel preparare il post non ho potuto non notare una cosa. Scorrendo l'elenco dei "convocati" per la categoria pony si vede che sono tutte donne. O, meglio, ragazzine se non bambine. Sta di fatto che 10 su 10 sono di sesso femminile!
Già che c'ero, ho guardato anche le altre due categorie. Team Gold: 4 femmine e 2 maschi; Green Team: 6 femmine e 1 maschio.
In totale: 16 a 3, se non ho sbagliato i conti.

Tutto sommato, niente di strano. Sa benissimo chi frequenta i maneggi frequentati da giovani e giovanissimi che la presenza femminile è preponderante, di gran lunga. Anche nei ricordi personali: per lunghi periodi mio figlio era l'unico maschio giovane presente in maneggio.
Insomma, ho scoperto l'acqua calda, lo so. Però mi ha impressionato lo stesso. Mi domando se non sarebbe il caso di far qualcosa per cercare di riequilibrare la cosa. Una qualche sorta di incentivo (sconto maschi? stile poltrone e sofà?) o una pubblicità mirata dai centri? Più che altro perché magari lasciando le cose come stanno si perdono potenziali bravi cavalieri.

In un commento su facebook mi è stato fatto notare come "una volta" non ci fosse questo netto predominio femminile, in quanto a praticanti.

Faccio due domande in proposito, e mi piacerebbe avere opinioni in merito.

1. c'è stato effettivamente un cambiamento, col succedersi degli anni, nella ripartizione fra sessi? C'è un periodo che si possa individuare, in proposito? Una possibilità la vedo legata ai giorni della "austerità" (aumento prezzi carburanti, scatenato dalla guerra dello Yom Kippur, ottobre 1973): potrebbe essere stata una riscoperta del cavallo e accesso di nuove leve. Oppure potrebbe essere stata una graduale transizione, proprio non so.

2. la schiacciante preponderanza femminile c'è in tutte le diverse pratiche equestri? Tanto per cominciare vale ugualmente per monta inglese/americana? E in discipline come volteggio, endurance, polo, etc. O per vocazioni, come quella tipica escursioni/passeggiate. O...

Monta americana direi presenza maschile più evidente, così come nel mondo delle passeggiate e dei "cavallari".

Mah secondo me è una questione di ripartizione a imbuto, parlando di discipline olimpiche, nei maneggi finché siamo in sede giovanile il predominio è femminile, ma a livelli alti, a livello di istruttori, di tecnici, il predominio è nettamente maschile. Quindi io incentiverei più che altro le ragazze a continuare, visto che spesso si devono fermare per pressioni sociali, oltre che economiche, quali "trovati un lavoro vero" o "ormai hai fatto un figlio fai qualcos'altro"

Federica ha ragione, ad alti livelli agonistici e tecnici sono nettamente più numerosi gli uomini, forse fa eccezione il dressage che, per i maschietti, magari è poco adrenalinico.

In effetti, se prendiamo come riferimento le medaglie d'oro olimpiche, nella disciplina di gran lunga più praticata, ovvero il salto ostacoli, queste sono tutte appannaggio di uomini. La più recente presenza di una donna sul podio risale al 2008, con Madden.

Mentre nel dressage c'è una presenza molto consistente, anzi assolutamente predominante nelle edizioni più recenti, di donne. L'ultimo maschietto a vincere in questa categoria è stato Klimke nel 1984! E nelle ultime tre edizioni tutto il podio era femminile.

A proposito vale la pena ricordare che l'equitazione è l'unico sport olimpico dove nelle gare non c'è divisione fra i sessi. E, forse un po' sorprendentemente, per la prima volta a Tokyo una donna ha vinto la medaglia d'oro nel completo. Dico sorprendentemente, visto lo sforzo notevole che richiede: dopotutto, è proprio nella differente struttura e prestanza fisica che si trova la ragione della distinzione M/F nelle altre discipline. Pure nel tirassegno!


Tornando a bomba, sarebbe il caso di incentivare in qualche modo la presenza dei maschietti a livello bimbi/ragazzi? Direi addirittura proprio e solo i ragazzi, perché mi pare che sia soprattutto in questa fascia di età (fascia non ben precisata...) che si nota un fortissimo gap. Avrebbe senso?

Molte ragazze in età adolescenziale mollano perché si fanno prendere dal mondo sociale (andare a ballare, le feste i fidanzatini) che poco si accompagna con l'impegno di un equino, quindi proseguono quelle assolutamente più motivate, più aiutate dalla famiglia a continuare (anche per alcune famiglie l'impegno di un equino è troppo).
I maschi procedono al contrario, da piccoli sono più affascinati dagli sport di squadra....poi col tempo capiscono maggiormente le loro passioni e proseguono dritti senza troppi fronzoli.
Questa è solo la mia opinione...e naturalmente ci saranno le eccezioni.